Educazione di base per il cucciolo

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Educazione di base del cucciolo

Finalmente è qui! Dopo tanta attesa è arrivato: un cucciolo è entrato nella nostra casa, e nella nostra vita, che non sarà più la stessa, quindi è bene pensare alla sua educazione di base.

A cura di MICHELE CARICATO

Ne siamo consapevoli e questo giustifica l’atmosfera di entusiasmo e aspettativa che già da diversi giorni aleggia nell’aria. Per questo motivo la preparazione sarà stata certamente accurata, a garanzia che non manchi nulla al nuovo arrivato.

Il momento migliore per un educazione di base al cucciolo

Il momento ideale per accoglierlo è quando disponiamo di tempo libero, ad esempio durante il weekend, le festività o le vacanze. Questo ci permetterà di concentrarci su di lui, osservare il suo comportamento e pianificare i giorni successivi in modo ottimale.

È importante, tuttavia, che le nostre attenzioni iniziali siano discrete: evitiamo di sovraccaricarlo con la nostra presenza e lasciamogli il tempo di esplorare il nuovo ambiente.

Rimaniamo comunque disponibili per soddisfare ogni sua richiesta di coccole o affetto. Il piccolo, infatti, avendo subìto un cambiamento radicale e repentino della sua seppur breve vita, avrà bisogno di tutto il nostro supporto. Ecco allora che dobbiamo imparare la prima e fondamentale regola del rapporto con i cani: sostenere e aiutare vuol dire dare al cucciolo quello di cui ha bisogno e non ciò che noi pensiamo necessiti di avere.

Educazione di base del cucciolo in primo piano

In particolare dobbiamo evitare di:

  • obbligarlo a prendere coccole e carezze quando invece ha bisogno di stare un po’ tranquillo e capire cosa sta succedendo;
  • insistere perché mangi o giochi se non è ancora a suo agio e non se la sente;
  • allontanarlo quando necessita di contatto o di attenzioni perché non abbiamo tempo o siamo stanchi.

Il ritmo dei primi giorni

Superata questa prima fase, il cucciolo inizierà a sentirsi a suo agio, riconoscendo i membri della famiglia come il suo nuovo punto di riferimento. Sarà lui stesso a cercare sempre più il contatto con noi, mostrando gioia nel partecipare a qualsiasi attività o gioco.

Come affrontare le prime notti

Le prime notti, purtroppo, è probabile che non dormiremo! Sul come gestire questo momento ci sono diversi pareri: il primo, quello più drastico, prevede di lasciare il cucciolo nella zona che poi sarà adibita a sua cuccia e ignorare i suoi lamenti.

Il secondo, più morbido e graduale, è un po’ macchinoso, ma probabilmente più vicino al nostro modo di vivere il rapporto con il cane:

  • 1- Predisponiamo un recintino vicino al nostro letto, con all’interno un comodo giaciglio per il piccolo.
  • 2- La prossimità con il nuovo proprietario faciliterà il rilassamento del cucciolo che, anche se a fasi alterne, dormirà tranquillamente.
  • 3- Dopo due o tre notti allontaniamo, di circa un metro, il recinto dal nostro letto. Continuiamo, nelle notti successive, ad avvicinarci col recintino (sempre un metro alla volta) verso la zona finale (quella che abbiamo scelto come zona notte del cane).
  • 4- Nel giro di una settimana/dieci giorni il nostro piccolo si sarà abituato, gradualmente, a fare a meno della nostra presenza.

Il terzo metodo è fortemente sconsigliato ma molto ambito: decidiamo che, anche da adulto, il cane dormirà sempre con noi, ce ne freghiamo delle regole contando sulla buona fede del nostro amico e sperando che non approfitti di questa situazione.

Cucciolo in primo piano

Educazione di base per il cucciolo: Il recinto

Il recintino, soprattutto nelle prime settimane, è un fondamentale aiuto per i diversi elementi che compongono l’educazione di base del cucciolo. Il primo lo abbiamo appena visto (la notte) ma il suo utilizzo dovrebbe estendersi in tutti quei momenti della giornata in cui, non potendo direttamente visionare l’operato del piccolo, rischiamo che prenda delle cattiva abitudini; prima fra tutte sgranocchiare o danneggiare oggetti.

Nella sua zona limitata, infatti, il cucciolo dovrebbe sempre avere una buona varietà di giochi appositamente pensati (masticativi) sui quali sfogherà tutte le sue necessità di masticazione, basilari a questa età perché aiutano il cane a rilassarsi.

Nei momenti di interazione, invece, possiamo usare dei giochi più tradizionali (palline, pupazzi, corde etc..) anche se, come per i precedenti, meglio usarne di specifici, in modo che siano di un materiale più resistente. In questo caso non è necessario che siano indistruttibili (come invece per i masticativi) perché, una volta finito il gioco, saranno messi via.

Gli indispensabilI in casa…

Riepilogando, la prima attrezzatura per l’educazione del cucciolo prevede:

  • 1- Recintino o cancelletto: per contenere il cane in alcuni momenti.
  • 2- Masticativi: giochi da lasciare sempre a disposizione del cane, di materiale apposito.
  • 3- Giochi: oggetti abbastanza resistenti con i quali interagire col cucciolo (lanciare, tirare etc..) che vanno riposti quando non siamo col cane.
  • 4- Premietti: per la fase successiva al gioco che prevede l’insegnamento dei primi esercizi o il rinforzo di comportamenti positivi (per esempio quando fa la pipì fuori casa).

…e fuori casa!

Per insegnare a sporcare all’esterno però dobbiamo prima uscire e, per questo, avremo bisogno di un buon guinzaglio e di un collare oppure pettorina. Sulla scelta tra collare e pettorina possiamo partire da ciò che ci ha consigliato l’allevatore e poi mettere assieme tutti gli altri pareri e decidere autonomamente.

In linea di massima la pettorina favorisce la fase esplorativa e sociale (dando al cane maggiore mobilità della testa); il collare migliora il controllo (quindi nelle prime settimane potrebbe non essere necessario).
Possiamo decidere per entrambi ed utilizzarli a seconda della situazione.

A- pettorina: momenti rilassanti come passeggiata nel parco o incontri con persone e/o cani.
B- collare: momenti impegnativi, se ci troviamo in un bar, al ristorante o in un posto particolarmente affollato.

In ogni caso, se il cucciolo è molto piccolo di età, dovremo dedicare qualche giorno (in casa) in modo che possa abituarsi lentamente a questi “strumenti”.

  • 1- Cominciamo con fare indossare la pettorina o il collare prima di dare la pappa, in modo che li associ ad un momento piacevole.
  • 2- Successivamente, agganciamo il guinzaglio alla pettorina ma lasciamolo a terra. Il cane, mentre ci segue con la ciotola in mano, se lo trascinerà dietro prendendo confidenza col guinzaglio.
  • 3- L’ultima fase prevede che, mentre ci segue, prendiamo in mano il guinzaglio e accompagniamo il cane verso la ciotola (che magari abbiamo posto lontano da lui).
  • 4- Fatto questo possiamo cominciare i primi esperimenti all’esterno.
cucciolo in braccio al suo umano

Educazione del cucciolo i primi comandi di base

Sempre in casa, approfittando delle minori distrazioni e della nostra maggiore disponibilità e concentrazione, possiamo impostare, con l’aiuto di un gustoso premietto, i primi esercizi di educazione come il “seduto” o il “terra”.

Il primo è relativamente semplice e, per il cane, sarà la posizione di richiesta di qualcosa. Partiamo, quindi, proprio da questa circostanza, cioè la presenza di cibo nelle nostre mani, che sicuramente stimolerà il cane a saltarci addosso per convincerci a concedergli il premio; base della sua educazione è proprio capire che per avere qualcosa deve richiederla in maniera educata, nel nostro caso scegliendo di sedersi invece che saltarci addosso.

Con questa tipologia di approccio vanno ignorate tutte le azioni del cane che non siano “SEDERSI”, compreso abbaiare o toccarci con la zampa. L’introduzione del comando è un momento importante per l’apprendimento di un esercizio e il metodo sopracitato andrebbe fatto quando il cane ci dimostra di avere almeno una vaga idea di cosa è richiesto. Nei primi tentativi quindi, meglio non dire niente.

Quando si siede, le prime volte, prenderà solo il premio. Dopo due o tre volte che si è seduto invece che saltare, cominciamo con il comando “SIEDI” o “SEDUTO/A” e aspettiamo l’esecuzione prima di dare il premio (meglio non ripetere troppe volte il comando, sforzandoci quindi di pronunciarlo in maniera chiara ma una sola volta).

Questo tipo di lavoro si può definire “occasionale” visto che approfittiamo dei momenti in cui abbiamo del cibo o degli snack che possiamo condividere con il cane per impostare il comando.

Il movimento della mano, per aiutare il cane a comprendere cosa fare, dovrebbe essere tale da fargli alzare la testa e guardare in alto. Per il “terra” invece il lavoro sarà opposto (la mano parte dalla punta del naso del cane e va a terra) nonché molto più lungo.

L’importanza del premio

In ogni caso è importante che il cucciolo sia sempre guidato (con un incentivo) all’inizio, per qualsiasi esercizio o movimento vogliamo che impari, fino a che la sua memoria motoria non lo ha registrato talmente bene che possiamo, solo a qual punto, iniziare a togliere il premio.

  • A- Nella seconda fase dell’apprendimento di un esercizio il premio non sarà più nella nostra mano (ma in tasca o sul tavolo).
  • B- Guideremo comunque il cane con il gesto della mano (come quando avevamo il premio).
  • C- Non appena raggiunge la posizione richiesta (seduto o terra) andrà immediatamente premiato.
  • D – Solo in una fase successiva (terza fase) possiamo introdurre l’estinzione del premio che, da regolare, potrà diventare occasionale.

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