Caterina Neri è un’influencer toscana, fondatrice di @venturiniviaggi e @aranoir_prints, molto popolare e seguitissima su Instagram, è appassionata di viaggi e da quasi un anno proprietaria di Nina.
Intervista a cura di Giulia Ferri – Mediatic
Caterina Neri perché hai scelto di adottare Nina? Come è nata la vostra storia?
In realtà è stato il destino ad unirci. Durante la pandemia mi sono iscritta ad un’associazione di volontarie che segue un canile, da cui sono stata contattata perché una cagnolina necessitava urgentemente uno stallo, in attesa di trovare una famiglia. Ho dato immediatamente la mia disponibilità e nell’arco di un’ora è arrivata Nina: cagnolina di taglia media, incrocio tra Pastore maremmano e Pastore australiano.
Avrebbe dovuto restare da me poco tempo, in stallo, appunto, e invece da quel momento non ci siamo più separate. La cosa incredibile di tutto questo è che il Pastore australiano è sempre stata la mia razza preferita e indovinate un po’: il nome che sognavo di dare alla mia cagnolina era proprio Nina. Sembra impossibile, ma è proprio quello che ho ricevuto. È stato o no un segno del destino?
Com’è vivere con Nina?
La compagnia, l’allegria e l’amore che Nina mi trasmette tutti i giorni non hanno prezzo. Prendersi la responsabilità di accudire un cane, inevitabilmente ci fa crescere. Allo stesso tempo, la sua presenza scandisce le mie giornate secondo ritmi regolari: penso ad esempio alle passeggiate all’aperto più volte al giorno. Vivere con un cane ti “obbliga” piacevolmente all’esercizio fisico!
Come concili il tuo lavoro e la tua vita con le necessità di Nina?
In questo momento della mia vita lavoro da casa e questo rende tutto molto più facile. In ogni caso, il mio ufficio è super dog friendly quindi potrei comunque portarla con me ogni giorno. Non c’è niente o quasi che non riesca a fare con Nina, è sempre con me h24. Finora mi ha seguita dall’avvocato, in ufficio, a casa degli amici, al ristorante, al mare, agli appuntamenti di lavoro, ovunque!
Quando proprio non posso portarla con me, se per lavoro viaggio all’estero, rimane con i “nonni” o con mia sorella. È molto fortunata, perché non sta quasi mai sola, dovrò probabilmente un po’ abituarla anche a questo.
Caterina Neri cosa ami fare con Nina?
Con Nina amo condividere la mia quotidianità. Abbiamo la nostra routine: dalla sveglia con biscottino la mattina, al caffè al bar delle 10, dalla passeggiatina pomeridiana, alle coccole sul letto prima di dormire. Ogni minuto della mia giornata viene condiviso con lei ed è sempre una bellissima emozionante avventura.
Hai adottato Nina da un rifugio. Sono ancora troppi i cani randagi in Italia.
Si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 80.000 gatti e 50.000 cani e che più dell’80% rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti.
L’abbandono è un orribile reato, punibile con l’arresto e con multe salatissime. Spesso è la conseguenza di cucciolate indesiderate di cani di proprietà NON sterilizzati. Nei rifugi arrivano, però, anche cani malati e molto, molto anziani che nessuno vuole più.
Approfitto di questo spazio per lanciare un appello e invitare tutti i lettori di Pet Family a denunciare alle forze dell’ordine qualora assistessero a questo terribile atto.
La partenza per le vacanze resta una delle principali cause di abbandono?
È vero, nonostante viaggiare insieme al proprio cane sia certamente più facile oggi, rispetto al passato, poiché sempre più strutture – hotel, agriturismi, B&B, campeggi e case vacanza – accettano i nostri amici a 4 zampe.
Quale esperta di viaggi posso garantire che andare in vacanza con il proprio cane è possibile, basta organizzare tutto con precisione, seguendo i consigli di portali appositi o blog. Quando non è possibile portare il proprio cane con sé, si può optare per pensione, dog sitter o altra persona di fiducia.
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