Le piante velenose per cani e gatti

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In natura esistono molteplici piante velenose per i nostri amici cani e gatti, che possono causare problemi di varia entità. I pet amano esplorare posti nuovi, annusando tutto quello che trovano attorno. Questo atteggiamento sembra buffo e il più delle volte innocuo, ma dobbiamo comunque prestare attenzione.

A cura di A cura di FEDERICA CATALANO

Solitamente i danni provocati da piante tossiche per animali domestici non sono permanenti e quindi facilmente risolvibili. D’altronde esistono altre specie di piante pericolose per cani e gatti che, se non curate in tempo, potrebbero essere addirittura letali. Ne consegue che dobbiamo prestare estrema attenzione, imparando a riconoscere quali sono le piante tossiche; via libera invece se vogliamo decorare il nostro giardino con orchidee, palme, gerbere o erbe aromatiche come menta e prezzemolo che non costituiscono alcun pericolo.

Elenco piante velenose per cani e gatti

Piante velenose per i cani

La dieta del cane è normalmente ricca di fibre, motivo per cui non ha bisogno di mangiare piante per soddisfare questo bisogno. Nonostante ciò, la loro innata curiosità li spinge ad annusare e assaporare vegetali e arbusti, specialmente quando sono cuccioli.
In natura esistono più di 50 specie di piante tossiche per cani, ma quelle che possiamo incontrare più spesso sono:

Tasso

Conosciuto anche come “pianta della morte” è facilmente intuibile la sua pericolosità per i nostri amici animali. Conifera spesso utilizzata come siepe è ornata da bacche rosse i cui semi sono estremamente velenosi così come i suoi rami, la sua corteccia e gli aghi.
La tassina, principio attivo contenuto in questa pianta, è responsabile di leggere nausee e disturbi gastro-intestinali, ma anche di complicazioni più gravi come difficoltà respiratorie, convulsioni e paralisi.

Tasso

Agrifoglio

Le bacche di questa pianta natalizia sono nocive per i cani, specialmente per i cuccioli in fase di dentizione, in quanto provoca problemi a livello gastro-intestinale.

Agrifoglio

Rododendro

Le foglie di questa pianta sempreverde sono estremamente tossiche con conseguenze letali; infatti, se il cane ne ingerisce una cospicua quantità può manifestare convulsioni o aritmie cardiache e in casi estremi può addirittura morire.

Rododendro

Elleboro

Le conseguenze più gravi successive all’ingestione di questa pianta sono ipersalivazione, coliche, diarrea ma anche problemi cardiaci e paralisi.

Elleboro

Edera

Questa comune pianta rampicante è causa di problemi gastro-enterici, difficoltà respiratorie e depressione se ingerita in grandi quantità dal cane.
I sintomi più riconoscibili di un’intossicazione da edera sono nausea e tremori.
Le conseguenze più comuni dell’intossicazione da piante sono nausea, inappetenza e salivazione eccessiva, motivo di gravi danni intestinali o a livello del sistema nervoso.

Edera

Spesso adottare misure di precauzione, come ad esempio escludere certe piante dal nostro giardino non è sufficiente; basti pensare a quante specie vegetali può incontrare il nostro cane durante le sue passeggiate quotidiane fuori dalla nostra proprietà.

In caso in cui Fido mostri alcuni dei sintomi sopra indicati è d’obbligo recarsi tempestivamente presso il nostro Medico Veterinario di fiducia.
Ricordiamo che, nel caso in cui non si intervenga rapidamente, l’avvelenamento può condurre al decesso dell’animale.

Piante tossiche per i gatti

Diversamente dai cani, i gatti sono animali più sospettosi ed hanno un istinto naturale nell’evitare le piante velenose, ma questo non vale per tutti i mici.
I cuccioli sono naturalmente più ingenui e la loro curiosità può condurli verso piante tossiche.
Controllare un gatto è più difficile rispetto ad un cane a causa della sua natura più autonoma e diffidente.
Possiamo comunque proteggerlo adottando alcune precauzioni: imparare a distinguere le piante non velenose per gatti da quelle pericolose ed evitare di coltivarle nel giardino di casa o nell’appartamento, anche perchè i mici amano mordicchiare le piante.

Tra le piante innocue troviamo le erbe aromatiche. Per evitare di avere piante mordicchiate in casa, possiamo ricorrere anche all’erba gatta: oltre ad essere molto gustosa per i gattini, è benefica, in quanto fonte di acido folico.
Purtroppo, in natura, non esistono solamente piante non tossiche per i gatti: come per i cani, ci sono molte specie che, se ingerite, causano danni a livello gastro-intestinale e cerebrale conducendo addirittura alla morte.

Vediamo ora le più comuni piante tossiche per i gatti.

Filodendro

È una pianta da appartamento innocua per i cani ma estremamente pericolosa per i gatti. La linfa contenuta nelle foglie e nel fusto è tossica e irritante per la pelle. Oltre ai comuni disturbi gastrointestinali da avvelenamento, questa pianta è responsabile di danni ai reni piuttosto seri che, se non risolti in modo repentino, potrebbero essere letali.

Filodendro

Dieffenbachia

Un sempreverde da appartamento molto diffuso in Italia. Questa pianta è dotata di foglie e fusto di varie sfumature di verde che contengono un lattice bianco e verde tossico sia per i cani che per i gatti.

Sebbene provochi una leggera irritazione nei cani, diverso è il discorso quando viene ingerita dal gatto: l’avvelenamento provoca infiammazione del cavo orale, vomito e ipersalivazione con possibili difficoltà respiratorie che causano inevitabilmente la morte dell’animale.

Dieffenbachia

Ciclamino

I bulbi di questo fiore invernale sono la parte più tossica della pianta, cosa che la rende pericolosa sia per i gatti che per i cani. Essendo interrati, è difficile per gli animali ingerire i bulbi del ciclamino. Nonostante ciò, anche i fiori sono velenosi: se mangiati sono responsabili di convulsioni, vomito e diarrea nei gatti.

Ciclamino

Ortensia

Le corolle colorate formate dai fiori di questa pianta la rendono estremamente comune nella decorazione di prati e giardini. Tuttavia, nei periodi di fioritura (primavera ed estate) questa pianta è velenosa per i gatti. Ingerendo i fiori dell’ortensia si rischia infatti di incorrere in nausee e asfissie dovute alla presenza di glocosidi cianogenetetici.

Ortensia

Purtroppo, non esistono rimedi fai da te per l’intossicazione da piante tossiche per i gatti. Così come per i cani, non appena si notano i primi sintomi è necessario portare il nostro Micio dal Medico Veterinario di fiducia, che prescriverà la cura onde evitare l’insorgere di complicanze ancora più dannose.

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