Il cane distruttivo quando fido morde di tutto

Dopo tante domande, dubbi e pensieri il sogno si avvera e finalmente riusciamo ad adottare l’ospite di un canile.

A cura di Angelica D’agliano

Il cane spacca tutto in casa

Di fronte a noi sembra profilarsi un futuro di reciproco amore e grandi soddisfazioni. Eppure qualcosa può andare storto. Ad esempio può capitare che il nostro nuovo amico decida di mettere letteralmente a soqquadro la sua nuova dimora, rosicchiando mobili e altri oggetti, scavando in modo compulsivo sia nel giardino sia negli altri luoghi della casa e in generale distruggendo tutto ciò che trova. Perché fa così? E come ci possiamo comportare di fronte a degli atteggiamenti del genere? Cerchiamo di scoprirlo insieme.

Una situazione difficile

Un cane si dice distruttivo quando prende a rosicchiare o mordere gli oggetti che ha intorno, o anche quando scava in maniera reiterata negli ambienti in cui vive. Chiaramente, si tratta di una condizione che può mettere in seria difficoltà la famiglia umana nella quale il cane è inserito, soprattutto se quest’ultimo passa la maggior parte del suo tempo in casa.

Irriconoscenti?

Le persone che si trovano vivere questa situazione spesso sono disorientate. Soprattutto nel caso di un cane proveniente da un rifugio non riescono a spiegarsi il motivo di un simile comportamento, visto che ai loro occhi, da un punto di vista umano, il passaggio dalla condizione di “cane che vive in un canile” a “cane di casa” non può che essere letto come un sostanziale miglioramento. Come può essere quindi che il nuovo amico sembri completamente insensibile alle cure che gli vengono prodigate e al nuovo ambiente che gli è stato messo a disposizione? Sempre leggendo la situazione da un punto di vista umano, ad alcuni viene quasi da domandarsi se il loro nuovo amico non sia per caso un “irriconoscente” o se addirittura non arrivi a fare così tanti danni quasi “per dispetto”.

Sos abbandono

Ovviamente, le cose non stanno così. L’irriconoscenza e la voglia di “fare dispetto” non hanno nulla a che vedere con un eventuale comportamento distruttivo di alcuni cani. Mordere, scavare o grattare sono comportamenti messi in atto molto spesso per “scaricare” l’ansia e la preoccupazione. In un cane che ha alle spalle una esperienza di abbandono, l’ansia può essere un sentimento molto forte e difficile da gestire.

Nella storia di questi animali si è infatti verificata una assenza che si è tramutata in un abbandono definitivo. Può succedere quindi che l’assenza, seppure provvisoria, del nuovo compagno umano possa essere letta come un nuovo abbandono, e quindi possa scatenare reazioni forti, e anche comportamenti distruttivi.

Un effetto, tante (possibili) cause.

Non sempre i comportamenti distruttivi sono la diretta conseguenza di uno stato di preoccupazione o di ansia. A volte il fatto di mordere oggetti è un comportamento giocoso. Questo si verifica più spesso se il cane convive con altri suoi simili e se magari è stato abituato a giochi del tipo” tira e molla”. Ma un cane potrebbe decidere di scatenare la propria esuberanza sugli oggetti che ha intorno nel caso in cui, ad esempio, sia chiuso in casa e, sentendo la presenza di estranei o altri animali fuori, si trovi impossibilitato ad uscire e “fare il suo dovere” di cane da guardia.

In questi frangenti i comportamenti distruttivi non sono collegabili all’ansia e vanno quindi trattati in modo specifico, trovando per ciascuno la soluzione più adatta. Infine, se il nostro cane è un cucciolo, dobbiamo tenere presente che in questo caso l’attività di rosicchiamento è normale ed è legata al naturale processo della dentizione.

Limitare il danno

Se alla radice di un comportamento distruttivo c’è un problema di gestione dell’ansia, si può agire su diversi fronti. Primo fra tutti, arginare il danno, magari eliminando gli oggetti di valore e limitando gli spazi in cui lasciare solo il cane. Potrà essere d’aiuto, poi, fare in modo che il nostro amico, nel momento in cui desidera mordere, si ritrovi degli oggetti “a portata di zampa”, come dei giochi robusti che possano essere sgranocchiati a lungo. Per agire sulla causa del problema, sarà necessario abituare il cane a gestire momenti di solitudine via via più lunghi, ma che comunque non dovranno mai rivelarsi eccessivi.

All’inizio ci assenteremo anche solo per un minuto, poi aumenteremo progressivamente i tempi finché il cane non imparerà a stare tranquillo anche in nostra assenza. È un processo che richiede tempo e pazienza, ma che può dare notevoli frutti. Se il nostro cane è un cucciolo, dobbiamo tenere presente che in questo caso l’attività di rosicchiamento è normale ed è legata al naturale processo della dentizione.

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