Il controllo del peso nel cane e nel gatto

Il nostro moderno stile di vita, sempre più sedentario e tempestato di “tentazioni culinarie” di ogni sorta, ci porta ad una perpetua corsa per il mantenimento del peso ideale.

A cura della Dott.ssa SABRINA DOMINIO – Medico Veterinario

Sani e in Forma

I nostri amici pelosi, che riflettono in tutto e per tutto le nostre abitudini, sono afflitti dallo stesso problema.

Ormai è assodato che l’obesità non sia solo un semplice inconveniente estetico, ma una vera e propria patologia che, se trascurata, può portare a conseguenze molto gravi, talvolta anche letali.

A questo proposito, visto che prevenire è sempre meglio che curare, vediamo quali espedienti, nutrizionali e non, possiamo adottare se il nostro amico peloso inizia ad accumulare qualche chilo di troppo. 

Per il cane ci sono diversi metodi per fargli svolgere attività fisica, mentre il discorso si fa più complesso per il gatto.

Per quanto riguarda il cane, esistono addirittura centri di fisioterapia dove
veterinari specializzati in questa disciplina, in collaborazione con i nutrizionisti, possono studiare un programma personalizzato di dimagrimento per il vostro beniamino, compatibile con il suo stato di
salute e con le condizioni delle sue articolazioni.

Gli esercizi vanno dal tapis roulant al nuoto in vasca, sempre nel pieno rispetto delle condizioni di salute del paziente.

Corse in bici, no grazie

Nel vostro piccolo, potete contribuire all’esercizio fisico del vostro beniamino portandolo a correre con voi ed impegnandolo in giochi di tutti i tipi o in alcune discipline come l’agility dog, il disc dog, la dog dance, sempre sotto la supervisione di un istruttore qualificato.

Non sono invece consigliabili le corse in bici accompagnati dal proprio cane perché si tratta di uno sforzo notevole, specialmente se l’animale viene tenuto al guinzaglio e non è libero di fermarsi a suo piacimento.

Assieme ai lipidi, l’organismo assorbe le quattro vitamine liposolubili A, D, E e K, nutrienti essenziali per i nostri amici pelosi: questo è uno dei motivi per cui i grassi non possono mancare anche nella dieta di un cane o un gatto in sovrappeso.

Una casa a misura di gatto

Tornando al gatto, tutto il discorso appena fatto non si può applicare, perché nessun felino al mondo sarà entusiasta di seguirvi nelle vostre attività sportive.

Tuttavia anche un felino può essere convinto a fare un po’ di moto: il segreto sta nello stuzzicare l’istinto predatorio che ogni micio, anche il più pigro e sedentario, conserva nel suo DNA.

Via libera quindi a palline, topolini finti, piumini e qualsiasi altro gioco in movimento. Approfittate della sua attitudine a scalare i siti più alti della vostra casa, costruendo dei passaggi sopraelevati, delle scalette o dei tunnel.

Basta un po’ di fantasia, qualche mensola o tubo rigido ed il gioco è fatto! In un batter d’occhio è possibile costruire una casa a misura di gatto che sarà anche bellissima esteticamente.

Ridurre la dose non basta

Parlando di alimentazione, non basta ridurre il dosaggio della pappa del vostro beniamino per far scendere l’ago della bilancia. Innanzitutto perché, con un dosaggio inferiore, il poveretto avrebbe sempre fame.

Inoltre, diminuendo il dosaggio della pappa non si abbassano solo le calorie assunte ma anche i quantitativi di minerali e vitamine, con conseguente rischio di possibili carenze nutrizionali.

Mangime ad hoc

Il mangime per soggetti sovrappeso, quindi, deve essere specificamente formulato per loro. Solitamente un mangime del genere ha un apporto calorico ridotto, al di sotto delle 3,5 kcal/grammo di alimento sulla sostanza secca.

Anche i grassi sono inferiori rispetto ad un prodotto di mantenimento, ma non possono mancare del tutto perché l’organismo dei nostri animali ne ha bisogno, soprattutto se parliamo degli acidi grassi essenziali che sono indispensabili ma non possono essere prodotti dall’organismo.

Per le proteine, il discorso si fa più complesso.

Le nuove tendenze vogliono che le proteine di un prodotto light o dimagrante siano più alte rispetto ad un normale alimento ed i motivi sono diversi.

Innanzitutto, le proteine garantiscono il mantenimento del tono muscolare, aspetto davvero importante quando l’organismo inizia la fase di dimagrimento. Un corpo più muscoloso, inoltre, richiede un metabolismo elevato, perché il muscolo, per mantenersi tonico, deve consumare più energia.

Infine, il processo di digestione delle proteine richiede un consumo di calorie molto più alto dell’energia richiesta per metabolizzare grassi e carboidrati, si parla di valori quasi doppi.

Cercate di stimolare il vostro micio ad arrampicarsi somministrando il cibo nei punti più alti della vostra casa o posizionando in queste sedi dei morbidi giacigli. 

Dimagrimento lento

L’aspetto negativo di una dieta molto proteica è che è controindicata per i soggetti molto anziani o con patologie renali già esistenti, mentre non è assolutamente dimostrato che possa danneggiare fegato e reni di animali sani.

Un altro difetto è che, stimolando il tono muscolare, l’ago della bilancia scende molto lentamente. È un po’ quello che succede a chi decide di andare in palestra per perdere peso: i primi giorni l’ago della bilancia sembra inchiodato o, addirittura, segna un peso superiore a prima.

Questo accade perché il muscolo pesa di più del tessuto adiposo e, sebbene l’organismo abbia subito importanti trasformazioni, il calo di peso non è immediato.

Naturalmente questo accade solo all’inizio e, chi ha pazienza, vedrà calare il peso nelle settimane successive, col vantaggio che i risultati dureranno più a lungo rispetto ad una dieta lampo perché il metabolismo subirà delle vere e proprie modificazioni.

Forma “a clessidra”

Valutate quindi il dimagrimento del vostro amico a quattro zampe non solo con l’uso della bilancia, ma anche osservando il cambio di conformazione del suo corpo, magari facendovi aiutare da un occhio esterno, che non vede l’animale da almeno dieci giorni.

Se tutto va bene dovrebbe iniziare a comparire la classica forma a clessidra, con punto vita pronunciato che separa nettamente il torace dai fianchi. Inoltre, si dovrebbero vedere i muscoli più sodi e tonici.

Il ruolo della fibra

Di norma, la fibra grezza di una dieta ipocalorica per cani e gatti viene aumentata, anche in questo caso per diverse ragioni. La prima è che la fibra esercita un effetto saziante, in quanto occupa volume nello stomaco, ma non apporta energia.

Si tratta di un effetto che però è abbastanza provvisorio e perdura al massimo un paio d’ore dopo il pasto. In secondo luogo, la fibra esercita un effetto “spugna”, perché cattura una parte dei nutrienti, tra cui anche grassi e zuccheri e ne limita l’assorbimento da parte dell’organismo.

Gli effetti collaterali possono essere un maggior volume delle feci e la possibilità che aumentino le flatulenze, perché la fibra indigerita viene fermentata dalla flora batterica intestinale, generando gas.

Se il vostro beniamino è in sovrappeso sarà il vostro veterinario di fiducia a stabilire il da farsi: potrà ad esempio scegliere fra un mangime “light”, per il controllo del peso, o una dieta dimagrante a tutti gli effetti, a seconda della gravità del sovrappeso. 

Non tutti i carboidrati sono uguali

La scelta dei carboidrati deve dirigersi verso quelli a minor indice glicemico e col maggior contenuto di fibra possibile, per poter sfruttare anche in questo caso l’effetto saziante e tenere a bada i picchi di glicemia che spesso si verificano in un soggetto obeso.

In questo caso, sono altamente consigliabili il grano saraceno, l’orzo e l’avena integrali, mentre vanno evitati patata, riso raffinato e mais.

I nutraceutici che fanno la differenza

Un alimento dietetico dovrebbe sempre contenere sostanze che supportino la salute delle articolazioni, in particolar modo i condroprotettori.

Un soggetto sovrappeso, infatti, subisce un notevole stress a livello articolare e, inoltre, presenta nel circolo sanguigno un maggior numero di fattori pro infiammatori e radicali liberi, che vengono rilasciati proprio dal tessuto adiposo in eccesso.

Queste sostanze vanno a danneggiare tutti i tessuti, ed anche la cartilagine articolare viene intaccata, rendendo notevolmente aumentato il rischio di osteoartriti.

Validi aiutanti

Esistono inoltre diverse sostanze alimentari in grado di aiutare nella perdita del peso e nel mantenimento dei risultati. Ad esempio la carnitina è una sostanza simile ad un enzima che ottimizza il metabolismo, in quanto fa distribuire l’energia assunta con l’alimento al muscolo, evitando che vada a focalizzarsi a livello dei tessuti adiposi.

La Neopuntia, invece, è un complesso brevettato a base di fibre del fico d’india che sta riscuotendo un notevole successo in medicina umana, proprio grazie al suo effetto “cattura grassi”. A livello intestinale, infatti, i lipidi assunti col cibo vengono legati con legami molto forti da queste fibre che l’intestino non riesce ad assorbire ed elimina quindi con le feci.

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