Ho un pappagallo Conuro Testa Nera di un anno e mezzo, molto affezionato a me, morbosamente. Lui (Teodoro) non vuole stare con nessun altro all’infuori di me, però quando io non ci sono lui è bravo con tutti, ma se arrivo e mi vede becca tutti ferocemente. E’ normale tutto questo? Ha imparato a dire la parola mamma, ne imparerà delle altre? Inoltre volevo sapere, se nel caso mettessi un amico in gabbia per fargli compagnia, lui lo potrebbe uccidere?
Quali tipi di legno posso usare per costruirgli i giocattoli? Poi non so se il mio piccolino è maschio o femmina; mi hanno detto che devo operarlo, oppure devo effettuare un esame costoso e non sicuro al 100% togliendo una piuma. Infine volevo sapere se i pappagalli
possono essere curati con la naturopatia e omeopatia? Come si usa per
gli umani credo si possa usare anche per i nostri amici, giusto?
I pappagalli si legano generalmente ad una sola persona che non rappresenta, come avviene nei cani, il capo branco, ma il proprio “partner”. Di conseguenza il pappagallo può facilmente fraternizzare con gli altri membri della famiglia in assenza del proprio “partner umano”, ma quando questi è presente tutti le altre persone rappresentano per il pappagallo dei potenziali “rivali” e devono quindi essere allontanati a suon di beccate! Si tratta quindi di un comportamento del tutto normale, anche se non molto piacevole per gli altri membri della sua famiglia…Tale comportamento è più spinto nei maschi in piena maturità sessuale, ma è presente anche nelle femmine.
La determinazione del sesso nelle specie “monomorfiche” può essere fatta per via chirurgica o attraverso l’analisi molecolare del DNA del pappagallo (da campioni di piuma o di sangue). Il costo di quest’ultimo esame attualmente è piuttosto contenuto e decisamente affidabile dato che sono aumentati i centri in grado di effettuarlo. Di qualsiasi sesso sia il suo pappagallo, se il legame con lei è molto forte, potrebbe non accettare un suo simile, che verrebbe facilmente visto come un nuovo rivale. Immagino che il Conuro imparerà altre parole, specie se associa queste parole a qualcosa di positivo per se stesso, tipo avere del cibo o semplicemente più attenzioni.
Per quanto riguarda i legni da utilizzare per i giochi può utilizzare faggio, pioppo, quercia, vite, salice, ulivo; eviti i legni di piante da frutto (melo, pero, albicocco, ciliegio, pruno, ecc.) la cui corteccia contiene sostanze potenzialmente tossiche. E’ sconsigliato utilizzare anche il truciolato dato che viene assemblato con la colla. Infine alcune patologie dei pappagalli possono essere trattate con successo con la medicina alternativa (fitoterapia in particolare); l’importante è che anche questi trattamenti siano eseguiti da un Veterinario esperto.
Dott.ssa GINO CONZO – Medico Veterinario