Caldo eccessivo: cavalli a rischio

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Reiterati incidenti, malori, caldo eccessivo stanno minando la salute di molti cavalli, portandoli sempre più spesso al centro dell’attenzione.

Tutto ciò, secondo Horse Angels, evidenzia una carenza normativa che non può più essere accettata proprio per il benessere degli animali stessi.

«Le chiacchiere stanno a zero». È con questo esordio secco che Roberta Ravello con Horse Angels lancia un sasso nello stagno. «Tra polemiche, eccessi e tante parole, dall’inizio dell’estate, in Italia si sono verificati troppi casi di cavalli che non ce l’hanno fatta a superare una stagione troppo calda. Non si tratta della logora querelle tra Guelfi e Ghibellini. Qui si tratta di mettere un punto fermo. Che con competenza e cognizione delle problematiche dei diversi attori trovi una linea nazionale comune che unisca tutti sull’unico fronte condivisibile che è quello del rispetto per gli animali come esseri senzienti».

Purtroppo, il filo nero dell’estate italiana si snoda dalla Sardegna alla Sicilia. Passando per Pisa, Lucca, Matera, Roma. E poi ancora i guai in ippodromo a Cesena. Troppe ombre che di sicuro non fanno bene al comparto equestre. Che sono sotto gli occhi mediatizzati sempre più attenti. E che oltre tutto alimentano una guerra di fazioni che sui social trova un humus ideale che di solito porta a uno scontro. Quasi mai a soluzioni.

Regole per la salute dei cavalli anche durante il caldo eccessivo estivo

«Horse Angels chiede già da tempo una normativa nazionale che regoli l’impiego di tutti i cavalli. Concertata con gli addetti ai lavori e coerente con i regolamenti già in essere presso federazioni e enti che attengono al mondo dei cavalli. E chiede anche controlli, seri e credibili, sull’applicazione delle norme concordate».

Già, perché laddove i regolamenti esistono, raramente vengono osservati e altrettanto raramente c’è un reale controllo. Come è stato per esempio per la città di Palermo. Dove per l’attività degli gnuri, esisteva di fatto un regolamento con tanto di punti sosta e abbeverata all’ombre, ma rarissimamente ci sono stati controlli. Anche perché altrettanto
rarissimamente questi punti sono stati presenti altrove se non sull’ordinanza comunale.


La posizione di Horse Angels è concettualmente differente da quella proposta dall’On. Prestipino e all’Ordine del Giorno della Camera proprio in questi giorni (AC3702-A) che invece parla di abolizione totale.

«Darsi delle serie regole e rispettarle, oltre che una forma di tutela necessaria per i cavalli, è anche l’unico modo perché antichi mestieri possano continuare a esistere», incalza la Ravello.
«Nessuno vuole la morte dei vetturini, degli gnuri o dei fiaccherai. E lo stesso vale per le Ardie, le manifestazioni storiche o i concorsi. Né la loro né quella dei loro cavalli. Però servono delle regole. Delle leggi uguali per tutti che ci portino, con tutta la nostra tradizione nel 2022».

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