E’ scomparsa una femmina di capodoglio intrappolata in alcune reti alle Eolie. Oipa L’ancia un appello. “Se l’avvistate, chiamate subito la Guardia Costiera locale; chiunque veda reti abbandonate le segnali al numero blu 1530”.
Non si trova più la femmina di capodoglio rimasta impigliata nelle reti abbandonate a largo di Salina. Ne dà notizia Carmelo Isgrò. Il biologo marino che ha lavorato fino a ieri per la sua liberazione; insieme a lei una squadra formata dalla Guardia Costiera e dai sommozzatori della Capitaneria di Porto di Napoli.
«In meno di un mese due capodogli sono rimasti intrappolati in reti abbandonate nell’arcipelago delle Eolie. Il primo è stato liberato e ora Furia, una femmina di capodoglio è scomparsa con la coda ancora imprigionata nella rete da pesca illegale usata per catturare tonni e pescispada. E’ ora che il Governo e il Parlamento ripensino la politica della pesca regolamentando seriamente queste trappole. Le ‘reti fantasma’ e altre attrezzature, come i palangari, sono spesso i killer invisibili di tartarughe, grandi pesci e cetacei», commenta il presidente dell’Oipa Italia, Massimo Comparotto».
L’Oipa lancia un doppio appello: chiunque avvisti il capodoglio chiami immediatamente la Guardia Costiera di Lipari al numero 090 988 0819. Inoltre, chiunque veda reti o altre attrezzature da pesca abbandonate al largo delle coste italiane chiami il numero blu 1530 della Guarda Costiera, gratuito attivo 24 ore su 24 per tutto l’anno.