Come accogliere un cucciolo in casa

Cambiare casa è probabilmente la cosa più spaventosa che un cucciolo possa aver provato fin dalla nascita

Dott.ssa TIZIANA DARE www.obbiettivocane.com Educatore e RI-educatore Cinofilo Comportamentale Specialista nel comportemento del gatto Socio Libertas Cinofilia

Arriva a casa un cucciolo!

All’improvviso, alla tenera età di due mesi (per legge un cucciolo può essere staccato alla madre a 60 giorni), il piccolo si trova lontano da tutto ciò che è familiare, senza parlare la nostra “lingua” e senza conoscere le nuove “regole”. E mentre lui è spaesato e spaventato noi vorremmo inondarlo con il nostro amore e fargli capire che tutto va bene! Vediamo come accogliere un cucciolo appena portato a casa senza sopraffarlo e senza stressarsi troppo. 

Idealmente il cucciolo è stato scelto tempo addietro, prima cioè del giorno in cui si è andati a prenderlo, pertanto con il consenso dell’allevatore è utile lasciare una copertina (o un asciugamano in cotone) con i nostri odori in cucciolata. In questo modo il cucciolo ha modo di abituarsi ai nostri odori in un ambiente familiare, e, allo stesso tempo, la copertina si impregna degli odori della cucciolata. Quando il cucciolo viene a casa con noi, ci viene assieme alla copertina la quale garantisce un minimo di confort per il cucciolo in un ambiente totalmente nuovo.

Ecco come rendere l’ambiente sereno per accogliere un cucciolo

Per rendere il nuovo ambiente più sereno per il nuovo “arrivo”, si trovano in commercio dei diffusori ai feromoni che allietano l’ambiente rendendo così meno traumatico il trasloco. Altri rimedi in commercio di facile recapito sono i Rescue Remedy dei Fiori di Bach, i quali influenzano le emozioni, sono del tutto privi di effetti collaterali e possono aiutare il cucciolo a rasserenarsi.

Quando il cagnolino riposa nella sua cuccia non va mai tormentato, spostato o infastidito.

Capire il comportamento dei cuccioli

Alcuni cagnolini cambiano ambiente senza alcun risentimento, altri, più sensibili, invece possono diventare molto stressati, perciò è bene avere qualche accorgimento a portata di mano o per l’evenienza. I cuccioli stressati spesso esprimono il loro disagio mugolando, chiedendo lamentosamente, diventano iperattivi oppure chiudendosi in se stessi, assumendo un atteggiamento quasi “catatonico” e facendo credere al proprietario di essere “angelici”; purtroppo in quest’ultimo caso la vera natura del cane verrà fuori solo dopo qualche giorno di ambientazione, con una sorta di effetto “Dottor Jekill e Mister Hyde”.

Iniziare la convivenza con il cucciolo in maniera serena

La prima notte assieme non deve essere un’angoscia o una pena, né per il cucciolo né per noi. Fino a qualche anno fa (purtroppo talvolta ancora oggi) vigeva la regola di lasciare il cucciolo solo a piangere nello scantinato per tutta la notte, con la sorpresa al mattino di trovare “bisognini” ovunque o addirittura di trovare al risveglio il cagnolino traumatizzato. Personalmente abbandonerei questo metodo antiquato e brutale di introduzione del cane, in quanto trovo crudele doverlo lasciare per ore al buio in un ambiente sconosciuto in preda alla paura, senza contare che si creerebbe un inutile stress che rischia di pregiudicare quella che invece potrebbe essere una buona relazione con il proprio beniamino a quattro zampe.

Arrivati a casa col nostro nuovo amico è bene avere già idea di dove trascorrerà il suo tempo e dove dormirà, oltre ad avere, tra le altre cose, dei giochi idonei per la crescita e lo sviluppo dei denti.

Regole per accogliere il cucciolo in casa

Le regole che verranno decise al nuovo arrivo del  cucciolo dovranno essere consistenti ed inflessibili ma nessuno vieta che inizialmente queste regole siano modellate per evitare problemi ben peggiori quali l’insorgenza di ansia da separazione. Potrebbe sembrare un controsenso, ma il modo migliore per abituare il cane a stare da solo e ad essere indipendente è quello di non farlo mai sentire “abbandonato a se stesso” nei primi mesi di vita. Pertanto, anche se vogliamo che il cane dorma in giardino in futuro, è preferibile tenerlo a fianco a noi per i primi giorni finché si abitua al nuovo ambiente.

Dormire insieme al cucciolo la prima notte

Quindi, che siamo noi a dormire sul divano o che sia lui a dormire in camera, questo non cambia, l’importante è che il proprietario sia nella stessa stanza del cane così da averlo vicino, ma in un ambiente circoscritto, senza lasciare che giri inosservato per una casa che non conosce e che prenda brutte abitudini. Per questo motivo si ricorre all’utilizzo di un trasportino, o gabbia, o kennel, o di alcuni cartoni o di un recinto da cuccioli, delle dimensioni adatte per permettere al cane di muoversi liberamente al suo interno.

La cuccia non si tocca!

Questo punto di riposo del cucciolo, che per comodità chiameremo “cuccia”, ossia il luogo in cui il cane riposerà sereno e protetto dall’ambiente che non conosce, sarà collocato nei nostri pressi e servirà solo a limitare lo spazio di azione del cucciolo. Importante è che all’interno della cuccia siano presenti la copertina che si era portata dall’allevatore, una ciotola con dell’acqua e qualche gioco, oltre ad un bel cuscino morbido. Non appena sentiamo che il cucciolo si divincola, sarà utile prenderlo e portarlo fuori per eventuali bisognini o per distrarlo e rasserenarlo, dopodiché verrà ricollocato all’interno della cuccia in modo che quando si sarà ambientato di nuovo riprenderà a dormire. Se invece il cucciolo tenterà l’invito al gioco è bene ignorare questo suo  atteggiamento ed aspettare che si riappisoli.

Per rendere la gabbietta più simile ad una tana è possibile coprirla con un telo, di modo da oscurare i lati e la parte superiore. Generalmente è bene collocarla in un angolo tranquillo della casa e non vicino a porte di ingresso o vicino ad elettrodomestici.

Abituare gradualmente il cucciolo alla nuova casa

Se abbiamo il sonno profondo è consigliato mettere una sveglia ogni tre ore per portare fuori il cane a fare i bisognini e abituarlo così a sporcare fuori dalla cuccia. Le prime notti saranno le più dure, ma in breve tempo riusciremo ad alzarci sempre di meno fino ad arrivare a non dover alzarci per niente. A questo punto il cucciolo sarà abbastanza abituato al nuovo ambiente e potremo quindi incominciare ad allontanarlo da noi o dalla camera. Sempre mediante l’uso di un “rifugio” (kennel, gabbia, trasportino) sposteremo pian piano la cuccia del cane ogni sera sempre più lontano fino ad arrivare al posto prescelto dove collocarlo. In questo modo non avremo creato dei traumi al cane e lo avremo gradualmente abituato a dormire da solo.

Il cucciolo sceglierà il suo posto preferito all’interno della casa

Il cucciolo avrà comunque bisogno di uno spazio sicuro dove stare non solo la notte ma anche di giorno. L’abitudine alla cuccia diventa pertanto fondamentale ed è molto più facile se fatta quando il cane è piccolo. La prima volta che chiuderemo la porta del trasportino/kennel/gabbia  il cane dovrà essere stanco (quindi dopo aver giocato e comunque dopo aver fatto qualche tipo di attività) e naturalmente noi staremo lì nei pressi per evitare che il cucciolo si senta segregato ed abbandonato. Se il piccolo non prende subito sonno possiamo provare ad intrattenerlo con qualche passatempo, pelli di bufalo o simili, e non appena si rasserena e sembra stanco proviamo a richiudere la porta che inzialmente rimarrà chiusa per brevi periodi.

Se sei vuole instaurare un’ottima relazione col nostro nuovo cane il suo arrivo in casa va pianificato per tempo, avendo l’accortezza di fargli trovare un ambiente adeguato e gradevole.

Associazioni negative

Gradualmente nei giorni successivi aumenteremo i minuti in cui la porta è chiusa e pian piano ci allonteneremo dalla cuccia, sempre facendo attenzione alla reazione del cane, onde evitare traumi. Inizialmente il cucciolo deve essere monitorato, la regola è mai lasciare un cucciolo solo chiuso nella sua cuccia per lunghe ore, o se ha fame, o se ha bisogno di evacuare o se sta piangendo, perché altrimenti creeremmo delle associazioni negative con la stessa, oltre che a stressare inutilmente l’animale.

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