CVBD World Forum per discutere insieme sui cambiamenti delle malattie trasmesse da vettori

World Forum ha dato il benvenuto a parassitologi, medici veterinari ed esperti di epidemiologia di tutto il mondo per discutere sui cambiamenti della distribuzione dei parassiti e dei vettori in un mondo in continua evoluzione. 

Parassitologi, medici veterinari ed esperti di epidemiologia si sono riuniti per il 14esimo CVBD World Forum, tenutosi a Trieste, per discutere della minaccia, in continua evoluzione, delle malattie trasmesse da vettori a livello globale e di come i professionisti veterinari possono rispondere.In alcune aree, la diffusione delle malattie mediante vettori si sta diffondendo più rapidamente di quanto registrato in precedenza, con molteplici fattori che influenzano l’epidemiologia delle malattie trasmesse da vettori negli animali da compagnia in tutto il mondo. Questi fattori includono il cambiamento climatico e le condizioni meteorologiche, le abitudini della fauna selvatica e un aumento delle importazioni e spostamento degli animali domestici tra Paesi.

Nick Ogden,

Senior Research Scientist at Public Health Agency of Canada, ha detto:” Le malattie trasmesse dai vettori sono riconosciute come particolarmente sensibili alle condizioni meteorologiche e climatiche, quindi si prevede che i cambiamenti climatici influenzeranno il luogo e il momento in cui si presenteranno i rischi di malattie trasmesse da vettori e il livello di rischio che rappresenteranno per la salute umana e animale”.

All’interno del tema generale del forum “I cambiamenti della distribuzione dei parassiti e dei vettori in un mondo in continua evoluzione”, la diffusione delle malattie trasmesse da vettori negli animali da compagnia nelle regioni non endemiche, le difficoltà nelle diagnosi e nella terapia e il preoccupante rischio zoonotico rappresentato da alcuni vettori e patogeni sono stati i punti chiave del dibattito.

Parlando al forum Barbara Kohn,

Professor at the Clinic for small animals at Freie Universität Berlin, ha evidenziato l’importazione degli animali domestici come una delle
principali preoccupazioni: “Stiamo assistendo a un numero sempre maggiore di casi di malattie in aree in cui non erano stati trovati in precedenza: i cani importati da aree endemiche destano particolare apprensione per la diffusione di una malattia“.

I partecipanti hanno anche esplorato le strategie per i veterinari al fine di aiutarli nella prevenzione della diffusione di malattie, tra cui la biosicurezza, l’educazione dei proprietari di animali domestici e l’importanza della prevenzione con prodotti antiparassitari con azione repellente che agiscono prima che i parassiti e insetti vettori possano pungere.

I professionisti veterinari devono essere consapevoli e preparati per l’arrivo di malattie non endemiche nel loro Paese, così come chiarire
l’importanza del loro ruolo nell’aiutare a prevenire la diffusione della
malattia e nel salvaguardare la salute dei loro pazienti.

Ian Wright,

ESCCAP, ha parlato del ruolo svolto dai veterinari nella prevenzione della diffusione delle malattie trasmesse da vettori: “I veterinari hanno un ruolo attivo nel prevenire la diffusione di malattie trasmesse da vettori nella loro zona, attraverso la diagnosi precoce attraverso uno screening di queste malattie e vigilare sui segni clinici rilevanti in animali domestici sottoposti a spostamenti. I veterinari devono inoltre identificare esattamente il parassita e consigliare i proprietari sui metodi di prevenzione, in base agli ultimi dati di distribuzione, e che incoraggino il controllo delle zecche sugli animali da parte dei proprietari”.

È fondamentale aumentare questa consapevolezza in quanto la vigilanza, i test e le misure di protezione celeri sono fondamentali per contribuire a prevenire la diffusione. Altrettanto importante, i veterinari devono essere a conoscenza dei nuovi parassiti/vettori nel loro Paese ed essere pronti a rispondere ai possibili parassiti esotici. Direi che è la sfida decisiva della nostra generazione nel mondo della veterinaria!”

Gaetano Oliva

University of Naples Federico II, sta studiando la diffusione della leishmaniosi canina (CanL) nel Nord Italia in aree considerate indenni dalla malattia. “I veterinari dovrebbero sapere che l’importazione di cani infetti da aree tradizionalmente endemiche, insieme ai cambiamenti climatici che consentono la presenza di vettori, potrebbe favorire la diffusione del CanL nelle aree indenni. La prevenzione contro i pappataci, sia nei cani infetti che in quelli sani, è la chiave per limitare questa diffusione.”

Poiché le malattie trasmesse da vettori diventano più diffuse e frequenti, dovuto ai cambiamenti climatici e all’aumento della mobilità di persone e animali domestici in tutto il mondo, è più importante che mai scambiare conoscenze e aumentare la consapevolezza veterinaria riguardo a
specifici rischi.

Bayer Animal Health si impegna a sostenere lo sviluppo della conoscenza scientifica di CVBD attraverso la collaborazione con organizzazioni globali, leader del settore e veterinari.

I veterinari possono accedere alle più recenti conoscenze e informazioni sui vettori e le malattie più diffusi visitando www.CVBD.org

© Riproduzione riservata