M49 NON HA COLPE: Conduce una vita da orso e non è responsabile della malvagità dell’essere umano che attende predazioni e danni senza adottare le necessarie misure di prevenzione per poi perseguitarlo a scopo propagandistico.
L’orso M49 è uscito dal letargo e con lui si sono risvegliati istantaneamente gli allarmi sulla sua pericolosità. L’orso ha razziato un’arnia e forse tentato di predare un animale abbandonato: normalissimo comportamento di ogni orso che all’uscita dal letargo ha necessità di ricostituire l’equilibrio energetico compromesso dal lungo digiuno.
La presidenza della Provincia Autonoma di Trento ha prontamente fatto sapere che l’ordinanza di rimozione, incautamente emessa la scorsa estate, è sempre valida. Questo significa che a breve riprenderà la caccia all’unico orso presente nel Trentino orientale.
M49 è stato trasportato dalla forestale trentina in un’area dove non c’erano orsi con una operazione di cattura magistralmente inutile. Com’è noto il giovane orso dopo la fuga dalla prigione dove volevano rinchiuderlo a vita, è sfuggito, entrando e uscendo a suo piacere dalle trappole a tubo piazzate per lui, ad altri tentativi di cattura.
È possibile che ci saranno predazioni e danni, ma non è detto: M49 ha dimostrato di essere schivo ed elusivo e fugge alla vista dell’uomo. La responsabilità, in ogni caso, sarà dell’amministrazione provinciale che ci ha tenuto a dimostrare la cattiva gestione di questo splendido animale.
M49 non ha colpe: conduce una vita da orso e non è responsabile della malvagità dell’essere umano che attende predazioni e danni senza adottare le necessarie misure di prevenzione per poi perseguitarlo a scopo propagandistico.
Il 6 marzo avrà inizio il processo contro Ugo Rossi, l’ex presidente della PAT che fece uccidere la mamma orsa KJ2. Le scriventi associazioni, colgono l’occasione per sconsigliare anche l’attuale presidente PAT dall’adottare azioni ostili a M49 e gli altri orsi presenti in Trentino.