La salute del gatto

Un padrone attento può scoprire subito se il suo amico è malato. Ecco gli atteggiamenti “strani” che devono preoccupare…

Dott.ssa SILVIA DIODATI  Medico Veterinario 

Il nostro amico non mangia, si gratta, ha il pelo opaco o si nasconde? Qualcosa non va!

La pelliccia del gatto è un vero e proprio specchio del suo stato di salute: un mantello opaco denota spesso la presenza di parassiti intestinali, dagli ascaridi ai coccidi, e questi ultimi non sempre sono evidenziabili a un primo esame delle feci.

E’ anche importante spazzolare spesso il micio: questo serve per rimuovere il pelo morto e impedire che venga ingoiato durante i rituali di pulizia del nostro amico. Il pelo inghiottito, infatti, può formare nello stomaco o nell’intestino dell’animale dei salsicciotti compatti che spesso costringono il gatto a vomitare per liberarsene.

Non sempre però questa operazione avviene spontaneamente e si corre il rischio che si verifichi un’occlusione intestinale. Durante la spazzolatura è anche importante osservare che i peli non contengano dei puntini neri come piccoli granellini di polvere: sono escrementi di pulci e denotano la presenza di parassiti.

Pappa? No grazie

Se il gatto si avvicina con titubanza al cibo, mangia a scatti, talvolta ritraendosi e lasciando cadere il cibo o i bocconi intorno alla ciotola, potrebbe essere sintomo di una sofferenza durante la masticazione.

Tra le possibili cause potrebbe esserci di una stomatite, e cioè un’infiammazione del cavo orale causata magari da un accumulo di tartaro sui denti o da alcune malattie importanti come la FeLv (leucemia felina) o la FIV (immunodeficienza felina).

I dentini del gatto

Attenzione a quando il gatto mostra segni di sofferenza all’interno della bocca: soprattutto se cucciolo è importante tenere sotto controllo il cambio dei denti da latte che avviene intorno al quarto mese.

A volte la mancata caduta di un canino può provocare la crescita distorta del dente definitivo con difficoltà alla masticazione. Potrebbe essere riscontrata anche un’altra patologia, piuttosto grave, ispezionando la bocca di un cucciolo: se sopra o ai lati della lingua vi sono piccole ulcerazioni può essere l’inizio di una “calicivirosi”, una grave affezione dell’apparato respiratorio.

Che male fare la pipì

La minzione prolungata è un altro problema da non trascurare. Il gatto maschio ha, rispetto alla femmina, un’uretra più lunga e più stretta e questa conformazione la rende più vulnerabile. Se ha problemi all’uretra lo vedremo assumere una posizione caratteristica sulla cassetta igienica: si rannicchia con le anche leggermente sollevate e prolunga la minzione con sforzi ripetuti e con palesi sintomi di sofferenza.

E’ frequente riscontrare in questi casi alcune gocce di sangue nella lettiera. La pulizia quotidiana della cassetta igienica va fatta con particolare attenzione, sangue misto a muco nelle feci sono indicatori di malanni di vario tipo che devono essere subito scoperti e curati. Se si notano minuscoli semini bianchi, visibili anche ad occhio nudo, sono quasi certamente segmenti di tenia espulsi con le feci.

Commossi

Una lacrimazione eccessiva è un campanello d’allarme per la buona salute degli occhi. E’ meglio non utilizzare mai pomate o colliri che non siano prescritti dal veterinario perché gli occhi del gatto sono molto delicati e un medicamento sbagliato può essere veramente nocivo. Attenzione anche quando all’angolo interno dell’occhio compare in modo evidente la terza palpebra: è un segno di malessere generale dell’animale!

Occhio ai funghi!

Le micosi sono tra i problemi più ricorrenti e diffusi. La mano che abitualmente accarezza il gatto può individuare con facilità delle eventuali crosticine e delle chiazze senza pelo: questi sono i segni più eclatanti di una micosi.

Le possibilità di contagio della micosi sono assai frequenti ma talvolta anche uno stress dell’animale o un aumento dell’umidità dell’ambiente in cui vive possono provocare l’attecchimento delle spore (che, si ricorda, sono sospese nel pelo del 90% dei gatti!).

Per concludere, un consiglio: i gatti che vivono con noi vanno sempre osservati, guardati con amore e intelligenza, per poter intuire dal loro comportamento o da segni esteriori inequivocabili ciò che non possono dirci.

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