La fitoterapia negli animali

La fitoterapia trae origine dalla medicina popolare, cioè in poche parole dalla medicina empirica e tradizionale.

Dott.ssa FEDERICA MICANTI – Medico Veterinario

Curarsi con le piante

Tuttavia al giorno d’oggi può essere considerata una vera e propria disciplina scientifica. Questo perché negli ultimi anni la fitoterapia è stata oggetto di numerosi studi e ricerche, e con l’avanzare della tecnologia sono state perfezionate le tecniche per estrarre i principi attivi dai vegetali stessi. Il risultato è che dalla pianta adesso riusciamo a ottenere il meglio, per quanto riguarda sia la sicurezza d’impiego sia l’efficacia dei trattamenti.

Prudenza

Molte persone decidono di utilizzare la fitoterapia per sé o per i propri amici a quattro zampe perché la considerano una “medicina dolce” e di conseguenza priva di effetti collaterali. Questo è un grosso errore. Infatti è ormai chiaro che le sostanze presenti nelle piante a volte possono essere tossiche e procurare reazioni avverse.

Queste ultime si possono verificare per diversi motivi: a causa di altre malattie presenti nell’individuo, oppure per la patologia in corso o ancora per caratteristiche particolari e soggettive dell’animale in cura.

Anche se ovviamente sono escluse dalla fitoterapia tutte le piante riconosciute tossiche, possono verificarsi reazioni avverse, più o meno gravi, anche con l’utilizzo di piante ritenute innocue. 

Per questo motivo se si decide di intraprendere l’utilizzo della fitoterapia per i propri animali è assolutamente necessario rivolgersi a un veterinario esperto nel settore, che dopo un’accurata visita, saprà indirizzarci verso la terapia più appropriata. La fitoterapia può essere utilizzata anche in maniera complementare alla medicina tradizionale.   

Contenitori

Con l’aumento delle conoscenze nel settore è stato possibile per esempio confermare l’azione sedativa esercitata da una tisana di camomilla, dovuta alla presenza di composti denominati “flavonici”.

Purtroppo non in tutti i casi la scienza è riuscita a chiarire le modalità d’azione e quindi gli effetti di un determinato estratto vegetale sull’organismo.

Comunque quello che al giorno d’oggi si sa con certezza è che la pianta è un contenitore di  sostanze chimiche, naturalmente presenti nei suoi vari organi (radici, foglie, semi, fiori), che sono capaci di interferire sia positivamente sia negativamente su alcuni processi dell’organismo umano e animale. 

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