Pappagalli dal pediatra

E’ sempre consigliabile acquistare un pappagallo già completamente svezzato, specie se non si ha esperienza sufficiente per poterlo allevare senza rischio alcuno

Dott. GINO CONZO – Medico Veterinario Specialista in Patologia Aviare

Pappagalli svezzati

Nel caso in cui sia necessario svezzare un pappagallo è fondamentale rispettare scrupolosamente tutte le norme igieniche nella preparazione e somministrazione dell’alimento. Il piccolo inoltre va collocato nell’incubatrice in modo da potergli assicurare condizioni di temperatura e umidità ambientale idonee e costanti.

Nel caso in cui il giovane pappagallo mostri segni di malessere è essenziale condurre il piccolo al più presto da un veterinario specialista che abbia nozioni delle principali patologie dei nidiacei: in pratica un vero e proprio “pediatra” dei pappagalli.

Una minaccia per tutti i piccoli: le malattie infettive

Nei nidiacei il sistema immunitario non è ancora sviluppato completamente, condizione che rende i piccoli pappagalli particolarmente vulnerabili alle malattie infettive.

Perché tali infezioni possano essere trattati con successo è fondamentale che si giunga ad una diagnosi corretta, in modo che sia possibile impiegare il farmaco più appropriato. Il rispetto delle norme igieniche nella nursery e del piccolo sono fattori che giocano un ruolo primario nella prevenzione della maggior parte delle malattie infettive.

Un malanno frequente: la deviazione laterale della zampaLa zampina del pappagallo appare discostata dal corpo e deviata lateralmente. In genere tale anomalia interessa l’intero arto – che in quel caso è deviato all’altezza dell’anca – ma può riguardare anche l’estremità della zampetta.

La patologia può interessare un solo arto o entrambi. Si ritiene che in alcuni casi vi sia una predisposizione genetica a tale malformazione, sebbene le deficienze alimentari e le posture anomale delle zampe nel nido o nel contenitore dell’incubatrice siano considerate le cause più frequenti.

Possiamo risolvere questa patologia riposizionando l’arto con una fasciatura che mantenga le zampine secondo il loro corretto orientamento. Il pullus va, quindi, immesso in un piccolo contenitore concavo (rivestito di carta assorbente o tessuto in modo che il fondo non sia scivoloso) che non permetta alle zampine movimenti di lateralità.

E’ importante, infatti,che queste siano sempre posizionate al di sotto del corpo del volatile. La precocità di intervento è fondamentale per un buon esito del trattamento.

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