Semi, erbe aromatiche nella dieta dei fringillidi

I Fringillidi, coi loro becchi corti e massicci, sono granivori, quindi per la loro dieta si nutrono principalmente di semi, ma possono cibarsi anche di insetti, frutta, bacche ed infiorescenze di erbe aromatiche e prative.

A cura di Pasquale Quitadamo (Cargill®  Srl)

I Fringillidi sono una famiglia di volatili di taglia medio-piccola con becchi corti e massicci.

Sono granivori, quindi si nutrono principalmente di semi, ma possono cibarsi anche di insetti, frutta, bacche ed infiorescenze di erbe aromatiche e prative. I Fringillidi hanno una distribuzione quasi cosmopolita, non sono presenti solamente in Australia.

Hanno ottime doti canore e molti di essi sono divenuti comuni uccelli da gabbia e da voliera. Il più famoso Fringillide è sicuramente il canarino domestico (Serinus canaria domestica). Tra le specie più comunemente allevate in Europa troviamo il cardellino, il fringuello, il verdone, il ciuffolotto, l’organetto, il lucherino e il crociere.

A ognuno il suo

La base alimentare dei Fringillidi è costituita da miscele di semi appositamente formulate e integrate con pastoncini, prede vive (tarme della farina, afidi), erbe prative e selvatiche, oltre a opportuni complessi vitaminici e minerali in periodi specifici (riproduzione, svezzamento e muta, per esempio).

Il miscuglio di semi è caratteristico a seconda della specie, del periodo fisiologico, condizioni climatiche (temperatura), alloggiamento (gabbia o voliera interna/esterna). Si tratta di misti con semi di graminacee (scagliola, miglio, avena) accompagnati in misura variabile da semi oleosi quali niger, canapa, girasole, perilla bianca, sesamo, lino, Camelina sativa, papavero blu.

Fringillidi in primo piano

Semi prativi

Particolarmente importanti per la dieta deii Fringillidi sono semi prativi quali lattuga (bianca e nera), cicoria o indivia, erba mazzolina, pomodoro, basilico. I semi di lino e perilla bianca sono importanti fonti di acidi grassi Omega 3, la Camelina sativa di Omega 3 ed Omega 6; il seme di girasole (nero piccolo il più adatto ai Fringillidi) è fonte di vitamina E e Fosforo; i semi di papavero (Papaver rhoeas), fonte di Calcio e Fosforo, hanno proprietà tranquillanti, rilassanti ed emollienti.

I semi di cicoria e di lattuga, molto graditi ai cardellini e lucherini, stimolano l’appetito, la digestione e sono dotati di effetto depurativo e rinfrescante. Potere depurativo anche per i semi di erba mazzolina (Dactylis glomerata).

Toccasana

Fondamentali per una buona riuscita in allevamento la fornitura di erbe prative a crescita spontanea normalmente utilizzate in natura dagli uccelli selvatici.

Tra le erbe più gradite citiamo centocchio, stellaria, dente di leone, crescione, cardo, borsa di pastore e tarassaco. Di queste piante vengono fornite le infiorescenze con i capolini contenenti i semi allo stato lattiginoso. Questa alimentazione in armonia con le scelte naturali determina un ottimo stato di salute, un potente impulso alla riproduzione, una più rapida crescita dei piccoli ed una migliore muta del piumaggio.

I capolini del tarassaco, della cicerbita, della lattuga selvatica ed altre piante simili, colti a tempo debito, si possono mettere in frigorifero ben racchiusi in un sacchetto di plastica, meglio sotto vuoto. È consigliabile gestire la fornitura di erbe prative con continuità e non occasionalmente per evitare disturbi digerenti.

Semi della salute

Un’altra miscela di semi adatta a tutti i Fringillidi, definita semi della salute o condizionatori, fornita in apposita mangiatoia due o tre volte la settimana, svolge un’importante azione benefica per l’attività digestiva e rappresenta un bioregolatore intestinale naturale per tutti gli uccelli indigeni. La ricetta in questo caso prevede semi ornitologici, prativi e selvatici quali cicoria, gramigna, finocchio, ravanello, cavolo, lattuga, spinacio.

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