Quando si pensa alle acque delle Everglades della Florida vengono in mente immagini di alligatori, dei cipressi che fuoriescono dalle paludi o lo spettacolo dello Shuttle che decolla da Cape Canaveral. Ma c’è anche un mondo subacqueo nascosto e tutto da scoprire
A cura del Dott. Alessio Arbuatti – Medico Veterinario
Piante tropicali
Tra le piante si opterà per quelle più comuni come Ludwigia repens, Myriophyllum sp, Vallisneria americana, Macaca fluviatilis, Echinodorus sp., e le galleggianti Pistia stratoides ed Eichornia crassipes.
Acquitrino
Le Everglades sono un immenso acquitrino localizzato nel sud della Florida ma correlato, geologicamente, climaticamente e dal punto di vista ambientale, alle zone centro americane tropicali (distanti comunque centinaia di chilometri).
L’ambiente acquatico è soggetto a notevoli cambiamenti dovuti all’alternarsi della stagione secca e di quella delle piogge.
Lumache… di tendenza
Alcune delle specie di più apprezzate in acquariofilia provengono dall’ “habitat Everglades”. Come Pomacea Bridgesii, nota come Ampullaria, una lumaca, non ermafrodita ma a sessi separati, che nella forma selvatica ha una colorazione scura, ma che le selezioni commerciali, oltre alla conosciutissima variante gialla, hanno selezionato anche nelle colorazioni blu e viola.
La lumaca Ampullaria si riproduce depositando grappoli di uova nella zona emersa, dai quali usciranno dei piccoli autosufficienti e già completamente sviluppati.
Piccole e grandi
La nostra “vasca Everglades” andrà innanzitutto piantumata. Per questo dovremo avvalerci di una serie completa di fertilizzanti liquidi delle migliori marche in commercio, di una corretta illuminazione (8-9 ore giornaliere con luci anche fitostimolanti) e di un impianto di diffusione di anidride carbonica anche con bombola usa e getta.
Si possono utilizzare vasche chiuse e aperte, magari dotate di lampade a vapori di mercurio, capaci di dare un effetto più naturale all’insieme. Le dimensioni dell’acquario variano in base alle specie ospitate.
Un colonia di Heterandria formosa, ottavo pesce d’acqua dolce più piccolo al mondo (adulti 2-3 cm), può vivere tranquillamente in una vasca di 35-40 litri ben piantumata, dove si adatta ad un’alimentazione onnivora e si riproduce regolarmente.
Killer extra large
Tra le specie di piccole dimensioni vanno sicuramente ricordate Fundulus gracilis, e Jordanella floride; piccolo Killifish lungo appena 6-7 cm, onnivoro e capace di mostrare, anche in acquario, interessanti cure parentali.
Ci sono poi le ben note Gambusia Hoolbroki, molto simili alla Gambusia affinis della quale ci siamo occupati lo scorso anno per la lotta biologica alle zanzare nei laghetti ornamentali esterni.
Va ricordato che il Genere Gambusia ha comportamenti cannibalistici nei confronti della propria prole e potrebbe predare le specie più piccole in vasca.
Tra i pesci di taglia maggiore, non può non essere ricordato uno dei principali predatori; ossia il Lepisostus sp. noto come pesce caimano, che richiede vasche monospecifiche e con un litraggio non inferiore ai 300 litri (certe specie possono raggiungere anche i 50 cm di lunghezza!).
Vi sono numerose specie di interesse acquariologico, ittico, e botanico che possono essere ospitate nei nostri acquari biotopi. Anche se non sempre sono facilmente acquistabili tramite le classiche vie commerciali.
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