MSD Animal Health e alcuni esperti locali hanno “fatto il punto” sulla presenza e sulle novità della leishmaniosi a Bologna e in tutto il territorio bolognese, ed esaminato con medici veterinari e farmacisti alcune misure di prevenzione e cura.
Intervenuti il medico Dott.Renato Todeschini e il medico veterinario Dott.Silvano Natalini del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Bologna, la Prof.ssa Laura Kramer dell’Università di Parma e la Dott.ssa Liliana Colombo di MSD Animal Health.
La Leishmanosi– grave malattia che colpisce, i cani quanto l’uomo e che si trasmette attraverso la puntura di un piccolo insetto chiamato flebotomo (o pappatacio). Negli ultimi anni un forte incremento di casi umani in Emilia, con due decessi registrati nel 2017. Nello scorso mese di maggio sono stati 3 i casi registrati nella provincia di Bologna. E’ per questo motivo che lo scorso 11 giugno a Bologna moltissimi medici veterinari, medici umani e farmacisti del territorio hanno aderito all’incontro organizzato da MSD Animal Health per informare le principali figure di riferimento dei pet owner sulla situazione attuale della Leishmaniosi nella zona e sui suoi sviluppi.
I relatori
Tra i relatori, due importanti figure del settore a livello locale, il Dott. Natalini, medico veterinario Direttore della U.O (Unità Operativa) Veterinaria di Sanità Animale e il Dott. Todeschini, dirigente medico del Dipartimento di Sanità Pubblica, entrambi dell’Azienda AUSL di Bologna. Hanno condiviso con il pubblico il loro lavoro a stretto contatto con il territorio ed hanno rimarcato quanto sia fondamentale presidiarlo con azioni di monitoraggio.
“Il Piano di controllo della leishmaniosi nella provincia di Bologna ma anche in tutta l’Emilia Romagna mette in atto tre azioni di sorveglianza: il controllo dei cani ospitati nei canili dell’area, la sorveglianza intorno ai casi umani autoctoni e le segnalazioni da parte dei veterinari liberi professionisti” – ha affermato il Dott. Natalini – “Tuttavia, i risultati ottenuti dalle azioni di sorveglianza sono solo la punta dell’iceberg. Verosimilmente ci sono ancora molti casi di cani infetti, “serbatoi” clinicamente sani, non identificati e che quindi sfuggono alle nostre indagini. Per avere un quadro completo occorre quindi far controllare i nostri cani anche quando non ci sono i sintomi della malattia e condividere i risultati in un’ottica di salute unica”.
La Leishmaniosi in Emilia Romagna fa paura ed allarma l’opinione pubblica ed il Dott. Todeschini puntualizza: “In effetti è un argomento su cui dobbiamo riporre una grande attenzione, non solo per i nostri cani ma anche per l’uomo, dati i numerosi casi di Leishmaniosi umana verificatisi nella regione. Si tratta di una realtà da tenere sotto stretto controllo attraverso il monitoraggio e la massima protezione dalle punture del vettore di tutti i cani. Questo in particolare nelle zone a maggior rischio, che sono inequivocabilmente le zone di bassa collina ed in esse, in particolare, le abitazioni isolate o facenti parte di piccoli aggragati residenziali”.
Visite costanti per la leishmaniosi in provincia di Bologna
Dall’incontro sono emerse due fondamentali raccomandazioni: da un lato, l’importanza di effettuare costanti controlli e dall’altro di proteggere i cani sia sani sia infetti e malati con prodotti ad attività repellente. E per i cani sani, valutare la pratica della vaccinazione, che pur non proteggendo dall’infezione protegge dallo sviluppo della malattia. “Il monitoraggio dei cani così come l’applicazone di prodotti repellenti è una questione di salute pubblica” – ha affermato la Prof.ssa Kramer – “Ed è qui che il medico veterinario gioca un ruolo fondamentale, incoraggiando tutti i proprietari di cani ad adottare prodotti ad attività repellente, in particolar modo in quelle zone dove è stata attestata la circolazione del flebotomo”.
L’evento ha suscitato grandissimo interesse tra i professionisti della salute animale, confermando l’attenzione che suscita tale tematica sia tra gli addetti ai lavori sia tra i proprietari di animali che incalzano con domande sul tema. E questo ha rimarcato l’importanza di divulgare una corretta informazione che deve passare in primo luogo dai medici veterinari, primi interlocutori e principale punto di riferimento del pubblico sul tema della salute animale, e a loro completamento sinergico dai farmacisti.
“Questo evento è stato fortemente voluto da MSD Animal Health
Ha commentato la Dott.ssa Colombo, Senior Specialist Scientific Marketing Affairs di MSD Animal Health, tra i relatori del talk show. “Siamo da sempre in prima linea nella lotta contro la Leishmaniosi e il nostro ruolo in questo senso è cruciale. Con campagne informative come ‘Il Mese della Leishmaniosi’, ad esempio, abbiamo voluto sensibilizzare pubblico e professionisti della salute su questa terribile malattia.
E’ in questo modo che ci impegniamo a svolgere una funzione educazionale-informativa attraverso materiali e attività volti ad una corretta informazione. L’evento di oggi è un’ulteriore conferma del nostro impegno in questa battaglia e ci schiera a supporto di un territorio, quello bolognese, tra i più colpiti in tutta Italia”.