Per la Festa di San Vincenzo Martire il primo premio è un cavallo. Secondo premio un monopattino.
Prima ancora della Legge, lo vieterebbe il buon senso. Come non ci stancheremo mai di ripetere, gli animali non sono oggetti. Vanno rispettati. E va riconosciuto loro un vero benessere psicofisico. Se ciò non bastasse, secondo la Normativa Europea a cui anche l’Italia ha aderito, sono considerati esseri senzienti. Ovvero capaci di sentimenti e quindi posti sotto tutela in materia di benessere.
Recita l’Art. 13: Nel formulare e attuare le politiche dell’Unione in materia di agricoltura, pesca, trasporti, mercato interno, la ricerca e lo sviluppo tecnologico e le politiche spaziali dell’Unione, l’Unione e gli Stati membri in quanto esseri senzienti, tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali.
Questa è la prima ragione per la quale la notizia che arriva da Acate, recentemente balzata ai clamori della cronaca per l’orrido omicidio di una pony, di una ‘riffa’ con in premio un cavallo, ha letteralmente fatto saltare sulle sedie.
Chi come Horse Angels si occupa di benessere animale purtroppo difficilmente è portato a vedere il bicchiere ‘mezzo pieno’. Mettere un cavallo in premio – stiamo parlando da un punto di vista etico – significa spalancargli le porte del macello. Affinché la vincita possa essere convertita in moneta sonante. Capita spesso no? «Ho vinto un fornetto. Lo vendo per realizzare qualcosa…». In questo caso però non stiamo parlando di un oggetto. Bensì di un essere vivente. E per di più ‘protetto’ dalla legge.
Gli animali non possono essere un premio
La Sentenza del Consiglio di Stato n. 6317-’04, vieta di utilizzare qualsiasi animale vivo come PREMIO-VINCITA-OMAGGIO.
E non si capisce perché così poche Regioni abbiano adeguato la propria normativa regionale in tale senso, attraverso la Legge Regionale di tutela degli animali da abbandono e maltrattamento.
La Legge Regionale deve creare un chiaro divieto di offrire in omaggio animali come vincita di gioco, o a qualsiasi altro titolo, nell’ambito di attività commerciali, giochi e spettacoli, come già avviene in Regioni evidentemente a normativa più avanzata per la tutela animale, qui citiamo Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Toscana.
La Sicilia è una tra le regioni in cui si regalano più equidi nelle lotterie di paese, e dove ogni anno, a ogni lotteria, sorge il problema del destino finale dell’animale vivo regalato a chiunque lo estragga in sorte come premio, anche non proprietario regolamentare di codice di stalla per equidi, o persona in grado di poter mantenere l’equide in struttura conto terzi (maneggio).
Nel caso di Acate, con estrazione il prossimo weekend, Horse Angels chiede alla Regione Sicilia di adeguare la propria normativa al resto delle Regioni più progressiste di Italia, e vietare definitivamente che esseri senzienti possano essere regalati come premi di lotterie.
Inoltre, Horse Angels chiede al sindaco di Acate, di intervenire urgentemente affinché il cavallo venga registrato ‘non dpa’ e si facciano controlli sul fatto che il luogo in cui andrà a vivere disponga di un codice di stalla regolare.