Alimentazione coniglio con vegetali e piante selvatiche

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Alimentazione del coniglio, è fondamentale la presenza di vegetali verdi e di ortaggi che vanno a completare la razione alimentare giornaliera.

A cura della Dott.ssa Emanuela Tetta Medico Veterinario – Adelfia (BA) Emanuela.tetta@virgilio.it

Gli alimenti freschi dei conigli

Tutte le verdure e gli ortaggi che più comunemente rientrano nell’alimentazione umana, possono essere somministrate al coniglio, ponendo particolare attenzione sulla quantità e sulla salubrità del prodotto da somministrare e soprattutto sulle caratteristiche dei nutrienti.

Per questo motivo, le verdure in generale, non possono essere somministrate ad libitum ma devono essere razionate e diversificate, essere igienicamente sicure, ossia, senza segni di marciume o di gelatura o presentarsi avariate e senza alcun tipo di parassiti.

Alimentazione Coniglio costituenti principali dei vegetali:

Acqua e proteine

Conoscere i costituenti essenziali degli alimenti di origine vegetale è molto importante poiché, è attraverso gli alimenti freschi che il coniglio riceve un adeguato apporto di sali minerali, acidi organici, vitamine, sostanze antiossidanti, etc., che non si trovano negli alimenti secchi concentrati, soprattutto dal punto di vista qualitativo.

Le verdure e gli ortaggi però, proprio per la loro ricchezza in acqua, in micro e macroelementi, devono essere proposti con molto discernimento per evitare la comparsa di sindromi enteriche (diarrea), urologiche (uroliti) e neurologiche (intossicazione). Il contenuto in proteine, dei vegetali freschi, non è molto elevato tranne che per le leguminose ed in particolare per l’erba medica; anche la presenza di lipidi è molto bassa.

Lipidi e glucidi

Sotto l’aspetto qualitativo, i lipidi presenti nei vegetali, sono generalmente rappresentati da tricilgliceroli esterificati con acidi grassi come l’acido linoleico, acido oleico e una piccola quantità di acidi polinsaturi. Il contenuto in glucidi, è abbastanza elevato (circa il 50%) per alcune verdure come la lattuga, la bieta e il pomodoro.

Minerali

Per quanto riguarda gli elementi minerali, particolarmente importanti dal punto di vista nutrizionale troviamo: il ferro, in misura minima nella lattuga, cicoria, pomodori, con valori intermedi nei vegetali verdi come spinaci, bieta, valeriana, etc, ed infine in buona proporzione all’interno del radicchio; il calcio risulta più elevato tra i vegetali a foglia, quali rucola, crescione, foglie di rapa e cicoria da taglio, mentre i valori si riducono gradualmente passando a spinaci, carciofo, cavolo broccolo; ed infine il potassio che varia dai 170-200mg/100g nella cicoria, nel radicchio, nelle zucchine e nei peperoni, a gli oltre 300mg/100g nei broccoli.

Frutta

La frutta nell’alimentazione del coniglio, costituisce un eccellente fonte di carboidrati solubili, di vitamine (C, del gruppo B, E), di macroelementi, calcio, fosforo e in particolare di potassio in combinazione con diversi acidi organici dotati di una elevata acidità.La frutta, come le verdure, contiene dei composti bioattivi, la cui assunzione aiuta a ridurre il rischio di alcuni quadri morbosi o malattie come il rachitismo o alterazioni ossee che si possono verificare durante l’accrescimento.

Piccolo coniglio bianco che cerca di annusare un fiore
Alimentazione coniglio i prodotti ortofrutticoli che possono essere somministrati:

I bioattivi

I composti bioattivi presenti nella frutta sono le vitamine, i minerali, la fibra dietetica definita come l’insieme delle sostanze di origine vegetale che è resistente nei confronti degli enzimi digestivi dell’organismo e infine gli antiossidanti che comprendono una vasta gamma di componenti chimici che, ritardano o prevengono significativamente l’ossidazione cellulare, proteggono dal logorio fisiologico i tessuti, contrastando l’azione dei radicali liberi ma anche svolgendo un’azione antivirale e antibatterica).

Verdure e ortaggi

Intendiamo con insalate in senso stretto le verdure da foglie da consumare fresche e crude. Si considerano insalate la lattuga (Lactuca sativa), la lattuga cappuccia, l’indivia scarola (Cycorium endivia) e l’indivia riccia, la cicoria Cycorium intybus), detta in alcune regioni radicchio, il tarassaco (Taraxacum dens leonis). Questi tipi di insalate hanno la caratteristica di essere ricche di acqua (95%), povere di lipidi (0,2%), ricche invece di sali minerali e vitamine. Attenzione alla cicoria alla lattuga e il tarassaco poiché contengono una discreta quantità di acido ossalico.

Le bietole, i ravanelli, le rape, i cavoli sono piante appartenenti alla famiglia delle crocifere, a cui appartengono tutte le brassicacee ossia tutte le rape e cavoli, cavolfiori, che sono ricchi di carboidrati e sali minerali. Gli spinaci (Spinacia oleracea), sono verdure pregiate per le sue caratteristiche organolettiche poiché contengono il 2,3% di proteine, elevato contenuto in ferro e iodio.

I cetrioli (Cucumis sativus) e le zucchine (Cucurbita pepo), fanno parte della Cucurbitacee sono ortaggi ricchi di acqua, in elementi minerali, discrete quantità di proteine e glucidi e basso contenuto di lipidi. I pomodori sono frutti del Solanum lycopersicum ricchi di acqua, poveri di proteine e lipidi, discrete quantità di glucidi, elementi minerali e vitamine (vitamina C). Attenzione non somministrare la pianta del pomodoro perché è tossica. Finocchi, (Foeniculum vulgare), sedano (Apium graveolans) e carote (Daucus sativus) hanno un discreto quantitativo di acqua, di proteine, scarso di lipidi e molto zuccherini, ricchi di vitamine ed elementi minerali.

Coppia di conigli in un prato
Alimentazione coniglio con piante selatiche e vegetali foto da Pixabay

Erbe di campo selvatiche ed officinali

Alimentazione del coniglio le erbe di campo sono molto gradite dal coniglio e sono particolarmente nutrienti. Spesso quando vengono proposte per la prima volta sembra non mostrino interesse perché il sofisticato e selettivo olfatto non le riconosce come “note”, ma una volta assaggiate ne diventano ghiotti.

Attenzione, anche le erbe di campo possono favorire la comparsa di sindromi di difficile individuazione e risoluzione. Tra le più comuni erbe di campo ricordiamo: Borsa del pastore (Capsella bursis pastoris); Camomilla (Matricaria camomilla); Carota selvatica (Daucus carota); Cicoria (Cycorium intybus); Crescione, crescione d’acqua (Nasturtium officinale); Erba medica, alfa-alfa (Medicago sativa); Ortica (Urtica dioica); Piantaggine (Plantago lanceolata); Tarassaco, denti di leone (Taraxacum officinale); Trifoglio bianco (Tripholium pratensis).

Piante aromatiche

La somministrazione di piante aromatiche deve essere fatta con molta cautela poiché per alcune di loro esiste il serio pericolo di intossicazione.

Basilico (Ocinum basilicum); Borraggine o erba pignola (Borago officinalis); Finocchio selvatico (Foeniculum vulgare); Melissa (Melissa officinalis); Mentastro (Mentha spicata o mentastro verde); Prezzemolo (Petroselium sativum); Rosmarino (Rosmarinus officinalis); Salvia comune o salvia dei prati (Salvia officinalis); Sedano (Apium graveolens).

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