I sensi delle tartarughe

A cura della Dott.ssa Marta Avanzi Medico Veterinario
Castelfranco Veneto (TV) www.avanzimorivet.it
Le tartarughe hanno sensi molto sviluppati, alcuni dei quali
funzionano in modo piuttosto diverso dai nostri, come quellli utilizzati
soprattutto per la ricerca del cibo e per sfuggire ai pericoli.
Vista
Nonostante abbiano occhi relativamente piccoli, le
tartarughe hanno un’ottima vista. Poiché la loro retina possiede coni e
bastoncelli, le cellule deputate a rilevare i colori, sappiamo che sono in
grado di distinguere i colori molto bene e possono persino vedere nello spettro
degli ultravioletti, a cui noi siamo ciechi. Le tartarughe di terra vegetariane sono attirate dai colori
rosso, arancio e verde, che indicano la presenza di cibo. Le tartarughe acquatiche sono in grado di vedere altrettanto
bene in terra che in acqua, con un rapido adattamento visivo tra i due mezzi.
Udito
L’anatomia dell’orecchio delle tartarughe è piuttosto
diversa da quella dei mammiferi. Com’è ovvio, questi rettili mancano di un
padiglione auricolare, ma possiedono il timpano. Questa struttura si può facilmente identificare ai lati
della testa perché è coperta da una squama rotondeggiate, piatta o leggermente
concava. Le vibrazioni percepite dal timpano vengono trasferite
all’orecchio interno tramite un ossicino, la columella. Gli studi effettuati
sulla capacità uditive delle tartarughe dimostrano che possono percepire i
suoni a più bassa frequenza, come le vibrazioni prodotte sul suolo da un
predatore che si avvicina. Invece è poco probabile che riescano a percepire la
voce umana, per cui parlare alla propria tartaruga potrebbe lasciarla piuttosto
indifferente. Oltre che tramite l’udito, le tartarughe possono percepire
vibrazioni meccaniche provenienti dal suolo con recettori presenti nella
corazza.

La corazza è finemente innervata, basta sfiorarla infatti e
la tartaruga percepisce il tocco. Possiamo immaginare che una struttura così sensibile al
tatto sia in grado anche di percepire stimoli dolorosi. Per questo motivo le tartarughe vanno sempre maneggiate con
delicatezza e rispetto.
Olfatto
Un senso particolarmente affinato è l’olfatto: lo dimostra
il fatto che l’area del cervello che presiede a questo senso è molto
sviluppata. Per percepire gli odori i rettili possiedono un altro organo
di senso, detto organo di Jacobson. Si trova sul pavimento delle cavità nasali
ed è in contatto con la cavità della bocca tramite un piccolo dotto. Funziona
come una via di mezzo tra l’olfatto e il gusto e serve a percepire molecole
odorose presenti nell’aria. In pratica usando questo organo di senso è come se le
tartarughe "assaggiassero” l’aria. A volte si vede una tartaruga gonfiare
ritmicamente la gola: lo fa per aumentare la percezione delle particelle
odorose presenti nell’aria, come un cane che "sniffa” gli odori. Le tartarughe utilizzano questi sensi così sviluppati per la
ricerca del cibo, per avvertire la presenza di predatori e anche per la ricerca
del partner durante la stagione riproduttiva. Le femmine pronte ad accoppiarsi
emettono delle sostanze odorose, i feromoni, che noi non avvertiamo ma che i
maschi possono rilevare a notevoli distanze, attirandoli verso il possibile
partner.
Gusto
Ci è difficile stabilire quanto sia sviluppato il senso del
gusto delle tartarughe. Sappiamo che alcune specie hanno papille gustative, ma
non sappiamo quanto sviluppate e che sapori percepiscano. Sebbene le tartarughe
possano essere attirate da alimenti particolari (ad esempio le tartarughe di
terra adorano i cetrioli) non possiamo sapere se sono guidate solo dall’olfatto
quando si precipitano a divorarli o se ne assaporano anche il gusto.
Tatto
Il senso del tatto è ben sviluppato, non solo nella pelle ma
anche nella corazza, che alcuni erroneamente considerano un involucro privo di
sensibilità. In realtà la corazza è finemente innervata e basta sfiorarla
perché la tartaruga lo percepisca. Sappiamo ancora poco della percezione del dolore, ma
possiamo immaginare che una struttura così sensibile al tatto sia in grado
anche di percepire stimoli dolorosi. Per questo motivo le tartarughe vanno
sempre maneggiate con delicatezza e rispetto e se si feriscono vanno fatte
visitare al più presto da un veterinario esperto in rettili, che oltre a
curarle è in grado di somministrare un’adeguata terapia del dolore.
