Aiutare il cucciolo ad essere indipendente

Cucciolo di jack Russell mentre

In questo articolo andremo, a delineare quelli che sono gli step fondamentali per aiutare il cucciolo ad essere indipendente e a sentirsi sicuro anche in nostra assenza.

A cura di Tiziana DaRe – Educatore e ri-educatore cinofilo professionista.
Diplomata in educazione e rieducazione del cane (hnc in dog training and behaviour). Specialista nel comportamento del gatto (cat behavior specialist). www.obbiettivocane.com

Come aiutare il cucciolo alla separazione

Nel precedente articolo parliamo dei (problemi da separazione dei cuccioli) analizzato i fattori che provocano stress nei cuccioli e il perchè di certi loro comportamenti. In questo articolo invece prenderemo in esame gli aspetti di come aiutare il cucciolo ad essere indipendente.

Iniziamo con aiutare il cucciolo in allevamento

Il “lavoro di isolamento” del cucciolo dovrebbe iniziare già in allevamento. Purtroppo non ci sono molti allevatori che hanno il tempo e le conoscenze per svolgere questo lavoro gradualmente. In un mondo ideale l’allevatore dovrebbe, giorno, dopo giorno, gradualmente isolare (isolamento di contatto) i cuccioli mediante delle barriere visibili; aumentando pian piano il periodo di isolamento fintano che i cuccioli siano abituati.

Dopo di che, si dovrebbe iniziare un isolamento visivo, utilizzando delle barriere solide di modo che i cuccioli non si possano vedere.
Purtroppo troppo spesso queste accortezze non vengono prese in considerazione.

La prima volta che il cucciolo si trova ad essere da solo è quando viene adottato da una famiglia e viene lasciato di notte al buio, per molte ore. Dobbiamo tenere presente che il piccolo, non essendo stato abituato gradualmente, è già traumatizzato dal distacco netto dai fratelli e dalla madre. Lasciarlo per ore da solo amplifica il senso di smarrimento e paura.

Come insegnare al cucciolo a stare a casa da solo

Per aiutare correttamente ad un cucciolo come stare da solo senza stress, occorre inizialmente avere un legame affettivo “sicuro”. Per la prima settimana dobbiamo garantirgli cure amorevoli e la nostra presenza, in modo da farlo sentire al sicuro.

Un legame sicuro è dove nessuna delle due parti deve “elemosinare” attenzioni ed entrambi si sentono sereni e sicuri anche in caso di brevi separazioni. Come possiamo crearlo? Inizialmente dovremo dedicare delle sessioni brevi di gioco, attenzioni e coccole con il cucciolo più volte al giorno, in modo da instaurare fiducia e rispetto.

Allo stesso tempo cercate di ignorarlo quando voi siete impegnati (per esempio nelle faccende domestiche, se state leggendo un libro, o lavorando al pc etc). Se il cucciolo si avvicina e vi chiama salutatelo brevemente e poi riprendete le vostre attività in modo da far capire al cane che ci siete ma al momento siete impegnati.

In questo modo imparerà a gestirsi da solo quando voi siete impegnati. I cuccioli sono animali socievoli e hanno pertanto bisogno di affetto ed attenzioni tanto quanto noi.

A volte i proprietari, che sono quotidianamente molto impegnati oppure hanno una situazione emotiva difficile, non riescono a seguire un cucciolo, che crescerà così in un ambiente in cui la presenza del proprietario è intermittente e molto spesso mentalmente assente. L’assenza di una “base sicura” rende ancor più difficile imparare a stare da solo e conquistare l’indipendenza.

Piccole separazioni programmate

Durante le giornate iniziate ad abituare il cucciolo a rimanere da solo. Sfruttate i momenti in cui il cucciolo è già un po’ stanco, ad esempio dopo una bella giocata e/o passeggiata. Potete proporre l’ultimo gioco per dar fuoco alle poche risorse di energia rimaste e poi accompagnatelo nel suo riferimento (cuccia, coperta o cesta che sia). Lasciate qualcosa da sgranocchiare e, mentre si rilassa, pian piano iniziare una vostra attività nella stessa stanza.

Quando il cucciolo inizia a sonnecchiare, uscite pian piano dalla stanza e lasciatelo solo. Se avete una video camera utilizzatela per osservare cosa fa, altrimenti aspettare dietro la porta per qualche istante per vedere che succede. Il piccolo dovrebbe appisolarsi in pochi istanti ma se dovesse piangere attendete almeno 2 minuti prima di entrare. Se nell’arco del tempo descritto il cucciolo si calma allora potremo allontanarci. Nel caso cui non dovesse calmarsi, attendiamo una pausa prima di aprire la porta (per non rinforzare il pianto dobbiamo entrare quando c’è silenzio).

Se non ci sono pause e il cucciolo uggiola di continuo, cercate di emettere un suono (squillo del telefono di casa, il campanello, far cadere qualcosa, etc) in modo tale da interrompere il pianto e poi entrare in stanza. Cercate di far giocare nuovamente il cucciolo per poi riporlo di nuovo nella sua cuccia. Una volta che il cucciolo impararerà a stare da solo quando dorme, bisognerà insegnargli anche a stare da solo da sveglio.
Per fare ciò iniziamo ad entrare ed uscire dalla sua stanza senza dire niente, approfittando di un momento in cui sta mangiando o sta giocando da solo. Il tempo in cui starà da solo sarà inizialmente una frazione di secondo, dopodiché cercheremo di allungare questa attesa contando fino a 1 prima di entrare di nuovo, poi fino a 2, poi fino a 3 etc.

Nel momento in cui si esce ed entra dobbiamo rimanere indifferenti nei confronti del cucciolo, non lo dobbiamo salutare, nè parlare, nè guardare il cane. Indifferenza totale. Ripetere questo esercizio più volte durante le giornate e in più stanze possibili, di modo che il cucciolo si abitui a piccoli momenti di isolamento in tutte le stanze e non solo in un determinato luogo.

Una volta che il cucciolo avrà imparato a stare da solo in più stanze della casa per almeno 30 minuti e non dimostrerà alcun segno di stress – vedi l’articolo precedente – si può iniziare ad abituarlo a stare da solo allontanandoci da casa (per esempio restando di fronte al portone di casa, o andando in giardino, o in fondo alla via). Le prime partenze da casa non saranno lunghe, ma molto brevi in modo da non agitare il cane. Un conto è essere nella stanza accanto dove il cucciolo ci può sentire e saremo subito raggiungibili, un conto è non esserci affatto.

Gli step da intraprendere sono identici a quanto descritto sopra. È consigliato non lasciare il cucciolo da solo in casa quando ci sono eventi che potrebbero impaurirlo quali: temporali, fuochi di artificio, forte vento, consegne di corriere a casa, lavori di muratura o estranei che girano per casa. L’intento è quello di creare una associazione positiva nella mente del cane riguardo al fatto di stare soli. I cuccioli si devono sentire a loro agio e al sicuro per poter diventare cani adulti privi di problemi comportamentali.

In caso dovessimo allontanarci da casa quando c’è un temporale, è meglio chiamare un parente che terrà compagnia al cucciolo o rivolgersi ad un dog-sitter, in modo tale che il lavoro svolto di “abituazione” non venga rovinato da un unico evento.

Qualcosa da fare

Se si deve lasciare il cucciolo per un periodo più o meno lungo, dobbiamo lasciargli qualcosa da fare. Possiamo utilizzare dei dispenser per i pasti (palline interattive, contenitori/giocattolo etc), qualche osso in pelle di bufala (chiedendo consiglio al medico veterinario), giochi masticabili per i denti, e via dicendo.

In questo modo il cucciolo sarà impegnato in nostra assenza ed eviterà di masticare le gambe dei mobili! Inoltre il fatto di lasciare qualcosa da mangiare per il cucciolo è un buon test per vedere se il cane è stressato in nostra assenza.

Un cucciolo stressato non mangia e se al ritorno si trovano i “passatempi” intatti, questo dovrà farci capire che il cucciolo è stressato. Dovremo quindi ripetere gli “step di abituazione” che abbiamo delineato sopra.

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