La gastroenterite nel gatto

La gastroenterite infettiva felina è una malattia virale che interessa il gatto. Diffusa un po’ in tutto il mondo, questa patologia è molto contagiosa e spesso può rivelarsi anche letale.

Dott.ssa FEDERICA MICANTI Medico Veterinario

La gastroenterite infettiva

Il periodo di incubazione della gastroenterite infettiva felina è di circa 4-6 giorni. I  primi sintomi sono rappresentati da abbattimento e mancanza di appetito cui fa seguito il vomito. A uno stadio più avanzato compaiono la febbre – che può salire a 40°C e oltre – e la diarrea, che può essere caratterizzata dalla presenza di sangue.  Nei casi più gravi la morte può sopraggiungere entro tre giorni. La forma meno grave della malattia è caratterizzata dalla presenza degli stessi sintomi, solo che di intensità più lieve. In questo caso, se viene instaurata una terapia idonea in tempi brevi, si può avere anche la guarigione.

I sintomi della gastroenterite nei gatti

La gastroenterite infettiva è più grave nei gattini di giovanissima età, meno negli individui adulti. L’infezione può essere anche trasmessa durante la gravidanza dalla madre ai piccoli, i quali possono nascere con una grave malformazione al cervelletto che gli esperti chiamano “ipoplasia cerebellare”. In questo caso si notano i primi sintomi solo quando i piccoli cominciano a muoversi. Essi sono rappresentati da  “movimenti esagerati”. A volte questi soggetti mantengono per tutta la vita queste alterazioni dell’andatura e sembra quasi che “perdano” gli arti posteriori mentre camminano.

Cosa fare in caso di gastroenterite infettiva

Al giorno d’oggi non esistono farmaci specifici contro la gastroenterite infettiva felina. E’ possibile (anzi necessaria, se vogliamo salvare la vita del paziente!) una terapia di sostegno, che servirà a limitare la disidratazione causata dalla diarrea. Di solito si somministrano anche antibiotici, farmaci per controllare il vomito e limitare l’acidità dello stomaco (come la metroclopramide e la ranitidina), fluidi endovena. Senza ombra di dubbio il digiuno è obbligatorio per mettere “a riposo” l’intestino malato. La gastroenterite infettiva felina colpisce animali non vaccinati, soprattutto all’interno di comunità o colonie. La principale fonte di contagio è rappresentata dalle feci degli animali malati o convalescenti, anche dopo la remissione dei sintomi. Per scoprire se un gatto è malato di gastroenterite infettiva felina è possibile inviare un campione di feci a un laboratorio, che potrà così individuare la presenza del virus. Nei soggetti positivi si può riscontrare anche una diminuzione dei globuli bianchi.

Vaccinare il gatto

L’enorme diffusione del virus che causa la malattia è legato alla sua notevole resistenza nell’ambiente. E’ consigliabile vaccinare tutti i gattini a partire dai due mesi d’età, con un richiamo dopo 20-30 giorni e successivamente ogni anno. La vaccinazione per la gastroenterite infettiva è di solito abbinata a quella che si esegue per le malattie respiratorie che colpiscono i gatti causate sempre da virus. Sia negli allevamenti che nei luoghi dove è ospitato un numero elevato di gatti andrebbero osservate scrupolose norme igieniche. Un ottimo disinfettante è  rappresentato dalla candeggina, con cui si possono pulire ambienti, ciotole e lettiere.

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