Cani da ALLERTA DIABETICI

Ormai è scientificamente testato: gli animali possono aiutare le persone a migliorare il loro stato di salute, l’indipendenza e la qualità della vita; nel caso di persone diabetiche possono perfino salvarle dalla morte, segnalando in anticipo attacchi di ipoglicemia. 

Al contrario di quello che molti possono pensare, oggi è possibile condurre una vita normale anche dopo la diagnosi di diabete. In assenza di complicanze (attacchi ipoglicemici e glicemia instabile), questa malattia è semplicemente una diversa condizione di salute, caratterizzata da un “difetto di smaltimento” degli zuccheri.

Una scelta di libertà

Gestire il proprio stile di vita correttamente, ma anche coerentemente con le abitudini già presenti prima della diagnosi, è un’impresa impegnativa. Chi è capace di accettare questa sfida attuando quelle variazioni di comportamento necessarie per mantenere uno stato di buona salute, fa una scelta di libertà. Chi rifiuta a priori di affrontare il diabete, finisce per viverlo davvero come una malattia. In questi casi è utile intervenire con cure alternative.

Spuntini notturni

Per mantenere nel tempo la migliore condizione di benessere è opportuno adottare uno stile di vita abbastanza attivo e praticare regolarmente un’attività fisica, come quella che deriva dalla convivenza con un compagno a quattro zampe.

In base al tipo di esercizio fisico e all’orario in cui viene effettuato, si imparerà con il consiglio del medico a regolare la dose dell’insulina e l’alimentazione.

A volte può essere necessario diminuire la quota di insulina anche dopo l’esercizio ed inserire uno spuntino prima di coricarsi per evitare la comparsa di fenomeni di ipoglicemia tardiva (anche 6-15 ore dopo l’esercizio). Durante la notte, infatti, è più facile che si verifichino le crisi ipoglicemie.

Se lo zucchero manca

Parliamo di ipoglicemia quando i livelli di zucchero nel sangue scendono al di sotto della normalità (meno di 70/65 mg/dL). Questa riduzione eccessiva può verificarsi solo nei pazienti che oltre alla dieta utilizzano per la cura del diabete l’insulina o le pastiglie ipoglicemizzanti.

L’effetto eccessivo dei farmaci può essere dovuto ad una dose superiore a quella necessaria oppure ad attività fisica non prevista che ha aumentato i consumi di zucchero; può anche essere dovuto ad alimentazione ridotta.

Confusione mentale

I disturbi che ci avvisano di un eccessivo calo di zuccheri nel sangue vanno dalla sudorazione fredda e i tremori alle mani o alle gambe sino al “mancamento” e alla confusione mentale. Tutti questi disturbi possono aggravarsi fino alla perdita di coscienza se non vengono presi rapidi provvedimenti per far rialzare la glicemia.

Se si assume insulina o ipoglicemizzanti è buona norma di prudenza tenere sempre in tasca o nella borsa il necessario per superare un’eventuale ipoglicemia.

Se capitasse l’ipoglicemia quando si sta viaggiando in macchina o su un mezzo pubblico, lontani da un bar, la soluzione più pratica è quella di portare con sé 5 caramelle fondenti di zucchero (4 grammi l’una) che si conservano meglio delle classiche bustine. 

Amici… unici

L’Associazione K9 Colline Pisane (Pisa) ha formato cani-allerta, di razza Border Collie e Dobermann, specializzati nella segnalazione di attacchi di ipoglicemia e unici in Italia.

L’utilizzo di questi cani genera molti benefici: migliora la vita dei pazienti e inoltre contiene o annulla i costi di eventuali complicazioni dovute al mancato controllo della glicemia.

Agevolare un diabetico per consentirgli una vita meno stressante significa, alla fine, investire sulla risorsa umana che rappresenta e prevenire lo spreco che deriverà dal suo aggravamento di salute.

L’utilizzo dei cani è complementare rispetto all’offerta garantita dalla normale assistenza in cui non esiste un modo certo per prevenire gli attacchi ipoglicemici.

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