Entropion

L’entropion è una malattia oculare che consiste nella rotazione verso l’interno del margine della palpebra: in altre parole si tratta dell’arrotolamento di tutto il margine libero della palpebra, o di una sua parte, all’interno del fornice congiuntivale, ossia verso la cornea.

Dott. Diego Manca Medico Veterinario

Un battito di ciglia

L’entropion può essere diagnosticato in cuccioli a partire da poche settimane di vita anche se di norma lo si evidenzia in animali al di sotto dell’anno di età.

Una questione di gradi

Esistono diversi gradi di gravità della patologia. Lieve quando il margine è ripiegato di circa 45°, moderato se lo è di 90°, grave se di 180°. L’entropion può interessare la palpebra inferiore, quella superiore o entrambe. In caso di malattia le ciglia si vengono a trovare a contatto col bulbo oculare e lo graffiano. Le lesioni della cornea si possono trasformare in ulcere.

La causa più comune dell’entropion è l’iperlassità dei tessuti palpebrali: ciò vuol dire che le palpebre si sono ‘allentate’: in concomitanza si possono riscontrare alterazioni muscolari oculari, cicatrici e altri sintomi come il blefarospasmo.

I più colpiti

L’entropion è abbastanza frequente nel cane, occasionale nel gatto. L’entropion può essere congenito. Alcune razze canine sono più predisposte geneticamente rispetto ad altre. Le razze maggiormente a rischio sono Shar–Pei, Chow–Chow, Bulldog Inglese, Carlino, Mastino Napoletano, San Bernardo, Terranova, Alano. I più colpiti sono soprattutto i soggetti di razza brachicefala a causa della loro particolare conformazione.

Un circolo vizioso

L’entropion spasmodico o spastico, invece, è determinato da un’affezione dolorosa del globo oculare o da un blefarospasmo (spasmo palpebrale), soprattutto nel gatto.

La trichiasi (sfregamento dei peli contro il lobo oculare o la congiuntiva) che ne deriva, aggraverà l’irritazione corneale che a sua volta genererà l’entropion. Si avvia così un circolo vizioso.

Occhi… incassati

L’entropion cicatriziale, infine, è la conseguenza di traumi e processi infiammatori cronici. Anche la perdita di grasso orbitale può portare all’entropion perché l’occhio tenderà ad incassarsi nella cavità orbitaria con tutte le conseguenze del caso.

I segni clinici associati all’entropion sono lacrimazione e blefarospasmo. L’irritazione della cornea e della congiuntiva provocheranno uno scolo sieroso. Questo scolo può infettarsi e diventare così muco-purulento: l’animale ha prurito, confermato dal grattamento e strofinamento delle palpebre su tappeti, pavimenti o terreno.

La posizione rovesciata della palpebra rispetto alla cornea provocherà l’infiammazione di quest’ultima a causa della continua sollecitazione delle ciglia che, con la loro azione abrasiva, ne provocheranno l’irritazione causando cheratite (infiammazione della cornea) o ulcerazione.

La soluzione definitiva

La diagnosi si basa sui segni clinici e sulla predisposizione di razza. Il trattamento medico, invece, consisterà nell’utilizzo di colliri o pomate oftalmiche antibiotiche precedute da un’accurata pulizia delle palpebre con soluzioni antisettiche. Per la risoluzione definitiva della patologia, invece, è necessario l’intervento chirurgico.

L’ammiccamento comporta un continuo passaggio delle ciglia (che in caso di entropion si trovano in posizione anomala) sulla cornea: ciò provoca ferite sulla superficie oculare che vanno tempestivamente trattate prima che diventino ulcere.

Evitiamo i ritocchi

Di norma i cuccioli molto giovani non vengono trattati chirurgicamente: il consiglio è quello di aspettare che il loro muso assuma una struttura simile a quella di un adulto, quindi dai 6 mesi di età in su, dipende dalla razza. In questo modo le probabilità di successo dell’intervento aumenteranno evitando ulteriori “ritocchi”.

Sutura

Se il caso è invece molto grave e rischia di compromettere l’occhio, si possono utilizzare dei punti di sutura cutanei temporanei che rimetteranno in tensione la pelle consentendo di portare il cucciolo al raggiungimento di un’età sufficiente da consentirgli l’operazione.

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