I nostri cani possono avere delle difficoltà a non fare nulla, perciò ecco come insegnare loro a rilassarsi da soli e ad essere pazienti richiede lavoro e pratica.
A cura di TIZIANA DARE – Educatore e ri-educatore cinofilo professionista. Diplomata in educazione e rieducazione del cane (hnc in dog training and behaviour). www.obbiettivocane.com
A volte vorremmo che i nostri cani si rilassassero e/o si autogestissero, ma questo può essere difficile, per una serie di motivi.
1- La loro età
L’adolescenza è un periodo difficile per i cani. Il loro cervello e il loro corpo sono ancora in fase di sviluppo e l’ondata di ormoni non fa che aumentare il problema. Se a questo si aggiunge un secondo periodo di paura (in fase di crescita il primo è a poche settimane di vita. Il secondo può verificarsi in qualsiasi momento tra i 6 e i 14 mesi, a seconda della taglia del cane, e può durare circa 2 o 3 settimane). Situazioni e luoghi possono diventare opprimenti o eccitanti. Durante questo periodo difficile, il cane potrebbe avere difficoltà ad ambientarsi in un ambiente affollato. Ma esercitarsi ad ambientarsi a casa può calmare il suo sistema nervoso parasimpatico.
2- Cani timidi
Spesso un cane ansioso non riesce a stare in un posto affollato, o potrebbe sentirsi a disagio a stare vicino a uno sconosciuto o a un altro cane per molto tempo. Tuttavia, potrebbe riuscire a calmarsi e osservare il mondo che scorre da lontano, elaborando le immagini, i suoni e gli odori in uno stato di rilassamento al tuo fianco, il che aumenterà la sua sicurezza.
3- Cani molto attivi
Le razze da lavoro hanno spesso bisogno di essere addestrate a rilassarsi e possono prosperare se viene insegnato loro un atteggiamento tranquillo.
4- Cani che fanno richieste di attenzioni
I cani possono chiedere attenzioni solo se ne mancano nella loro vita; che si tratti di stimoli fisici, mentali o di compagnia. Se ci assicuriamo che sia il corpo che il cervello di Fido abbiano fatto abbastanza esercizio, è più probabile che si addormenti pacificamente mentre lavoriamo o guardiamo la TV.

5- Problemi creati dall’uomo
Il fatto che il cane ci assilli costantemente per giocare con lui, o che abbai quando ci fermiamo per chiacchierare con un amico, potrebbe essere stato inavvertitamente rafforzato dal nostro comportamento. Per esempio, prendiamo e lanciamo la palla ogni volta che il cane la porta? Lo coccoliamo o diamo un premio ogni volta che abbaia? Cambiare il nostro comportamento può fare un’enorme differenza.
6- Dolore o fastidio
I cani anziani con artrosi o con problemi ortopedici potrebbero avere difficoltà ad ambientarsi in un bar o in una caffetteria. Il pavimento potrebbe essere troppo duro, o le vibrazioni delle persone che camminano potrebbero risultare fastidiose. Anche i cani sani possono trovare il pavimento troppo freddo o sgradevole per sdraiarsi troppo a lungo. Il semplice fatto di portare con noi un tappetino può aiutare il cane a rilassarsi.
Perché insegnare al cane a rilassarsi?
Un cane sicuro di sé, ben educato, calmo e tranquillo può visitare molti posti con noi, anzi, sarà felice di vivere queste avventure. Ma se Fido è un soggetto distruttivo, chiassoso o irrequieto, potrebbe non essere il benvenuto, quindi insegnargli che, quando ci fermiamo deve sdraiarsi tranquillamente e guardare il mondo che passa è vantaggioso per tutti, compreso lui.
Questo semplice “comando” è molto prezioso perchè, sdraiarsi in una posizione di riposo, stimola relax al sistema nervoso, aiutandolo a conservare energia e a ridurre lo stress. Anche i cani molto energici possono imparare a passare dalla modalità veglia a quella di sonno se incoraggiamo “l’arte dell’auto-calmarsi”.
Come fare
Iniziare un percorso simile quando il cane è cucciolo o molto giovane è più facile, ma anche cani più adulti possono imparare a rilassarsi. La chiave è iniziare il processo di addestramento in un ambiente tranquillo, senza distrazioni. Il salotto di casa sarebbe l’ideale, ammesso che il cane abbia accesso alla casa e sia abituato alla stanza, altrimenti il giardino di casa (in orari in cui non vi siano tante persone o attività al di fuori della proprietà). Molto meglio se, all’inizio del programma, ci siano solo il proprietario e il cane. Avremo, poi, bisogno di un punto di riferimento, che può essere il suo cuscino o un tappeto e alcuni premietti o le sue crocchette.

Azioni
- 1- Sediamoci e rilassiamoci vicino al tappeto/cuscino del cane tenendo a portata di mano i premietti. Se Fido si fissa sul cibo, nascondetelo dietro la schiena o in un contenitore un po’ più lontano da voi.
- 2- Iniziamo a rilassarci e fare delle lunghe respirazioni, in modo da indurre il cane al relax (non dobbiamo giocare o parlare con l’animale).
- 3- Non appena Fido avanza verso il suo cuscino/tappeto, procederemo a gratificarlo con una crocchetta. Non occorre dire nulla, basta continuare a posizionare una crocchetta alla volta fino ad arrivare a cinque. Non appena il cane finisce di mangiare, lanciate una sesta crocchetta lontana dal tappeto, in modo da permettergli di ritornare volontariamente sul riferimento.
- 4- Continuate finché il cane non decide spontaneamente di camminare sul tappeto. A questo punto, cambiamo il criterio di premio e attendiamo fin a quando Fido si siede o si mette a terra sdraiato, sempre sul riferimento.
- 5- Non appena il cane impara a sdraiarsi sul tappeto, iniziamo a lavorare sul tempo in cui riesce a stare sdraiato rilassato. Possiamo aggiungere la parola “relax” o “cuccia” e iniziare a premiare dopo qualche secondo che rimane sdraiato, sereno. Allungando i tempi di attesa delle crocchette, andremo a premiare il suo rilassarsi e non il fatto che si sia sdraiato.
- 6- Una volta che il cane si sdraia sul tappeto, quando questo gli viene presentato, sarà il momento di aumentare l’intervallo tra i premi, per aumentare, di conseguenza, il tempo in cui il soggetto mantiene la posizione. Nel corso di molte sessioni, è bene cercare di “svezzare” il cane dai premi finché non saranno più necessari. Occorre fare attenzione a non premiarlo quando ci fissa attivamente in attesa della gratificazione. Invece, è preferibile mettere il premio sul tappeto tra le sue zampe ogni volta che vediamo un segno di rilassamento, ovvero: abbassamento delle orecchie o della testa, ammorbidimento degli occhi, rotolamento su un lato, etc.
- 7- A questo punto, possiamo iniziare ad aggiungere delle distrazioni quali: muovere le nostre gambe, cambiare posizione, etc. Se Fido rimarrà tranquillo, potremmo premiarlo. Costruite gradualmente l’esercizio affinché ci si possa muovere liberamente in salotto senza che il cane abbandoni la sua posizione di relax.
- Se, invece, il nostro amico si sposta o tenta di seguirci, probabilmente abbiamo esagerato con i movimenti e, quindi, occorre fare un passo indietro e tornare ad una posizione (o a dei movimenti) in cui era a suo agio. Dopodichè, potremmo gradualmente cercare di aumentare le distrazioni.
- 8- Non appena il cane è a suo agio sul riferimento con noi che ci muoviamo per la stanza, è ora di provare l’esercizio fuori in giardino. Cambiando ambiente è possibile che inizialmente vi siano delle difficoltà: è normale. Con pazienza e ripetizioni, il cane, velocemente, capirà che si tratta dello stesso esercizio che avveniva in casa.
- Dopo tempo e varie esercitazioni, potremmo provare in ambienti nuovi come la casa di un amico o un bar non troppo affollate.
Insegnare ai cani a rilassarsi
Solo esercitandosi gradualmente e in molteplici sessioni giornaliere, si riuscirà ad insegnare ai cani a rilassarsi anche in posti nuovi e affollati. Poco e spesso è la regola generale per ottenere risultati positivi e duraturi.
Se si hanno difficoltà nello svolgere questo tipo di esercizio è bene chiedere aiuto ad un professionista del settore che, in base al tipo di cane, saprà personalizzare qualche step per rendere l’addestramento più fluido per cane e proprietario.
Per leggere altri articoli di Tiziana DARE CLICCA QUI















