L’ALLARME DEI MEDICI VETERINARI

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Pillole foto da pixabay

“Allarme dei medici Veterinari, inaccettabile che un paziente animale muoia o soffra perché gli antibiotici non potranno essere usati. Inaccettabile mettere a rischio la sicurezza alimentare per una decisione che ha poco di scientifico”.

Roma “Un mondo senza antibiotici efficaci per curare le malattie batteriche è una visione terrificante per ognuno di noi questo è l’allarme dei Medici Veterinari. 

La resistenza agli antimicrobici (AMR) si crea per colpa dell’uso irrazionale e sconsiderato di importanti principi attivi, che a volte possono essere gli unici in grado di salvare la vita dei malati. L’uso corretto degli antibiotici è fondamentale per tutelare la salute di tutti gli abitanti del pianeta, ma proibirne l’uso negli animali non aiuterà a raggiungere questo obiettivo”.

È quanto si legge in una nota della FNOVI, la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani.

“A settembre il Parlamento EU sarà chiamato a votare sulla mozione di ENVI. Dove viene ritenuta eccessiva la considerazione che la Commissione EU riserva ai problemi di salute degli animali, e dimostrare se davvero considera esseri senzienti gli animali. Come dichiarato nel Trattato EU e se davvero ha compreso la portata della medicina veterinaria nella programmazione delle strategie globali di prevenzione e controllo delle emergenze sanitarie. La classificazione degli antimicrobici e la loro destinazione – prosegue la nota – deve garantire la cura anche ai pazienti animali, di tutte le specie. Combattere l’AMR è responsabilità di tutti. Prevenire e curare le malattie degli animali è responsabilità dei medici veterinari e dei proprietari. Ma ci aspettiamo un grande senso di responsabilità anche da parte dei parlamentari europei”.

“Studi scientifici sull’AMR dimostrano – si legge ancora – che la sua insorgenza e la sua diffusione provengono dall’utilizzo poco razionale degli antibiotici; in tutti gli ambiti e non solo in medicina veterinaria. Vietare l’utilizzo degli antibiotici solo sugli animali, senza attuare importanti cambiamenti anche nei protocolli di utilizzo e nella tracciabilità del farmaco anche nell’uomo, è una mera strumentalizzazione politica che non può portare a risultati duraturi. Per i batteri o per i geni di resistenza non esistono barriere legate alla normativa e la diffusione non verrà arrestata senza il coinvolgimento di tutti”.

FNOVI, che da sempre, anche attraverso i Medici Veterinari, è impegnata con iniziative a tutela della salute pubblica. Promuovendo un uso consapevole e responsabile dei farmaci, nelle prossime settimane realizzerà una campagna di informazione su questa importante tematica. 

Non è infatti accettabile – conclude la Federazione – che un paziente animale muoia o soffra perché gli antibiotici non potranno essere usati; non è accettabile che si metta a rischio la sicurezza alimentare per una decisione che ha molto di politico e nulla di scientifico.

Si sappia che in medicina veterinaria è vietato l’impiego agli antibiotici a scopo preventivo, che la prescrizione è definita in base al peso del paziente. La tracciabilità di tutti gli antibiotici è garantita dalla produzione alla somministrazione attraverso il sistema della ricetta elettronica”.

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