Le problematiche articolari nei cani e nei gatti

cane anziano

Il numero di animali domestici presenti nelle famiglie italiane è sempre in aumento: 7,3 milioni di gatti e 7 milioni di cani. 

a cura della redazione

Ci sono sempre più cani e gatti nelle nostre famiglie

Si calcola che il 38,8% di famiglie possieda uno dei due animali domestici, mostrando cura e interesse verso i propri “pet” che fortunatamente diventano sempre più longevi.

Con l’età arrivano i problemi alle articolazioni

Cani di taglia medio-grande (Pastore Tedesco, Golden e Labrador Retriever, Dobermann, etc) sono geneticamente più predisposti a manifestare problematiche osteoarticolari come displasia dell’anca e del gomito. Nel tempo, inoltre, ogni articolazione può andare incontro a un processo infiammatorio, degenerativo ed evolvere in artrosi che si evidenzia nel 13% dei soggetti geriatrici, anche nei nostri amici gatti.

Quando i primi sintomi degenerano in zoppia

Ad esempio l’articolazione del ginocchio se associata a sovrappeso può degenerare ed evolvere in problematiche ortopediche come la rottura del legamento crociato anteriore e conseguente artrosi e zoppia.

A livello vertebrale si ha la formazione di processi degenerativi conosciuti come osteofitosi, ovvero formazione di veri e propri “ponti ossei” a saldare e bloccare le varie vertebre della colonna vertebrale. 

La zoppia è il primo campanello d’allarme di una problematica più grave

La zoppia è spesso il principale sintomo clinico rilevato dal proprietario ed è anche il primo campanello d’allarme; noterà difficoltà ad affrontare una passeggiata più o meno lunga, difficoltà a salire o scendere le scale oppure correre dietro ad una pallina.

Cani di taglia medio-grande, sono geneticamente più predisposti a manifestare problematiche osteoarticolari.

L’osteoartrosi nei gatti

Il gatto invece mostra il dolore conseguente ad osteoartrosi riducendo il suo movimento e con conseguente aumento di peso, innescando così un circolo vizioso. 

Questo è rilevabile anche da aumento della lunghezza delle unghie che, nella peggiore delle situazioni arrivano ad incurvarsi e ad incarnirsi fino a perforare i polpastrelli, determinando dolore ed infezioni locali. 

Tutto ciò ridurrà ulteriormente il movimento dei nostri animali.

Prevenire è sempre la cura migliore

La prevenzione è la migliore soluzione per evitare, o almeno ridurre, la manifestazione di queste problematiche. 

Per il cane, esiste la possibilità di verificare lo “stato di salute” di anche e gomiti, tramite uno studio radiografico preventivo, eseguito da un medico veterinario specializzato in ortopedia. 

Lo studio deve essere eseguito ai 6-7 mesi di età, rigorosamente in sedazione per ottenere proiezioni idonee alla valutazione delle articolazioni. 

In tal modo, problematiche emergenti possono essere corrette mediante tecniche chirurgiche a ridotta invasività oppure trattamenti di fisioterapia mirati al rafforzamento della muscolatura del distretto interessato. 

La prevenzione è la migliore soluzione per evitare, o almeno ridurre, la manifestazione di queste problematiche. 

© Riproduzione riservata