Alimentazione della cavalla durante la gestazione

Le cavalle gravide hanno fabbisogni diversi e crescenti a seconda della fase di gravidanza, è necessario un corretta alimentazione della cavalla durante la gestazione

a cura di Cargil

La Cavalla gravida

Ha fabbisogni diversi e crescenti a seconda della fase di gravidanza. In ognuna di queste, è necessario garantire alla fattrice i nutrienti adatti a mantenere costante il proprio peso durante la gestazione e ad aiutare la formazione di nuovi tessuti fetali e placentari.

Per gestire in modo corretto la fattrice durante la gestazione, è necessario seguire alcune indicazioni fondamentali: Fornire fieno di buona qualità (caratterizzato da fibra digeribile, buon valore nutritivo, adeguata percentuale proteica) in quantità adeguate.

Se si hanno a disposizione solo fieni di scarsa qualità, somministrare alla fattrice un’integrazione di prebiotici e probiotici per agevolare la digestione della fibra. Scegliere un mangime digeribile, con un profilo amminoacidico di alto valore biologico in grado di apportare acidi grassi di elevata qualità.

Se si preferisce usare un mangime di “mantenimento”, abbinare un nucleo proteico adeguato alla razione quotidiana, dall’8° mese di gravidanza; fino allo svezzamento del puledro, perché le proteine svolgono un’importante funzione plastica nei tessuti.

Una cavalla con il suo puledro al pascolo
Corretta alimentazione durante e dopo la gestazione

Tenere sotto controllo gli apporti nutrizionali in ogni fase della gravidanza.

Un mancato aumento di peso durante l’ultimo trimestre di gestazione può ad esempio costituire un serio problema per le cavalle; che, dovendo utilizzare le proprie riserve di energia per favorire la crescita fetale, avranno difficoltà a produrre latte dopo aver partorito.

Un’altra criticità per la fattrice che non assume la corretta quantità di energia durante l’ultima fase di gestazione può essere il ritardo del parto a causa dello scarso peso del feto.

L’integrazione vitaminico-minerale deve essere costante e bilanciata per agevolare un corretto sviluppo del feto. E per permettere alla fattrice di affrontare la lattazione in buona forma fisica e assicurare al puledro latte di buona qualità in quantità adeguate.

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