Dall’esperto di Ca’ Zampa i consigli se il tuo amico a quattro zampe soffre di allergie stagionali
Dott. Massimo Beccati, Direttore Sanitario della clinica Ca’ Zampa di Brugherio
La parola d’ordine è stare in allerta
Il prurito, soprattutto nel cane, è tra i primi sintomi. Subito dopo è
bene procedere al consulto medico specialistico Con l’arrivo della bella stagione è frequente tuttavia, l’aggravarsi di allergie ambientali (piante, erba, polvere, acari della polvere) e allergie da insetti (pulci, api, moscerini).
A soffrirne non sono solo gli uomini, ma anche gli amici a quattro zampe. Un fenomeno questo che, secondo diversi esperti e studi, è dettato da un generale cambio delle abitudini sociali che vedono il pet sempre più stretto compagno di vita dell’uomo.
Come fare a riconoscere i sintomi e, soprattutto, come comportarsi per alleviare il fastidio al proprio animale?
Secondo gli esperti di Ca’ Zampa, il primo gruppo di cliniche veterinarie che offre servizi veterinari, e in una struttura adiacente tutti i servizi complementari per il benessere a 360 gradi degli animali da compagnia, quello che conta è la tempestività. Di corsa dal veterinario ai primi arrossamenti iniziando con bagni e farmaci antiprurito, prima di intraprendere una terapia definitiva.
“Le allergie nel cane e nel gatto – spiega Massimo Beccati, Direttore
Sanitario della clinica Ca’ Zampa di Brugherio e Specialista in malattie dei pet ad indirizzo dermatologico – sono facili da riconoscere, si manifestano con sintomi abbastanza generici, ma caratteristici: uno tra questi è il prurito e l’eritema. La pelle, infiammandosi, tende a diventare rossa, causando quello che viene definito ‘eritema’.
Questo fastidio in genere è solo l’inizio di un ciclo vizioso che vede il pet ‘in preda’ ad attacchi di leccamento, grattamento e strofinamento. Molto spesso si osserva anche lo scuotimento della testa: è un chiaro sintomo di otite, molto spesso di origine allergica”.
Regola numero uno: portare il pet dal veterinario per una visita accurata: “È bene affidarsi a lui – continua Beccati – non solo per ricercare quali siano le sostanze (i cosiddetti allergeni) che innescano l’allergia nel cane e nel gatto, ma anche per quanto riguarda la gestione dei sintomi e delle lesioni”.
Il passo successivo?
Curare i sintomi e da qui alleviare il problema: “in genere – afferma Beccati –si presentano eritema (cute rossa ) e prurito. Il prurito a sua volta genera lesioni da grattamento. Per alleviare il fastidio, consiglio dei bagni lenitivi e l’assunzione di farmaci antipruriginosi specialistici per pet. Una volta saputo a quali allergeni è allergico attraverso i test ematici o intradermici si può intraprendere una terapia di desensibilizzazione sia oralmente che iniettiva”.