Quando deve mangiare il mio gatto

Ogni gatto è unico, anche quando deve mangiare. Nei felini domestici le esigenze in fatto di nutrienti e calorie sono notevolmente diverse in base a diversi fattori, primo fra tutti l’età e la presenza di patologie concomitanti.

Dott.ssa FEDERICA MICANTI – Medico Veterinario 

Gatto cucina casalinga o industriale

Possiamo decidere di preparare noi stessi la pappa per il nostro beniamino oppure di affidarci alle diete commerciali, che ci permettono sicuramente di risparmiare tempo.

Deperibile

Nel primo caso potremmo scegliere in prima persona gli ingredienti migliori da inserire nella razione del nostro micio. Tuttavia non dobbiamo dimenticare che la dieta casalinga è facilmente deperibile, soprattutto a causa delle temperature elevate tipiche dell’estate.

Rischio intossicazioni, no grazie

Per questo motivo è necessario prestare estrema attenzione alla conservazione di tutti gli ingredienti che utilizziamo: prepariamo la pappa di volta in volta, in modo che sia sempre fresca, e ripuliamo sempre la ciotola di Micio dagli avanzi. Questo ci eviterà il rischio di intossicazioni provocate dai batteri e dalle tossine che si possono sviluppare nel
cibo.

D’altra parte gli alimenti commerciali in crocchette sono più sicuri della pappa casalinga perché a causa dei trattamenti che subiscono sono molto meno deperibili.

Carnivori stretti

Molti si pongono la domanda: cosa deve mangiare il mio gatto? La risposta è semplice. Il gatto è come si dice un “carnivoro stretto”, ossia la sua dieta deve essere costituita quasi esclusivamente da proteine. Gli alimenti che apportano soprattutto proteine sono: carne, pesce, latte e derivati, frattaglie e simili.

Poco calcio

La carne è un alimento importante e largamente utilizzato. Essa può provenire da numerose specie (pollo, bovino e altri animali) ed è importante soprattutto per il suo apporto di proteine e amminoacidi essenziali. La percentuale di calorie varia in base al taglio, che può essere più o meno magro. Per quanto riguarda i minerali è ricca di ferro ma è carente di calcio.

quando deve mangiare il mio gatto immagine di un bellissimo gatto europeo
La ricerca ha consentito di mettere a punto diete studiate per le patologie più comuni che colpiscono il gatto come le malattie delle vie urinarie e renali, il diabete e molti altri disturbi più o meno gravi. 

Un alimento poco digeribile

Il pesce ha delle interessanti caratteristiche nutritive. È ricco di proteine di eccellente qualità e di aminoacidi essenziali, di iodio, di rame e di vitamine del gruppo B. I derivati del latte sono alimenti completi e apportano più o meno tutti i principi nutritivi. Nonostante questo non sono molto usati nell’alimentazione del gatto perché a volte i felini (ma
anche i cani!) non digeriscono il lattosio e possono presentare diarrea.

Una questione di fegato

Molti sottoprodotti della macellazione possono essere utilizzati nell’alimentazione del gatto: cuore, polmoni e fegato sono fra i più importanti. Essi hanno un valore nutritivo variabile, certamente inferiore a quello della carne. Il loro pregio è quello di essere più economici. Alimenti come grassi ed oli possono essere addizionati alla pappa del nostro micio soprattutto in caso di stitichezza.

I mangimi commerciali

La necessità di semplificare e di razionalizzare l’alimentazione dei gatti negli ultimi decenni ha acquisito una notevole importanza. Ormai ai giorni nostri le industrie che producono mangimi commerciali hanno raggiunto un notevole sviluppo, anche grazie alla ricerca scientifica che ha permesso di aggiornare costantemente le conoscenze nel settore.

Una pappa per ogni età

Gli ingredienti che possono essere impiegati nella formulazione di un mangime sono molti. Di solito ogni azienda decide quali utilizzare e in che percentuale, in base a moltissimi fattori: l’età del gatto è uno dei più importanti. Per questo esistono mangimi per cuccioli, “kitten”, decisamente più nutrienti e arricchiti di calcio e vitamine, mangimi per gatti adulti e mangimi per mici anziani.

Un consiglio qualificato

Nel caso decidessimo di preparare da soli la pappa del nostro gatto è necessario consultare il nostro veterinario che ci potrà suggerire gli ingredienti da scegliere e le dosi. Se optiamo per i mangimi commerciali il quantitativo dipende dal tipo di mangime e soprattutto dalla marca. Infatti ogni azienda riporta sulla confezione le dosi da somministrare in base al peso dell’animale o all’età (in caso di mangime per cuccioli).

Grande fame, piccole razioni

Una volta che abbiamo capito qual è la dose giornaliera di alimento che deve essere somministrata al micio, possiamo suddividerla in tante piccole razioni in modo che l’animale abbia sempre a disposizione un po’ di mangiare nella ciotola. Un errore da non compiere, soprattutto nei gatti adulti che fanno vita sedentaria, è quello di elargire l’alimento ad ogni richiesta del gatto, senza un limite. In questo caso si rischia di condurre l’animale all’obesità e a tutte le patologie ad essa correlate.

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