LHASA APSO

“Lhasa Apso” è il nome di una razza canina orientale ancora poco diffusa in Italia.

A cura di ANGELICA D’AGLIANO

In tibetano vuol dire “la capra di Lhassa”, ed è riferito a due caratteristiche fondamentali della razza. La prima è il lungo e folto pelo che ricopre questi cani di piccola mole come, appunto, un mantello caprino. Lhasa è invece la città sacra della Regione dello Xizang, nel bacino del Brahamaputra, dalla quale vengono questi cani.

Il Lhasa Apso è una delle più antiche razze tibetane esistenti. Essa approda in questo paese meraviglioso nel V secolo a.C., in concomitanza con l’avvento del buddhismo. Questi piccoli cani, intelligenti e affettuosi, hanno vissuto per anni in stretto contatto con il Dalai Lama come guardiani e compagni. Col loro carattere dolce ma diffidente nei confronti degli estranei erano amici preziosi.

Un ambiente difficile

Fin dalla sua nascita ha dovuto fare i conti con un ambiente difficile anche dal punto di vista climatico. Il Tibet è infatti un Paese nel quale gli inverni sono rigidi e inospitali mentre le estati sono torride e le temperature cambiano bruscamente nel passaggio dalla notte al giorno.

Questo ha avuto, si pensa, delle conseguenze sull’aspetto e sul carattere di questi cani, provvisti di un mantello speciale contro le intemperie e di un carattere dolce ma indipendente.

Cure periodiche

Il Lhasa Apso di oggi è molto simile ai suoi antenati che hanno popolato il Tibet secoli fa. Si tratta di un cane di taglia piccola, dalla corporatura compatta e armoniosa e la muscolatura tonica. Il mantello, che dà anche il nome alla razza, è del tutto particolare e assomiglia a quello di una capra, è lungo, liscio e pesante. La sua consistenza unica è l’ideale per resistere agli sbalzi di temperatura del clima tibetano: per essere mantenuto bello e in salute richiede poche semplici cure periodiche.

Indipendenti

Caratterialmente parlando il Lhasa Apso è un cane attivo e intelligente. Ha una storia lunga e antica e come tutti i cani tibetani conserva la capacità di prendere decisioni opportune al momento giusto se ne presenta la necessità. Con la sua famiglia d’adozione si dimostra un compagno affettuoso e presente che difficilmente si lascia andare a eccessi di qualsiasi tipo.

Un amico ideale

Per molti motivi il Lhasa Apso può essere considerato un buon cane per una famiglia.

Prima di tutto la taglia ridotta lo rende un pet di relativamente facile gestione.

Il carattere tranquillo e indipendente mette poi al riparo i compagni umani da problemi d’ansia d’abbandono, mentre la dolcezza di questi animali li rende amici perfetti per qualsiasi famiglia.

Bisogni e certezze

Certo, adottare un pet non è un percorso che si possa intraprendere a cuor leggero: quanto tempo possiamo dedicargli? È una spesa che possiamo permetterci?

Rispondere a queste domande richiede pochi minuti ma ci mette al riparo da scelte affrettate.

Una volta che si è deciso di “condividere il tetto” con un amico a quattro zampe è necessario provvedere alle sue necessità, che non sono molte ma di sicuro sono irrinunciabili.

Compagni di strada

Prima fra tutte l’assistenza medica, che deve essere costante nel tempo e fondata su controlli periodici presso un Veterinario di fiducia (la regola è: prevenire è meglio che curare). Anche l’alimentazione è importante; meglio scegliere un buon mangime industriale, completo e bilanciato, di qualità premium e formulato per cani di taglia piccola: ci metterà al riparo da squilibri o carenze alimentari. Infine una buona attività fisica, che per il Lhasa Apso si traduce in lunghe, e rilassanti!, passeggiate quotidiane: un toccasana che fa vivere bene, da sempre, i nostri quadrupedi e i loro compagni umani.

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