Insegna al tuo cane a partecipare alle proprie cure con il CO.DOG, l’addestramento collaborativo.
Si chiama CO.DOG ed ha sede a Terracina in provincia di Latina la prima Scuola di Addestramento Collaborativo in Italia.
Nei Corsi di CO.DOG cani e proprietari imparano ad affrontare le esperienze di cura e toeletta senza stress e paura, ma collaborando insieme serenamente.
Ci si prepara per esempio: per fare un’ecografia o delle lastre; un prelievo o una puntura; il taglio delle unghie; per mettere un collirio o delle gocce nelle orecchie; per fare una visita oculistica o una seduta di toeletta; per l’assunzione di compresse; etc. Il tutto collaborando serenamente.
Il cane non viene mai trattenuto o costretto, non si spaventa ma impara a partecipare volontariamente e attivamente alle proprie cure.
Come nasce il CO.DOG
Tutto è nato qualche anno fa grazie al cane della fondatrice della Scuola, che è Istruttrice Cinofila. Dialì stava molto male, aveva un fortissimo dolore e questo lo ha portato a sviluppare un vero e proprio trauma legato all’esperienza della visita dal veterinario e alle manipolazioni. Da quel momento era letteralmente terrorizzato e aveva reazioni aggressive anche se Stefania, di cui si era sempre fidato, si avvicinava per fare un piccolo controllo.
“Non potevo pensare di non poter aiutare il mio cane a stare meglio, a vivere più serenamente tutte quelle manipolazioni che erano, e sono, necessarie proprio per il suo benessere. Così ho cercato una soluzione specifica per il nostro problema”.
E la soluzione l’ha trovata nel mondo dei santuari e degli zoo, dove si pratica un tipo particolare di training che consente di fare visite, esami e cure agli animali selvatici senza doverli sedare o immobilizzare.
Se si può insegnare ad una tigre ad offrire la zampa e a consentire di farsi fare un prelievo di sangue, ad un’otaria a tenere la bocca aperta per diversi minuti consentendo al veterinario di farle una gastroscopia da sveglia, ad un gorilla di offrire il petto per un ecocardiogramma, ad un serpente di entrare in un tubo per farsi una lastra, beh allora perché non addestrare i cani in modo che tutto possa essere fatto in modo rispettoso, senza stress e paura, senza costrizioni?
Così Stefania ha preso spunto dal training sui selvatici e poi su cani, gatti, animali da cortile e da fattoria che viene fatto nel resto del mondo e ne ha tirato fuori un metodo tutto suo, fondando la prima Scuola in Italia specificamente dedicata a questo tipo di lavoro. Non solo insegna ai proprietari ma forma altri istruttori e veterinari in tutta Italia.
Cosa si intende per addestramento collaborativo?
Devo fare un controllo nella bocca del mio cane? Gli insegno ad aprirla volontariamente e a tenerla aperta, senza farlo io forzandolo con le mani.
Devo mettergli delle gocce nelle orecchie? Insegno al mio cane ad offrirmi l’orecchio e a tenere la testa ferma. In questo modo è possibile pulire e fare la medicazione senza doverlo mai forzare, bloccare, intimidire in alcun modo.
Posso insegnare al mio cane a vestire volontariamente la museruola o un collare elisabettiano, a limarsi da solo le unghie su una particolare lima o a consentire a me di accorciargliele, a stare fermo in posizione in caso debba lavargli i denti o fargli una iniezione, etc.
Le situazioni che si possono allenare sono tantissime e l’addestramento è così specifico e progettato su misura che si può adattare a cani con differenti esigenze o storie: a cuccioli, a cani adulti che ancora non hanno problemi con queste manipolazioni oppure a cani già traumatizzati, cani con reazioni aggressive o che sono poco tolleranti, cani anziani che cominciano, vista l’età, a dover fare spesso medicazioni o visite o assumere farmaci in modo che possano vivere il più serenamente possibile tutti questi momenti.
Per maggiori informazioni: www.addestramentocollaborativo.it