Il calore nel cane come gestirlo

Quello del calore è un periodo molto particolare per il nostro migliore amico.

A cura della Dott.ssa Federica Micanti – Medico Veterinario

Come si manifesta il calore nel cane

A seconda che si tratti di un maschio o di una femmina, si riscontrano differenze nel tempo di insorgenza nel comportamento del cane e di conseguenza anche nellagestione da parte del proprietario.

Nella femmina, di solito si manifesta a partire dai quattro-dodici mesi d’età, col sopraggiungere di perdite ematiche (un po’ come nella donna) in coincidenza con l’inizio della maturità sessuale. Nel maschio, avviene invece a partire dai sette mesi d’età circa.

Gravidanze? No, grazie

Nella femmina, il calore si ripete più o meno ogni sei mesi, anche se ci sono soggetti che lo manifestano ogni quattro oppure ogni dodici mesi. Per quanto riguarda la gestione, nel caso della femmina si presenterà il problema delle perdite ematiche, soprattutto se questa vive in casa con il proprietario. A questo inconveniente si può porre rimedio usando gli appositi slip (sì, esistono anche “per loro”).

Tuttavia bisogna sempre tener presente che una volta terminate le perdite ematiche, che perdurano per 7-15 giorni, inizia il periodo in cui la femmina è recettiva e si può accoppiare. Anche se questo periodo è breve, è necessario organizzarsi e tenere la nostra amica possibilmente in un luogo chiuso, per evitare “incursioni” da parte dei maschi della zona e possibili gravidanze indesiderate.

Rivalità

Per quanto riguarda il maschio la gestione è un po’ più semplice, anche se il calore non si manifesta in periodi definiti dell’anno come nella femmina. Bisogna tener presente che nel caso il maschio senta una femmina in calore si possono verificare fughe, diminuzione dell’appetito, abbattimento, comparsa di rivalità con altri maschi presenti sul territorio ecc.

In generale, se non c’è l’intenzione di far riprodurre il soggetto, nel caso della femmina sarebbe consigliabile la sterilizzazione, sia per renderne più semplice la gestione sia per evitare future malattie anche piuttosto gravi, come tumori mammari oppure patologie dell’apparato riproduttivo. Per quanto riguarda il maschio, invece, andrebbe valutato singolarmente ogni caso.

Foto di un bellissimo cane con il pannolone per il calore

La falsa gravidanza

Dopo la fine del calore c’è la possibilità che la femmina possa attraversare un periodo altrettanto delicato e problematico: la “falsa gravidanza”, chiamata anche “pseudogravidanza” o “gravidanza isterica”, una particolare condizione provocata dall’aumento in circolo dell’ormone prolattina, responsabile dell’avvio e del mantenimento della lattazione.

La cagna presenta tutti o alcuni segni della gravidanza, ovviamente in assenza di concepimento. La manifestazione clinica più evidente è l’aumento di volume delle mammelle, fino all’instaurarsi di una vera e propria lattazione.

Le femmine sono alla ricerca di un luogo dove appartarsi, tendono a scavare quasi dovessero costruire un nido per i piccoli, prendono dei giochi e li portano alla cuccia quasi fossero dei cuccioli, oppure manifestano atteggiamenti materni nei confronti di altri animali. Alcune mangiano meno, diventano irrequiete, vomitano. Alcuni proprietari riferiscono addirittura di notare nel proprio animale una profonda tristezza.

Trattamento ad hoc

Se non è presente una sintomatologia eclatante e soprattutto se non si è instaurata una lattazione, per fronteggiare una “falsa gravidanza” non è necessaria una terapia. La condizione infatti si risolve da sé con il progredire del ciclo. Se invece le mammelle appaiono turgide di latte si rende obbligatorio un trattamento farmacologico per bocca e uno locale con impacchi di acqua fredda o ghiaccio.

Questo perché la presenza continua di latte potrebbe causare delle pericolose infiammazioni (mastiti). I farmaci reperibili in commercio per far regredire la lattazione sono rappresentati da gocce o compresse da somministrare per sei o sette giorni consecutivi.

In caso di frequenti recidive, oppure di una sintomatologia eclatante, la scelta migliore è optare per un intervento di sterilizzazione della femmina, da fare una volta scomparsi tutti i segni della “falsa gravidanza”.

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