Anche quest’anno Diana Lanciotti, fondatrice del Fondo Amici di Paco, ha scritto all’ambasciatore cinese per avere notizie sul Festival della carne di cane che ogni anno si svolge a Yulin in giugno, auspicando che da quest’anno venga finalmente abolito.
Dal 2009, dal 21 al 30 giugno, a Yulin, nel distretto sudorientale cinese di Guangxi Zhuang, si svolge il Festival della carne di cane. Ogni anno oltre 10.000 cani (ma si parla anche del doppio) vengono ammassati in gabbia per le strade della città cinese, per essere scelti dai “clienti”, uccisi con metodi brutali e cucinati.
Fino allo scorso anno si trattava spesso di cani rubati alle famiglie o raccolti per strada, mentre solo una parte veniva allevata allo scopo. Si è calcolato che in seguito al consumo di carne infetta muoiano almeno 3.000 persone.
Così come da anni si impegna contro la strage pasquale di agnelli e capretti e contro il consumo di carne in genere, Diana Lanciotti, fondatrice del Fondo Amici di Paco, una delle più attive associazioni italiane per la tutela degli animali, è ancora una volta in prima linea per dire no al massacro di cani in Cina.
La campagna contro il Festival della carne di cane di Yulin
Diana Lanciotti ha ideato una campagna contro il massacro dei cani in Cina che gli anni scorsi ha riscosso grandi consensi: “ANCH’IO ME LO MANGIO… DI BACI!” con la quale pone in risalto la differenza tra chi i cani li ama e rispetta e chi li considera raffinate pietanze.
Un messaggio chiaro che, non ricorrendo a immagini shock, cerca di “persuadere con dolcezza.
La campagna è ideata dalla stessa Lanciotti; realizzata gratuitamente dalla Errico & Lanciotti, l’agenzia di marketing, comunicazione, editoria di cui Diana è direttore creativo e contitolare, insieme al marito Gianni Errico.
«Anche un solo cane ucciso per essere mangiato è una crudeltà inaccettabile» dichiara la Lanciotti. «Lo sappiamo bene noi che i nostri cani li amiamo e, tutt’al più… li divoriamo di baci. Il festival di Yulin deve essere soppresso. Del resto la maggioranza dei Cinesi lo disapprova: oltre il 70% dei cinesi dichiara di non aver mai mangiato carne di cane; il 64% è favorevole alla chiusura del Festival di Yulin; il 62% pensa che l’evento danneggi l’immagine della città e della Cina in genere. Visto che l’immagine della Cina a causa del coronavirus è ulteriormente pregiudicata, questo è l’anno giusto per dire BASTA.»
Purtroppo in Cina la strada verso la tutela dei diritti degli animali è ancora lunga; diversi animali selvatici sono stati infatti inclusi nella lista del “bestiame”, cioè allevabile e commestibile.
«La lista ora comprende cervi, renne, alpaca, faraone, fagiani, pernici, germani reali, struzzi, procioni, volpi argentate, visoni, considerati “bestiame”, di cui cibarsi. Ma non vedo perché questi animali debbano godere di meno diritti di quelli domestici.»
Per informazioni e donazioni: Fondo Amici di Paco – 030 9900732 – paco@amicidipaco.it – www.amicidipaco.it.
Per devolvere il 5×1000 al Fondo Amici di Paco per aiutare tanti animali in difficoltà il codice fiscale da indicare è: 01941540989