Il guinzaglio è fondamentale per la passeggiata giornaliera con il cane. E’ sicuramente il momento più piacevole e l’abitudine più sana che condividiamo con il nostro amico peloso.
A cura di MICHELE CARICATO www.michelecaricato.com
Un momento prezioso per loro e per noi
Appena svegli, con il sole ancora indeciso o la sera, dopo una giornata di lavoro, ci immergiamo per qualche decina di minuti nel mondo del nostro amico a quattro zampe, fatto di entusiasmo ed eccitazione per ogni piccolo elemento che ci circonda.
Per il cane è un momento fondamentale della giornata in quanto, oltre ad un minimo di attività fisica, può appagare il suo olfatto e il suo bisogno di conoscere, esplorare ed “aggiornarsi” su tutto ciò che accade nel suo territorio.
Passeggiata al guinzaglio con il cane, che fatica!
Non sempre, però, ciò che noi intendiamo per “passeggiata” risulta essere vicino o simile a quello che si verifica nella realtà. Durante la passeggiata con il cane, tirare al guinzaglio, zigzagare o lanciarsi verso oggetti, persone o cani è un’attività che sembra appassionare fortemente il nostro amico. E, nonostante i nostri sforzi, la soluzione e i miglioramenti sembrano essere molto lontani. Questo accade anche a cani molto obbedienti, addestrati o ben educati.
Tutti imparano senza grande difficoltà a sedersi, andare a terra, stare fermi ed aspettare ma, quando si tratta del guinzaglio, cade ogni buona intenzione, lezione o lavoro.

Come sappiamo i cani ci accompagnano da migliaia di anni e, in tutto questo tempo, abbiamo selezionato tutte le caratteristiche che ci permettevano una felice e proficua convivenza.
Partendo dalla docilità e predisposizione ad accettare le nostre indicazioni per finire all’ attitudine a svolgere mansioni a noi utili.
Il guinzaglio, però, non è mai rientrato in questa necessità.
Se ci pensate l’utilizzo del guinzaglio, come lo intendiamo oggi, ha origini molto recenti. Non avendo i nostri progenitori (20.000 anni fa) alcuna necessità di passeggiare in centro città con i loro beniamini, né i loro successori (pastori o cacciatori) il bisogno che il loro aiutante stesse lì vicino a loro, mentre chiacchieravano con gli amici, ecco spiegato come questa attitudine sia molto debole o totalmente mancante nel nostro cane.
Se a questo aggiungiamo un comprensibile disagio a questa forte limitazione e una leggera frustrazione per la rinuncia ad una completa libertà, è facile comprendere quanto il problema del tirare al guinzaglio sia così diffuso. Vediamo quindi cosa ci mette a disposizione il mercato degli accessori, dei metodi e dell’educazione.
Le principali Soluzioni
La prima soluzione che di solito cerchiamo è inerente al cambio di guinzaglio, collare o pettorina.
I pareri sull’uso appropriato di un determinato strumento sono molteplici e spesso contrapposti.
Quindi, non è facile orientarsi, ma tenete conto che la soluzione non è sicuramente il tipo di attrezzo che usiamo o, per lo meno, lo è tanto quanto un buon paio di scarpe ci possono permettere di vincere la maratona di New York.
GUINZAGLI
Detto questo esaminiamo assieme le tipogie di guinzagli.
Corto o molto corto.
Sicuramente abbiamo sensazione di maggiore controllo sul cane e evitiamo contraccolpi nel caso di partenze improvvise. Potremmo però incorrere in effetti contrari limitando così eccessivamente il suo spazio e la sua autonomia.
Lungo (1,5/2 metri).
Sarebbe l’ideale perché permette al cane di avere un minimo di spazio e quindi ridurre l’ansia o lo stress dovuto alla mancanza di libertà di movimento. Chiaramente nel caso di soggetti iperattivi, con poco controllo o cani molto grossi, la gestione può risultare più difficoltosa in alcune situazioni.

Lunghina (dai 5 metri).
Utilizzabile solo in contesti particolari (per esempio passeggiata in campagna o montagna) dove la presenza di distrazioni o stimoli è molto bassa. Perfetta per abituare il cane a non mettere tensione sul guinzaglio ma di impiego molto limitato.
Allungabile.
Perfetto per le situazioni miste durante le quali il cane ha la possibilità di avere molto spazio a disposizione (per esempio un parco) ma veramente poco indicato per risolvere il problema del tirare, in quanto non da alcun riferimento o limitazione misurabile per il cane.
Cosa fare e i tempi di apprendimento
Il concetto più importante che dovrebbe essere rispettato da subito, quando usciamo con il cane al guinzaglio, è che “tirare” non porta da nessuna parte. Ogni volta che il cane manda in tensione il guinzaglio dovremmo fermarci (o addirittura fare un passo indietro) e non muoverci fino a che non smette di tirare. Questo atteggiamento non è affatto semplice da mantenere, perché non sempre abbiamo tutto il tempo che occorre per rispettare questo principio, specialmente se abbiamo a che fare con un soggetto adulto abituato a tirare.
Per un cucciolo il discorso è diverso. Se avessimo la pazienza di non seguirlo quando tira, imparerebbe definitivamente e velocemente come comportarsi durante la passeggiata. Per un cane adulto sarà, quindi, necessario introdurre qualche esercizio specifico come, per esempio, il SU E GIÙ che in definitiva consiste nel fare un dietro front (andare esattamente nella parte opposta) ogni volta che il cane tira. Rispettati i principi di cui sopra, vengono meno tutte le questioni relative all’opportunità dell’uso di collare, pettorina o quant’altro.
Scelto il guinzaglio… PETTORINA
Molto comoda per il cane, permette i corretti movimenti per interagire con il mondo che lo circonda. Però, nel caso di un soggetto non gestibile al guinzaglio, non abbiamo la possibilità di grandi interventi.
COLLARE
Permette un miglior controllo sul cane ma non lascia molto spazio per la sua iniziativa. Sarebbe da utilizzare solo in quelle situazioni dove abbiamo un gran bisogno di gestire il comportamento del nostro amico.
CAVEZZINA
Da utilizzare sotto controllo professionale in sede di addestramento.