Medici Veterinari coperti dal vaccino anti-influenzale- Il Presidente Marco Melosi: “Mascherina e protezioni individuali sono la nostra normalità”
Nella seconda ondata, le novità delle protezioni anti-contagio dei Medici Veterinari sono due: la vaccinazione anti-influenzale e le cure su appuntamento.
Restano invariate tutte le altre misure anti-pandemia già collaudate durante il lockdown nelle 8.000 strutture veterinarie italiane e mai dismesse con la riapertura del Paese.
“Mascherina e protezioni individuali erano la nostra normalità già prima della pandemia– fa notare Marco Melosi, il Presidente dell’ANMVI. “Anche la sanificazione e l’igienizzazione sono buone prassi di ogni professione sanitaria. Ma con la stagione invernale – spiega– avremo una protezione in più: la vaccinazione anti-influenzale proattivamente offerta dal Ministero della Salute alla nostra Categoria. Non è una novità nemmeno questa- aggiunge Melosi– ma quest’anno molti più Medici Veterinari saranno coperti contro l’influenza stagionale. ANMVI sottoscrive la raccomandazione del Ministro Roberto Speranza, a vantaggio della collettività e del Servizio Sanitario Nazionale”.
Nei fatti, la pandemia ha modificato soprattutto i comportamenti dei proprietari di animali, sia da compagnia che degli allevamenti, chiamati ad assumere a loro volta accorgimenti di biosicurezza e comportamenti prudenziali.
Una indagine condotta dall’ANMVI nel mese di settembre 2020 ha evidenziato che l’abitudine di recarsi dal Medico Veterinario su appuntamento è rimasta anche dopo il lockdown: lo dichiara l’86,5% dei rispondenti su un campione di 800 Medici Veterinari.
Una flessione invece si è registrata nel ricorso al teleconsulto veterinario: solo il 14% dei Medici Veterinari dichiara di avere mantenuto la modalità a distanza con il paziente animale: infatti, una volta ripristinata la mobilità, i proprietari – in particolare di cani (39%) e gatti (38%)- sono tornati a far visitare il loro animale in presenza.