I cani hanno ritmi d’accrescimento elevati; basti pensare che un cucciolo raddoppia il suo peso alla nascita in circa 8 giorni e raggiunge il peso adulto, a seconda della razza, in 8-24 mesi.
a cura Dott.ssa SABRINA DOMINIO – Medico Veterinario
Un bambino completa il suo sviluppo fisico 12 volte più lentamente di un cane.
L’arco temporale in cui si può agire efficacemente dal punto di vista nutrizionale è quindi molto ristretto: ogni errore compiuto in questo periodo si ripercuote sullo sviluppo dell’intero organismo, creando conseguenze che l’animale si porterà dietro per tutta la vita.
A tutta energia
L’alimento deve fornire al cucciolo l’energia necessaria per svolgere tutte le attività quotidiane e permettergli di completare la sua crescita. Nonostante il cucciolo necessiti di quote elevatissime di energia, il suo apparato digerente non è ancora in grado di digerire grossi volumi di alimento.
Per questo motivo è consigliabile suddividere la razione giornaliera in almeno quattro pasti nei primi 4 mesi di vita, che verranno gradatamente ridotti a due dai 6 mesi in poi.
Voraci o capricciosi
Nella fase di accrescimento non dovremmo lasciare la pappa sempre a disposizione, per due ragioni. Innanzitutto il cucciolo non è in grado di autoregolarsi e finirebbe per assumere quantità eccessive di alimento. In secondo luogo egli deve ancora imparare le regole alimentari e deve capire che la pappa si assume a orari regolari e in quantità prestabilite.
Se ciò non accadesse, i soggetti più voraci finirebbero per divorare la pappa in pochi secondi, mentre i cuccioli più “capricciosi” finirebbero per spiluccare qualche boccone qua e là nel corso della giornata, diventando ancora più svogliati ed irregolari nei pasti.
Il fabbisogno energetico di un cucciolo è 2-3 volte superiore a quello di un adulto di pari peso.
Cereali no grazie
È sempre meglio somministrare un alimento molto concentrato e digeribile, che sia in grado di apportare molta energia in piccole quantità. La maggior parte dell’energia deve derivare dai grassi. Al contrario, sono da evitare i mangimi costituiti prevalentemente da cereali, perché potrebbero provocare episodi di diarrea. A questo proposito, va preferito un alimento che contenga al massimo il 20% di carboidrati.
Appetitosi
I lipidi, oltre a fornire la maggior parte dell’energia necessaria al cucciolo, rendono l’alimento particolarmente appetibile. Questo aspetto è molto importante in un cucciolo appena svezzato, che deve abituarsi ad un tipo di alimentazione molto diversa rispetto al latte materno.
I mattoni della crescita
L’apporto di proteine deve essere molto elevato, perché l’organismo le utilizza per costituire i nuovi tessuti; in genere l’alimento dovrebbe fornirne dal 22 al 30% sulla sostanza secca. Ancora più importante è il tipo di proteina utilizzata, perché quest’ultima deve apportare tutti gli aminocidi essenziali nelle giuste proporzioni ed essere facilmente digeribile dall’organismo. Sono quindi da preferire le proteine di origine animale piuttosto che quelle vegetali.
Evitiamo gli eccessi
Utilizzando i mangimi in commercio è praticamente impossibile che il cucciolo vada incontro a carenze alimentari. Per questo è del tutto inutile e addirittura pericoloso somministrare quantità di alimento superiori a quelle indicate sulla confezione, così come non si devono aggiungere integratori vitaminico-minerali ad un mangime completo e bilanciato per cuccioli.
Anche l’eccesso energetico va assolutamente evitato, perché stimola la proliferazione delle cellule adipose, che, soprattutto nelle razze di piccola taglia, condanna l’animale adulto all’obesità.
Problemi ossei
L’eccesso di energia in un cucciolo di grossa taglia è ancora più deleterio, perché spinge l’organismo ad accelerare la sua crescita. Le ossa e le articolazioni ancora in fase di sviluppo non riescono a sostenere pesi troppo elevati e subiscono uno stress che spesso conduce a problemi ossei nell’adulto.
Moto, né troppo né poco
Oltre al controllo delle quantità di cibo, per ottenere un corretto sviluppo di muscoli ed ossa è importantissimo permettere al cucciolo di svolgere tutto l’esercizio fisico di cui ha bisogno, facendolo giocare ed esplorare l’ambiente che lo circonda.
È sconsigliabile costringere il cucciolo ad andature troppo sostenute prima dei 6 mesi di età: potrebbe portare patologie articolari che, a lungo andare, possono comprometterne lo stato di salute e le prestazioni atletiche.
No ai cambi bruschi
Di norma, è meglio alimentare il cucciolo sempre con lo stesso mangime per evitare stress al suo apparato digerente. Il cane non ha nessuna necessità di variare la dieta, se quest’ultima è formulata per rispondere alle sue esigenze nutrizionali. Nella pappa, infatti, il cucciolo troverà tutti i fattori nutritivi di cui necessita. Il discorso cambia in caso di dieta casalinga, che è sempre meglio evitare, soprattutto in fase di accrescimento.
A causa della variabilità degli ingredienti utilizzati nella pappa casalinga, è estremamente difficoltoso formulare una razione completa e bilanciata. Meglio affidarsi a un prodotto commerciale in crocchette o scatoletta.
Con calma
Nel caso ci sia una reale necessità di cambiare alimento, è consigliabile effettuare il passaggio in modo graduale, in modo da abituare la flora intestinale e gli enzimi digestivi del cucciolo al nuovo mangime. L’ideale è mescolare percentuali crescenti del nuovo cibo all’alimento abituale, arrivando alla completa sostituzione in 5-7 giorni.
Un po’ di galateo
Abbiamo visto come sia importante educare fin da subito il cucciolo a pasti regolari. Naturalmente, vanno anche evitati tutti gli snack e gli avanzi di cucina. Il cibo fuori pasto deve essere somministrato raramente ed è meglio utilizzarlo come strumento per l’apprendimento: un appetitoso bocconcino può essere un ottimo premio, che motiverà il piccolo ad obbedire alle vostre richieste. Naturalmente, senza esagerare!
Per carità!
Non dovrete nemmeno permettere che il cucciolo elemosini il cibo a tavola.
Questa brutta abitudine, oltre a rendere la sua alimentazione disordinata, non è nemmeno educativa.
Ricordate che il cane deriva dal lupo e parla il suo linguaggio. Nel branco, l’ordine gerarchico è molto ferreo e il capobranco (in questo il padrone) mangia per primo, mentre i sottomessi aspettano.
Morti di fame?
Ricordate che il cane è un animale istintivo e non si lascerebbe mai morire di fame per un capriccio. Se il vostro cucciolo non mangia tutto, evidentemente non ha poi così fame.Un po’ di digiuno non è per nulla dannoso; al pasto successivo vedrete che il vostro amico divorerà l’intero contenuto della ciotola.