Lo Shar pei è una razza di cani, originaria della Cina, molto legata alla tradizione di questo paese, in questo articolo parliamo della dermatite che riguarda la sua pelle molto particolare.
A cura del Dott. SERGIO CANELLO Fondatore e Responsabile Dipartimento Ricerca e Sviluppo SANYpet – FORZA10 Medico veterinario ed esperto internazionale in patologie di origine alimentare
È un cane di taglia media, con le orecchie piccole e il pelo corto e ispido, caratterizzato da numerosissime pieghe su quasi tutto il corpo e in particolare sulla testa, tra gli occhi e a livello del garrese. Il carattere è docile e giocoso.
Dermatite cane e Shar pei: cos`è?
La dermatite nei cani è un’infiammazione della cute e rappresenta un processo con cui l’organismo reagisce e cerca di ripristinare uno stato fisiologico normale. La dermatite nei cani si può manifestare con arrossamento, prurito, croste, piaghe, seborrea ed infiammazione, con conseguente rischio di infezioni.
Una malattia, tante cause
Le cause della dermatite del cane sono molteplici: reazioni allergiche, pulci, acari e altri ectoparassiti, funghi, batteri, virus, protozoi, sostanze chimiche (come diluenti, detersivi, sostanze corrosive etc.), cause fisiche (come ustioni, radiazioni, lesioni traumatiche etc.), fenomeni autoimmuni o da stress e deficit immunitari, carenze nutrizionali, disfunzioni metaboliche/ormonali e, infine, genetica.
Essendo caratterizzato da numerose pieghe sul muso e sul corpo, lo Shar pei è una razza naturalmente predisposta alla formazione di dermatiti. Il prurito e l’arrossamento provocati da questa malattia stimolano il cane a grattarsi, mordersi o sfregarsi, peggiorando così la sua situazione.
Dermatite nei cani: la vera causa
È vero che le cause possono essere parassitarie, micotiche, batteriche o virali, tuttavia è lo stato infiammatorio a costituire il terreno ideale per lo sviluppo delle infezioni: in pratica, i germi normalmente già presenti in loco, approfittando dell’infiammazione si riproducono in modo abnorme, prendendo il sopravvento. L’infezione è, quindi, l’effetto e non la causa del problema.
Le cause delle dermatite nei cani più frequenti e spesso più sottovalutate sono quelle alimentari.
Organo bersaglio
Le intolleranze alimentari, patologie in continuo aumento sia in medicina veterinaria che umana, provocano, quale risposta dell’organismo, proprio fenomeni infiammatori nei confronti della parte più sensibile (organo bersaglio).
L’infiammazione dell’organo bersaglio rappresenta spesso l’unica manifestazione visibile di un fenomeno di intolleranza alimentare. Quando infatti l’organismo riconosce come tossiche o dannose delle sostanze ingerite, queste vengono eliminate attraverso l’attivazione di un processo infiammatorio. Tale reazione viene definita intolleranza alimentare.
Cambio di alimentazione
Se l’organo bersaglio dell’intolleranza a uno o più alimenti è la cute, l’unica soluzione valida per trattare la dermatite conseguente e prevenire le ricadute passa attraverso un cambio di alimentazione. Infatti, anche una singola assunzione di un alimento che l’organismo riconosce come tossico, provocherà un processo infiammatorio della durata di alcuni giorni (mediamente quattro o cinque).
Dermatite del cane: la soluzione
L’alimentazione è quindi, come sempre, fondamentale per il benessere dell’organismo. La scelta che ricade sulle spalle dei proprietari di cani e gatti è gravosa e importante, perché richiede competenza, informazione e capacità di comprendere quali sono i consigli corretti in un marasma di notizie, soprattutto online, dove può essere difficile capire cosa è vero e cosa no.
Consigli pratici
Meglio quindi scegliere prodotti biologici o realizzati con materie prime provenienti da allevamenti estensivi, oppure a base di pesce.
Attenzione anche al luogo dove sono stati reperiti gli ingredienti del pet food. Esistono zone ancora incontaminate che sono delle vere e proprie oasi naturali dove reperire le materie prime. Tra tutte l’Islanda, un’isola dove la natura comanda, bagnata dalla corrente del Golfo, che disperde ogni possibile inquinante presente nel mare. Un valore aggiunto sono infine le sostanze botaniche, che, se opportunamente selezionate, combinate e dosate, hanno proprietà, riconosciute in letteratura, a beneficio del cane e del gatto.
Attacchi inefficaci
Seppure lo Shar pei abbia numerose pieghe, dunque abbia una predisposizione naturale verso una sensibilità cutanea, se la pelle è in equilibrio fisiologico grazie all’alimentazione, le possibilità di formazione di dermatiti diminuiscono drasticamente e di conseguenza l’attacco da parte dei patogeni non dovrebbe avere efficacia.
Un campo di studio aperto
La correlazione tra alimentazione e intolleranza alimentare con manifestazioni nella cute è stata oggetto di Studio del Dipartimento Ricerca e Sviluppo SANYpet, che ha pubblicato una ricerca scientifica e uno studio multicentrico, dimostrando proprio questa correlazione.
• Ricerca “Alimenti Funzionali negli animali da affezione e negli uomini” pubblicata su The International Journal of Applied Research in Veterinary Medicine.
• Analisi multicentrica sull’efficacia di FORZA10 Dermo Active come strumento nutrizionale nei disturbi cutanei senza l’ausilio di terapia farmacologica.
Oltre 30 ricerche scientifiche del Dipartimento di Ricerca e Sviluppo SANYpet – FORZA10 hanno individuato, infatti, nelle farine di carni da allevamento intensivo le principali responsabili di una serie di disturbi di origine alimentare.
L’uso sempre più massiccio della chimica e della farmacologia per aumentare la produzione di tutti gli alimenti, provoca nell’organismo dei meccanismi per distruggere o allontanare i residui di queste sostanze estranee che sono presenti negli alimenti. Ciascun essere vivente, secondo la propria sensibilità individuale, presenterà reazioni al suo organo più sensibile in tempi e modi diversi. L’organismo può infatti reagire con meccanismi di espulsione (come vomito, diarrea o lacrimazione), con processi infiammatori o subendo un danneggiamento degli organi e delle sue funzioni.
Le attenzioni del Dipartimento Ricerca e Sviluppo SANYpet sono infatti da sempre concentrate sullo studio dell’insorgenza di disturbi da reazioni avverse al cibo che comprendono non solo le dermatiti, ma anche prurito al collo e fondo schiena, otiti, lacrimazione costante, desiderio ossessivo d’erba, vomito notturno a digiuno di succhi gastrici, feci variabili fino alla diarrea cronica, flatulenza, leccamento ossessivo della zampa, infiammazione delle ghiandole perianali, ansia.
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