I cani nei giardini

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I cani nei gardini

Le dispute di confine dei cani nei giardini possono essere un problema che si protrae tutto l’anno; ma adesso che avanza la bella stagione i proprietari ne diventano più consapevoli poiché tendono a passare più tempo all’aria aperta in compagnia del proprio amico a quattro zampe.

A cura di Tiziana DaRe – Educatore e ri-educatore cinofilo professionista. Diplomata in educazione e rieducazione
del cane.

I problemi del territorio dei cani nei giardini

Questi tipi di problemi non spariscono magicamente se ignorati, anzi possono diventare più marcati nella mente del cane, pertanto è bene intervenire quanto prima per evitare che si intensifichino. Gi atteggiamenti più comuni sono abbaiare o correre avanti e indietro lungo la recinzione, e spesso entrambi i comportamenti vengono attuati insieme.

A volte, gli atteggiamenti sopra citati, sono intensificati dalla frustrazione e inducono il cane a mordere la rete o perfino il proprietario se cerca di bloccarlo fisicamente. Ci sono poi soggetti più determinati che divengono dei veri e propri artisti della fuga dal giardino (recinto o recinzione). Tutti questi comportamenti possono essere causati da una serie di problemi sottostanti quali: noia, paura, poco esercizio fisico, eccessiva territorialità, eccitazione, etc.

Come interrompere il comportamento

Se il tuo cane si lancia in giardino a massima velocità come un meteorite e corre avanti indietro, puoi provare a:

Cane al cancello
Cane al cancello

1- Creare una pista

Tracciare una scia di crocchette (o premietti prelibati) partendo dalla porta di casa, lontano dalla linea di confine che interessa il cane e sparpagliarle in giardino nella zona centrale può aiutare a concentrare il cane in quell’area piuttosto che lungo la recinzione. Dovrete uscire insieme al cane, incoraggiando la ricerca del cibo e, una volta finita la traccia, continuate con il lancio a destra e sinistra di premietti, tenendo l’attenzione del cane lontana dal confine di recinzione. È possibile eseguire l’esercizio a guinzaglio la prima volta, in modo da aiutare l’animale a concentrarsi sul percorso e non sulla solita routine di “frustrazione al cancello”.

2- Insegnare al cane a rientrare in casa a comando

In un momento in cui non ci sono attività interessanti al di fuori della recinzione, provare ad attirare l’attenzione del cane che è in giardino tramite l’uso del gioco o del cibo preferito ed invitarlo ad entrare in casa. Una volta entrato, premiare lautamente giocandoci o consegnando il cibo.

Se il cane è restio ad entrare, provate ad utilizzare una longhina o un guinzaglio, in modo da invitarlo in casa mediante una leggera pressione sull’ausilio; premiare il cane con molto entusiasmo una volta in casa. Aggiungere il comando “in casa” dopo che avrà praticato l’azione almeno cinque volte e solo quando il cane è fluido nel rientrare.

Immagine di pastore australiano richiamato dal padrone
Richiamo del cane

3- Rinforzare il richiamo “vieni”

Se il cane non ha accesso alla casa, esercitarsi in giardino rinforzando il richiamo “vieni”, in modo da interrompere l’attività di frustrazione alla rete. Partite sempre con la pratica quando non ci sono attività che possano distrarre il cane oltre i vostri confini. Utilizzate il pasto del cane o un super gioco per far sì che il cane rientri verso di voi. Una volta che vi avrà raggiunto, con velocità aggiungete il comando “vieni” e premiate sempre con molto entusiasmo.

Provando gli esercizi quando ci sono piccole distrazioni, il cane si abituerà a effettuare i comandi anche quando sarà impegnato in altro. Gradualmente aumentare il numero di distrazioni fino a provare gli esercizi proprio nei momenti in cui il cane tende a reagire con frustrazione alla rete.

Cambiare le aspettative dei cani nei giardini

Cambiando le aspettative del cane in base a ciò che avviene in giardino può aiutare a gestire il problema. Con i soggetti molto eccitabili è preferibile evitare giochi che aumentano l’arousal, la reattività, come rincorrere la palla o il frisbee. Piuttosto sostituirli con attività che prediligano la calma come giochi di fiuto, real dog yoga, giochi di attivazione mentale, puzzles, etc. Anche il massaggio terapeutico come il Tellington TTouch può aiutare a rilassare l’animale ed evitare sbalzi emotivi.

Gi artisti della fuga

Una rete dell’altezza di circa 1.2 o 1.5 metri è generalmente sufficiente per scoraggiare il cane a scappare dal giardino ed inseguire attività interessanti che avvengono al di fuori. È bene non posizionare bidoni dell’immondizia, cassoni, o la cuccia del cane nei pressi della rete poiché alcuni soggetti possono usarli come scaletta per poi scavalcare la rete.

Cani molto agili o molto motivati possono comunque arrampicarsi e tentare la fuga; in questi casi si dovrà installare una controventatura (un rientro) lungo tutto il perimetro della recinzione in modo tale che il cane venga bloccato in azione. Sicuramente l’aspetto del giardino può poi assomigliare alla fortezza di Alcatraz, ma utilizzando piante rampicanti tipo edera, o siepi, è possibile camuffare la controventatura in modo da creare allo stesso tempo una zona di ombra.

Alcuni cani, se impossibilitati di scappare usando l’altezza, potrebbero decidere di cercare di scavare un tunnel sotto la rete per uscire. In questo caso è possibile posizionare una serie di piastrelle lungo tutta la recinzione in modo da scoraggiare anche il più abile scavatore.

Cane che scava una buca nel giardino sotto la recenzione
Cani che fanno buche nei giardini

Recinzione

Cambiare il tipo di recinzione può essere utile nel ridurre le attività indesiderate. Applicando sopra la rete a rombi una di tipo “vedo non vedo”, si ridurranno gli stimoli visivi; inoltre, se di una altezza adeguata, potrà anche impedire a persone esterne di provocare il cane.

Se si abita vicini ad autostrade o reti ferroviarie, il cane potrebbe essere sovraeccittato dai suoni. In questo caso intervenendo con pannelli fonoassorbenti o con piantumazioni tipo siepi lungo il perimetro si riuscirà ad abbassare i rumori fino a 15 o 20 decibel.

Va sempre ricordato, infine, che un cane stanco e appagato, che svolge attività al di fuori della sua proprietà, sarà sempre e comunque un cane meno reattivo.
Dovremmo quindi gestire al meglio le ore diurne, programmando passeggiate e/o attività che evitino l’isolamento sociale del nostro cane.

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