Lo snack è un piccolo momento di piacere o un meritato premio, scegliere quello giusto è importante altrimenti può trasformarsi in una pericolosa sorpresa.
A cura del Dott. Sergio Canello Fondatore e Responsabile Dipartimento Ricerca e Sviluppo SANYpet – FORZA10 Medico veterinario ed esperto internazionale in patologie di origine alimentare
Per fortuna esistono gli snack
Come per noi umani, anche per i cani esistono gli snack, ovvero sfiziosi fuori pasto che permettono ai nostri amici a quattro zampe di godere di un piccolo momento di piacere quotidiano e di condividerlo con noi, che proviamo un senso di gratificazione nel vedere la loro gioia nel mangiarli di gusto.
In pochi sanno tuttavia che anche un piccolo e apparentemente innocuo snack può determinare delle ripercussioni sulla salute del cane. Per questo motivo, la scelta dello snack giusto deve essere consapevole e ponderata.
Snack, treats, biscotti, spuntini quanta scelta!
Tra inglesismi e sinonimi il rischio è davvero di non riuscire ad orientarsi. Innanzitutto definiamo che cos’è uno snack. Lo snack è un cibo che non soddisfa tutte le esigenze nutrizionali del cane e non può dunque sostituire un pasto. In termini di legge gli snack sono infatti definiti “mangimi complementari”, proprio perché è necessario associare ad essi un’altra tipologia di alimento affinché il cane possa ottenere tutti i nutrienti di cui necessita.
Non spaventatevi se li trovate chiamati treats, un termine inglese che possiamo tradurre come “delizie”, che fa sempre riferimento al mondo degli snack. Biscotti e biscottini, invece, rientrano nella categoria degli snack, ma sono solo una tipologia di scelta. Esistono infatti anche snack di carne o in pelle di pesce.
Perché acquistare uno snack?
Per la sua felicità e la nostra, nel vederlo contento e appagato dopo aver gustato il suo prelibato snack. È questo, in fondo, il ruolo principale degli snack. Ma non è l’unico, anzi. Gli snack possono essere utilizzati per educare il cane e premiarlo quando ha imparato una regola o ha eseguito il comportamento corretto.
Gli abbiamo ad esempio insegnato a stare seduto o non uscire dal cancello e per premiarlo decidiamo di dargli un riconoscimento. Se ne ricorderà sicuramente.
Pulizia del cavo orale
Altri snack sono realizzati per favorire la pulizia del cavo orale e in particolar modo i denti, igienizzando la bocca e aiutando a rimuovere il tartaro che si deposita sui denti stessi.
Nei cuccioli, inoltre, sono un utilissimo strumento per perdere i denti da latte e rafforzare quelli nuovi, soddisfando la loro necessità di mordere, incidere, sgranocchiare.
Lo snack può dunque unire l’utile al dilettevole, ma bisogna fare molta attenzione affinché i benefici che apporta non si ritorcano contro di noi, trasformandosi in un pericolo.
Un piccolo snack, un possibile grande pericolo!
Lo snack sbagliato, anche il più piccolo, può contribuire a compromettere qualsiasi buona alimentazione, creando un fattore di rischio per la salute. Sarebbe sciocco dedicare grande attenzione all’alimentazione del nostro cane, scegliendo con accuratezza cibi secchi e umidi, per poi non prestarne abbastanza agli snack, rischiando di rovinare tutto.
Alimenti secchi, umidi e snack devono assolutamente essere coordinati e completarsi in maniera sinergica. Questo non solo nel caso di pet che già presentino intolleranze alimentari o sensibilità specifiche, ma anche in tutti coloro che godono di ottima salute.
Organo bersaglio
Oltre trenta ricerche scientifiche del Dipartimento di Ricerca e Sviluppo SANYpet – FORZA10 hanno individuato nelle farine di carni da allevamento intensivo le principali responsabili di una serie di disturbi di origine alimentare.
L’uso sempre più massiccio della chimica e della farmacologia per aumentare la produzione di tutti gli alimenti, provoca nell’organismo dei meccanismi per distruggere o allontanare i residui di queste sostanze estranee presenti negli alimenti.
Ciascun essere vivente, secondo la propria sensibilità individuale, presenterà reazioni al suo organo più sensibile in tempi e modi diversi. L’organismo può reagire con meccanismi di espulsione (vomito, diarrea o lacrimazione), con processi infiammatori o subendo un danneggiamento degli organi e delle sue funzioni.
Reazioni avverse
I disturbi da reazioni avverse al cibo, in relazione alla presenza di residui farmacologici nelle farine di carne e osso di allevamento intensivo, possono essere: prurito al collo e fondo schiena, dermatiti, otiti, lacrimazione costante, desiderio ossessivo d’erba, vomito notturno a digiuno di succhi gastrici, feci variabili fino alla diarrea cronica, flatulenza, leccamento ossessivo della zampa, infiammazione delle ghiandole perianali, ansia.
Come evitare questo rischio?
L’ideale per la salute del cane è seguire un Programma Nutrizionale Integrato, dove secco, umido e snack sono realizzati in maniera sinergica e funzionali l’uno all’altro, completandosi a vicenda.
Scegliere alimenti e snack con poche materie prime, ma di alta qualità, onde ridurre al minimo il rischio di insorgenza di fenomeni di intolleranza o allergia, materie prime pulite, magari lavorate a “Km 0”, possibilmente reperite in luoghi dove la natura è ancora incontaminata, come Islanda e Nuova Zelanda.
Gli snack possono essere utilizzati per educare il cane e premiarlo. Alcuni di essi sono in grado di favorire la pulizia del cavo orale e in particolar modo i denti.
Carni alternative
Esistono in commercio snack realizzati con carni alternative, come maiale e agnello, ma anche e soprattutto di pesce, che è un’ottima fonte proteica, ricca di Omega3, da scegliere per il vostro cane.
L’unico accorgimento che dovremo seguire è attenerci alla tabella di razione giornaliera, soprattutto nei casi di snack iper-proteici, non perché essi non siano salutari, ma perché esagerare non è mai un bene. Infine, ricordate sempre che gli snack non sostituiscono il pasto giornaliero.
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