Il cane in sovrappeso consigli utili.

L’obesità del cane è un problema da non sottovalutare, che può seriamente condizionare la sua vita, portando allo sviluppo di malattie e riducendo la vita stessa.

A cura del Dott. Sergio Canello Fondatore e Responsabile Dipartimento Ricerca e Sviluppo SANYpet – FORZA10

Aiuto, il mio cane è in sovrappeso!

Un numero sempre crescente di cani, ma anche gatti, si ritrova alle prese con questo problema, spiacevole per loro quanto per il proprietario, che di certo non è contento nel vedere il proprio cane affannato e affaticato nel compiere i movimenti più naturali. Per evitare che il proprio amico a quattro zampe diventi sovrappeso è bene allora ricordare due semplici parole in rima: prevenzione e alimentazione.

Gli avanzi per il cane

Il cane chiede continuamente cibo, ma elargirne troppo, dare eccessivi avanzi dalla tavola, lasciare che parenti e amici gli diano costantemente biscotti o spuntini è un primo fattore che conduce all’obesità. Soprattutto se il cibo è il nostro. Hamburger, cotolette, cordon bleu e wurstel sono quanto di peggio gli si possa dare, non solo per il rischio di obesità, ma anche per danni alla salute ben più gravi, come avremo modo di discutere più avanti.

Per evitare che il proprio amico a quattro zampe diventi sovrappeso è bene allora ricordare due semplici parole in rima: prevenzione e alimentazione.

La sterilizzazione del cane

I cani sterilizzati tendono ad ingrassare più facilmente rispetto agli altri. È dunque opportuno avere un occhio di riguardo per loro. Attenzione dunque in particolar modo all’alimentazione (esistono prodotti specifici per cani sterilizzati), ma anche all’attività fisica. Fare moto fa bene, a loro e anche a noi.

Età, genetica e farmaci

Tra i fattori causanti l’obesità vi sono anche quelli genetici. Alcune razze più di altre, infatti, sono predisposte al rischio sovrappeso, ad esempio Golden Retriever, Labrador, Beagle, Pastore tedesco, Cocker Spaniel, Bassotto e Terrier. In età superiore ai quattro anni, poi, l’obesità è osservata più frequentemente. Alcune malattie, inoltre, e l’utilizzo di certi farmaci concorrono ad aggravare il problema.

Cane in evidente sovrappeso
Molteplici studi scientifici hanno imputato lo sviluppo dell’obesità allo squilibrio nell’alimentazione nel rapporto tra Omega6 e Omega3.

L’alimentazione

A seguito degli studi condotti con il Dipartimento di Ricerca e Sviluppo SANYpet FORZA10, è emerso che un grande numero di processi infiammatori cronici o di forme immuno-mediate, spesso considerati idiopatici (senza causa certa), sono regrediti e addirittura spariti rimuovendo un solo fattore. Se sei convinto, quindi, che l’obesità del tuo cane non sia dovuta a un eccesso alimentare o alla sterilizzazione, prova a eliminare dall’alimentazione tutto ciò che contiene pollo.

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, infatti, non è la quantità del cibo la prima causa di obesità, ma piuttosto la qualità. Sostituendo l’alimentazione a base di carne, in particolare proveniente da allevamenti intensivi, con una a base di pesce, si ottiene quasi sempre un risultato preciso: bilanciamento della massa grassa e massa magra, dimagrimento e struttura più asciutta e snella. I due motivi sono legati alla caratteristica del pesce di aumentare la massa muscolare a scapito del grasso e di costituire una fonte proteica altamente digeribile e priva dei residui che troppo spesso permangono nelle farine animali.

Le carni da allevamento intensivo

Le farine di carne e osso da allevamento intensivo possono risultare contaminate dal residuo tossico di ossitetraciclina, antibiotico pressoché scomparso dagli allevamenti italiani, ma ancora largamente e legalmente utilizzato in molte parti del mondo nell’allevamento intensivo, specie di pollo e tacchino. Gli effetti dei residui tossici dell’ossitetraciclina sono evidenziati da sintomi precisi, come: diarrea cronica, otite, alitosi, enterite, colite, dermatite, perdita di pelo, gengivite, congiuntivite, problemi osteoarticolari, di fertilità e di crescita, addirittura conseguenze sul comportamento con manifestazioni riconducibili all’ansia.

Un puzzle che si è composto anno dopo anno, tassello dopo tassello, che ci porta all’obesità. È evidente infatti che i residui di ossitetraciclina vanno ad alterare i meccanismi di respirazione delle cellule. Un’asfissia che impedisce alle cellule di svolgere la propria funzione, dandoci un serio indizio che l’obesità sia legata all’ossitetraciclina e alla funzione tossica sulle cellule di questo e altri inquinanti.

Cane al guinzaglio a passeggio con il suo padrone
Le attenzioni del Dipartimento Ricerca e Sviluppo SANYpet sono da sempre concentrate sullo studio dell’insorgenza di disturbi da reazioni avverse al cibo in relazione alla possibile presenza di residui farmacologici nelle farine di carne di allevamento intensivo.

Omega3 – Omega6

Molteplici studi scientifici hanno imputato lo sviluppo dell’obesità allo squilibrio nell’ alimentazione nel rapporto tra Omega6 e Omega3. Si tratta di una coppia di acidi grassi essenziali che il cane e il gatto non sono in grado di sintetizzare autonomamente, ma devono introdurre con l’alimentazione, al fine di mantenere l’organismo in buona salute. L’aumento di Omega6 nella dieta è legato alla catena alimentare degli animali da allevamento.

L’erba infatti è molto ricca di Omega 3, ma oggi per ragioni di produttività gli animali vengono alimentati con farine di mais che sono invece ricche di Omega6. Il rapporto Omega 6 : Omega 3 è triplicato o quadruplicato in quarant’anni, arrivando negli Stati Uniti addirittura a 40 : 1, mentre in Europa si mantiene su 10 : 1. 

Per un cane sovrappeso è necessaria una dieta con bilanciamento opposto, fortemente a favore degli Omega3, in un rapporto 3 : 1, proprio perché questi acidi grassi intervengono sul controllo di tutte le cellule, comprese quelle adipose. Scegliete quindi alimenti a base di pesce o con olio di pesce, ricchi in natura di Omega3, o cercate alimenti che bilanciano Omega3 e Omega6, preferendo ingredienti da luoghi o fonti il più possibile incontaminate, o biologiche, o da allevamenti estensivi. Chi mangia bene è già a metà dell’opera.

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