Il cane anziano come comportarsi

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Cane anziano come comportarsi

Come comportarsi con il cane anziano? Prima di ogni cosa è consigliabile pianificare visite di controllo veterinarie almeno due volte l’anno.

A cura della Dott.ssa Fabrizia Canepa Medico Vetrinario Ca’ Zampa

Un cane può essere considerato anziano al raggiungimento del settimo anno di vita, con un intervallo che va fino ai 10 anni, a seconda della razza, taglia e stile di vita.

Ma come comportarsi per garantire salute e benessere generale al cane anziano che entra in questa delicata fase di vita? Quali sono i controlli veterinari consigliati, le visite da prevedere e i problemi di salute più frequenti che possono colpirli?

È consigliabile sottoporre il cane anziano a esami fisici regolari presso il nostro Medico Veterinario di fiducia. Questi controlli aiutano a individuare precocemente eventuali problemi di salute. Gli esami del sangue e delle urine possono fornire importanti informazioni sullo stato di salute del pet, consentendo di individuare eventuali problemi renali, epatici o diabetici.

Le PRINCIPIALI PATOLOGIE che colpiscono il cane anziano

Gli esami oculistici e dentali regolari possono aiutare a prevenire e trattare problemi come cataratte, glaucoma e malattie gengivali. È consigliabile anche tenere sotto controllo eventuali anomalie della cute.

Cane anziano in primo piano

Dal punto di vista ortopedico, invece, va verificato lo stato di accrescimento scheletrico e muscolare e possibili alterazioni articolari. Da controllare anche l’apparato riproduttivo utile a prevenire problemi all’apparato genitale.

Per il cane anziano, è consigliabile pianificare visite di controllo veterinarie almeno due volte l’anno. Queste visite permettono al Medico Veterinario di monitorare da vicino la salute dell’animale e di intervenire tempestivamente in caso di necessità.

Anche se il cane è anziano, è importante continuare a seguire il piano di vaccinazioni e trattamenti antiparassitari consigliati dal Veterinario per proteggerlo da malattie infettive e parassitarie.

I nostri vecchietti a quattrozampe sono spesso soggetti a problemi articolari come l’artrite, che può causare dolore e rigidità nei movimenti. È importante monitorarli attentamente per individuare segni di problemi articolari e adottare misure per alleviare il dolore, come integratori o farmaci anti-infiammatori.

Anche le malattie cardiache sono comuni nei cani anziani e possono causare sintomi come tosse, affaticamento e difficoltà respiratoria. Un’adeguata dieta, esercizio fisico moderato e controlli cardiologici regolari contribuiscono a ridurre il rischio dell’insorgere di problematiche.
Le patologie veterinarie che rischiano di colpire gli animali anziani sono diverse, tra le più frequenti ci sono quelle che interessano l’apparato digerente.

A colpire i nostri amici a quattro zampe con qualche annetto sulle spalle sono, per esempio, infiammazioni dello stomaco (gastriti), reazioni avverse al cibo, eccessiva proliferazione batterica, coliti e pancreatiti.

Malattie croniche nel cane anziano: come comportarsi

Un pet anziano può incorrere in disturbi articolari, malattie croniche come insufficienza renale, diabete e malattie cardiache, così come andare incontro a problemi dentali, dermatologici e disturbi gastrointestinali.

In questo caso sono indispensabili monitoraggi costanti e trattamenti mirati, per controllare i sintomi e prevenire il peggioramento delle condizioni. I cani anziani, proprio come gli esseri umani, possono anche soffrire di forme di declino cognitivo, manifestando confusione, ansia e cambiamenti comportamentali. L’intervento del Veterinario è essenziale per valutare eventuali terapie, anche attraverso controlli che consentano valutazioni precise che possano rallentare i processi e garantire una buona qualità di vita.

La speranza di vita di un cane dipende da diversi fattori, come la razza, la genetica e le condizioni di salute. In generale, gli esemplari di piccola taglia tendono a vivere più a lungo rispetto a quelli di taglia grande. Tuttavia, con le giuste cure e un monitoraggio regolare della salute, alcuni possono vivere a lungo, affrontando con successo le sfide legate all’invecchiamento.

Come comportarsi con il cane anziano

Uno dei segnali più evidenti di sofferenza è la difficoltà a deambulare.

I problemi motori, come la zoppia, la rigidità sono comuni in cani che soffrono di artrosi o di altre malattie degenerative delle articolazioni. Queste condizioni rendono doloroso o difficoltoso il movimento.

La diagnosi precoce di malattie muscolo-scheletriche è fondamentale per gestire il dolore e migliorare la mobilità. Se il pet ha difficoltà a camminare, è consigliabile rivolgersi al Veterinario per un esame completo e una possibile prescrizione di antidolorifici, integratori o trattamenti fisici come la fisioterapia.

I cani non sono in grado di esprimere verbalmente il loro dolore, quindi è fondamentale prestare attenzione ai segnali fisici e comportamentali che indicano sofferenza. Potrebbero cambiare comportamento, diventare più irritabili, ansiosi o ritirati, perdere l’appetito o avere difficoltà a mangiare, mostrare difficoltà a alzarsi o a muoversi. Anche la postura potrebbe subire cambiamenti: potremmo vedere Fido stare più spesso accucciato o sdraiato e potebbe emmetere suoni come lamenti o gemiti quando si muove o cambia posizione.

I sintomi della demenza senile nel cane

Anche i cani anziani possono soffrire di demenza senile, una condizione che colpisce il loro sistema nervoso e la loro capacità cognitiva.I sintomi di questa condizione possono essere sottili e progressivi, ma includono:

  • Disorientamento: il cane può sembrare smarrito, vagare senza meta per la casa o avere difficoltà a riconoscere i membri della famiglia.
  • Cambiamenti nel ciclo sonno-veglia: può svegliarsi frequentemente durante la notte, avere difficoltà a dormire o essere iperattivo di notte.
  • Perdita di abitudini: un pet che prima amava passeggiare o giocare potrebbe improvvisamente perdere interesse in queste attività.
  • Ansia e agitazione: il cane può diventare più ansioso, agitato o avere difficoltà a concentrarsi su attività che prima lo intrattenevano.
  • Incontinenza: i cani con demenza senile potrebbero fare pipì in casa o non riconoscere i segnali del bisogno. Se si sospetta che il cane possa soffrire di demenza senile, è fondamentale consultare un Veterinario.

Sebbene non esista una cura definitiva per questa condizione, il trattamento può aiutare a gestire i sintomi, migliorando la qualità della vita.

Qualche attenzione in più…

Integratori per la salute cerebrale e modifiche ambientali, come mantenere una routine stabile e sicura, possono rivelarsi utili. L’animale domestico in terza età merita le stesse attenzioni e cure che riserviamo a un membro della famiglia che sta affrontando l’invecchiamento.

Monitorare la sua salute, essere sensibili ai segnali di dolore o disagio e consultare regolarmente il Veterinario sono passi fondamentali per assicurargli una vita lunga, sana e senza sofferenze. La diagnosi precoce delle malattie croniche, come l’artrite, la disfunzione renale o la demenza senile, può fare una grande differenza nella qualità della vita dell’animale. Con il giusto supporto e la giusta attenzione, anche il cane anziano può godere di una vita serena e soddisfacente.

Cane anziano in primo piano

Demenza senile del cane

La demenza senile del cane, nota anche come disfunzione cognitiva canina (CCD – Canine Cognitive Dysfunction), è una condizione neurodegenerativa che colpisce molti cani anziani. I sintomi sono simili a quelli della demenza negli esseri umani e possono influenzare significativamente la qualità della vita dell’animale. I segni di demenza senile nei cani sono vari e spesso si manifestano gradualmente. Per poter verificarlo è necessario che il proprietario effettui il test Cades (Canine Dementia Scale).

Con questo test possiamo evidenziare l’eventuale comparsa di:

  • 1-Disorientamento e confusione: il cane può sembrare perso in casa o nel cortile, incapace di riconoscere la sua famiglia o la sua posizione.
  • 2-Disturbi del sonno: il pet potrebbe sviluppare un ritmo sonno-veglia alterato, con frequenti risvegli notturni o una sonnolenza eccessiva durante il giorno.
  • 3- Comportamenti ripetitivi: l’animale può iniziare a girarsi su se stesso, camminare in cerchio o compiere azioni ripetitive senza scopo.
  • 4- Problemi con l’interazione sociale: il cane potrebbe diventare più distante o meno interessato a interagire con il proprietario e con gli altri animali.
  • 5- Cambiamenti nell’appetito e nell’igiene: alcuni cani potrebbero mangiare meno o dimenticare dove fare i bisogni.

Questo fenomeno può essere interpretato come una manifestazione di disorientamento, stress o ansia, tipico di un cane che perde la capacità di orientarsi nel suo ambiente. Sebbene i giri su se stessi possano essere legati a disturbi neurologici, possono anche essere una risposta alla frustrazione, alla noia o alla difficoltà di coordinamento motorio causata dalla malattia.

Se il cane manifesta sintomi di demenza senile, è fondamentale cercare l’assistenza di un Medico Veterinario per una diagnosi accurata e un piano terapeutico.

Come comportarsi per aiutare il cane anziano

  • 1- Stimolazione mentale: giochi interattivi, puzzle alimentari e esercizi di apprendimento possono stimolare il cervello e rallentare il progresso della malattia.
  • 2- Routine regolare: mantenere orari fissi per pasti, passeggiate e sonno aiuta a ridurre l’ansia e la confusione nei cani anziani.
  • 3- Ambiente tranquillo e sicuro: ridurre il rumore e le distrazioni nell’ambiente domestico aiuta a prevenire il sovraccarico sensoriale e a mantenere il cane più calmo.
  • 4- Supporto fisico: se il cane ha difficoltà motorie, l’uso di rampe può migliorare la qualità della vita.

Cura

Attualmente non esiste una cura definitiva per la demenza senile del cane, ma ci sono diverse opzioni terapeutiche che possono rallentare la progressione della malattia e migliorare la sua qualità della vita.

  • 1- Farmaci: il Veterinario potrebbe prescrivere farmaci specifici come gli inibitori delle colinesterasi, che migliorano la trasmissione dei segnali nervosi nel cervello. Altri farmaci, come gli antiossidanti, possono aiutare a proteggere il cervello dai danni dei radicali liberi.
  • 2- Dieta speciale: alcuni alimenti sono formulati per cani anziani con problemi cognitivi e contengono nutrienti specifici (come gli acidi grassi omega-3, la vitamina E e gli antiossidanti) che supportano la salute cerebrale.
  • 3- Supplementi: esistono degli integratori studiati per portare effetti positivi sulla funzione cognitiva.
  • 4- Terapie comportamentali: la terapia comportamentale può aiutare il cane a gestire l’ansia e la frustrazione, favorendo l’interazione sociale e riducendo comportamenti ripetitivi.

In conclusione, prendersi cura di un cane anziano richiede impegno e attenzione costante. Con una corretta pianificazione delle visite veterinarie, controlli regolari e una dieta e uno stile di vita appropriati, è possibile garantire al fedele amico a quattro zampe una vita lunga e felice, nonostante l’avanzare dell’età.

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