Come prendersi cura del cane anziano

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Anche se non lo vorremmo i nostri amici a quattrozampe invecchieranno e allora ci chiederemo come dovremmo prenderci cura del nostro cane anziano. E’ inevitabile per noi proprietari condividere con loro quest’ultima fase, che, come per gli umani, necessita sicuramente di maggiori attenzioni e accorgimenti.

Quando un cane è definito anziano

Un cane ha sempre bisogno di cure specifiche, adatte e compatibili con ogni fascia d’età, ma quando diventa anziano è ancora più importante modificare le abitudini e i comportamenti per assecondare le sue nuove esigenze.
Queste potrebbero riguardare l’alimentazione, la frequenza dalle visite dal Veterinario, i momenti dedicati al movimento e al gioco, le ore di sonno.

Ogni animale ha bisogni propri e specifici, che possono dipendere dalla razza, dalla dimensione, ma anche dalla predisposizione personale e dalle caratteristiche individuali.
In linea di massima un cane di piccola taglia (da 0 a 9 kg) inizia ad essere considerato senior a partire dagli 11 anni, uno di taglia media (da 10 a 22 kg) a partire dai 10 anni, uno di grossa taglia (da 23 a 40 kg) a partire da 8 anni mentre i cani di taglia gigante (più di 40 kg) a partire da 7 anni.
Ci sono poi cani che essendo sani, attivi e agili mostrano i segni del tempo più tardi. Altri invece, magari malati o poco attivi, possono manifestare particolari bisogni legati all’età già prima delle indicazioni generali. In ogni caso, l’ingresso in questa fase è fortemente individuale e va sempre affrontato con consapevolezza, nel rispetto e nell’amore per il proprio animale.

Alimentazione e visite veterinarie

Per quanto riguarda l’alimentazione è bene seguire le indicazioni del proprio Medico Veterinario, che sicuramente saprà consigliare gli alimenti più adeguati e salutari per il proprio animale. Comunque, in linea di massima, a seguito del fatto che il fabbisogno calorico dei cani anziani è inferiore del 10%-20% rispetto a quello di cani più giovani, è possibile adattare le quantità dei pasti per evitare inutili aumenti di peso.
La scelta migliore ricade nel far assumere cibo a basso contenuto di grassi ma altamente appetibile, in quanto negli animali più anziani diminuisce sia l’olfatto sia il gusto. Una corretta alimentazione, inoltre, garantisce che il cane non sia in sovrappeso, situazione che potrebbe peggiorare patologie comuni nei senior, come l’osteoartrite o problemi articolari.

Oltre all’alimentazione ed eventuali aggiunte di nutrienti specifici (come per esempio l’Omega 3) da stabilire sempre con il proprio Medico Veterinario, risultano importanti anche check-up regolari, fondamentali per l’identificazione tempestiva di patologie senili e per pianificare il loro trattamento. Una visita ogni 6-12 mesi è fortemente consigliata, in molti casi può salvargli o allungargli la vita.

Nuove abitudini

Inoltre, quando un cane invecchia si possono manifestare cambiamenti comportamentali, come l’incontinenza, i cambiamenti delle abitudini del sonno, una minore interazione con i proprietari e una diminuzione dell’attività fisica. Tutto ciò va rispettato e assecondato, il cane deve fare ciò che si sente, compatibilmente con le proprie capacità ed energie.

In ogni caso però va mantenuto vivo il suo interesse, in modo tale da tenere fresca e attiva la sua mente, con giochi e attività adatte alle sue nuove esigenze. Infatti, così come per le persone, al nostro amico a quattro zampe servono sempre degli stimoli esterni, per rimanere attivo e dinamico. Casi di “demenza senile” si possono verificare anche nei nostri pet (questa giustifica anche comportamenti strani che possiamo notare nel nostro amico a quattro zampe, come per esempio il fissare il muro) e l’attività mentale, oltre che quella fisica, è fondamentale per combatterla.

No stress

È poi importante evitare cambiamenti repentini e situazioni di forte stress, che per un cane anziano potrebbero risultare difficili da sopportare.
Qualche malanno, la stanchezza o semplicemente l’età rendono meno paziente il nostro pet e anche la sua capacità di adattamento diminuisce. Per esempio, non sarà facile per lui essere circondato da bambini che corrono e urlano, o anche da altri cani, magari cuccioli, che hanno solo voglia di correre e saltare.

Avrà, invece, maggior bisogno di luoghi tranquilli e poco rumorosi, in cui decidere lui stesso quando e come giocare. Non dimentichiamoci poi che spesso vi è anche una riduzione sia dell’acuità visiva sia dell’udito, e queste problematiche potrebbero concorrere a far sentire i nostri cani anziani particolarmente fragili, insicuri rispetto al mondo esterno. Sarà nostro compito cercare di farli sentire al sicuro e protetti in ogni situazione.

Ancora più amore

Nonostante un cane senior porti necessariamente con sé il bisogno di mettere in pratica qualche accorgimento, non sottovalutiamo la forza dell’amore che ancora può donarci.

Il suo affetto e la sua vicinanza diventano ancora più preziosi e speciali: noi diventiamo il loro appoggio e il loro unico punto di riferimento, e il loro sguardo non smetterà mai di ricordarcelo. Affiancare la terza età del nostro pet è un’esperienza arricchente, sensibilizzante, che seppur metta tristezza e paura, ci può riempire il cuore e la mente di bellissimi ricordi indimenticabili.

Dedica personale

Dedico questo articolo al mio cane anziano, Kitty. Per sedici anni (e spero anche oltre) sei stata il mio dono più grande. Anche quando non ci sarai più, ti porterò sempre con me; ti prometto che ti cercherò nel dolce sguardo e nello scodinzolio di ogni altro cane e coglierò la tua presenza in ogni cosa bella che mi circonda. Ilaria

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