Avvelenamento o intossicazione nel gatto

Sebbene sia di natura schiva e selettivo nel mangiare, purtroppo anche il gatto può essere esposto ad alcuni tipi di avvelenamento o intossicazione.

 A cura della Dott.ssa FEDERICA MICANTI

Ecco come comportarsi in caso di avvelenamento o intossicazione del gatto

Una prima distinzione andrebbe effettuata tra i mici che vivono solo in appartamento e che non hanno accesso all’esterno e quelli che invece vivono liberi. Nel primo caso abbastanza tipica è l’ingestione di parti di piante tossiche oppure il contatto con sostanze caustiche (come la candeggina) che possono essere utilizzate per lavare e disinfettare pavimenti o superfici, senza provvedere ad un adeguato risciacquo. Non tutti sanno che alcune piante tra quelle più diffuse nelle nostre case sono molto tossiche, come per esempio la stella di Natale oppure le piante che hanno una linfa lattiginosa.

Esche avvelenate

I gatti che vivono all’esterno sono decisamente più soggetti agli avvelenamenti e alle intossicazioni, per esempio a causa di esche avvelenate che vengono utilizzate per eliminare ad i topi, oppure di esche che vengono lasciate in maniera dolosa, appositamente con l’intento di ridurre la popolazione felina in alcune zone. Può capitare anche che il nostro micio si intossichi a causa di trattamenti effettuati su piante e ortaggi con diserbanti o concimi.

In caso di emergenza non utilizzare mai ¨rimedi fai da te¨ come la somministrazione casuale di latte, uova o altre sostanze. A volte si corre il rischio di peggiorare la situazione. 

L’antigelo, veleno per gatti

Un’altra sostanza molto pericolosa, che può condurre a morte in caso di ingestione, è il liquido utilizzato come antigelo per le macchine (glicole etilenico). I sintomi possono essere di diverso tipo e intensità in base al tossico incriminato.

I più gravi sono tremori, convulsioni, fino alla morte nei casi estremi, ma anche scialorrea (aumento della salivazione). I sintomi possono essere generici come problemi respiratori, anemia, diarrea e vomito. A volte i sintomi non ci sono, ci accorgiamo che qualcosa non va solamente perché il nostro micio è abbattuto, mangia di meno o è leggermente affaticato.

Foto di un gatto in primo piano

In caso di avvelenamento e intossicazione nel gatto cerchiamo di mantenere la calma e non facciamoci prendere dal panico: il nostro amico a quattro zampe ha davvero bisogno di noi in questi momenti, è importante mantenere la lucidità.

Ecco cosa fare in caso di avvelenamento del gatto

Ma cosa possiamo fare in caso di sospetto avvelenamento? Innanzitutto rivolgiamoci con urgenza al nostro Medico Veterinario di fiducia, altrimenti, in caso di mancata reperibilità, contattiamo una Clinica Veterinaria aperta 24 ore. In questi casi la rapidità è fondamentale.

Se sappiamo con certezza che tipo di tossico o sostanza ha ingerito il gatto portiamola al Veterinario al momento della visita. Questo permetterà di poter somministrare prontamente l’antidoto (se esiste) oppure di effettuare una terapia il più possibile mirata.

Il liquido antigelo per le macchine ¨glicole etilenico¨ è una sostanza molto pericolosa, che può anche condurre a morte il nostro Micio, in caso di ingestione. I sintomi possono essere di diverso tipo e intensità in base al tossico incriminato.

Cosa non fare

Non utilizzare mai rimedi “fai da te” come la somministrazione casuale di latte, uova o altre sostanze. A volte si corre il rischio di peggiorare la situazione. Evitiamo di rivolgerci ad amici e conoscenti per chiedere consigli su cosa poter somministrare, sperando che abbiano avuto la nostra stessa esperienza. Infine, non aspettiamo troppo tempo pensando che sia una cosa passeggera e che il gatto si riprenderà da solo: in questo modo infatti si rischia di perdere tempo prezioso per salvare la vita al nostro micio!

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