Il rapporto tra cane ed uomo: la teoria della dominanza

La signora Rossi e la sua famiglia hanno adottato un Basenji da un canile. Fin dall’inizio la signora ha notato che il cane ringhia a tutte le figure femminili e, talvolta, pure al marito, quando questi le sta vicino.

A cura di TIZIANA DARE – Educatore e RI-educatore Cinofilo www.obbiettivocane.com 

Cane ringhia e morde

Una notte la signora si alza per andare a bere, rientra in camera e trova il cane sul letto che le ringhia e non le permette di tornare a dormire, così decide di seguire il consiglio di un’amica: prende il cane per la collottola, lo tira giù del letto e gli ringhia in faccia. Il cane la morde e la signora Rossi viene portata d’urgenza al pronto soccorso.

Non è la prima volta che sentiamo storie simili: tutti noi abbiamo ricevuto consigli riguardo a come dovrebbero essere trattati i cani, e questi suggerimenti fanno sempre riferimento al comportamento dei lupi in “natura”. Il lupo “alfa” mangia prima di tutti, occupa i posti migliori per dormire e allo stesso modo noi umani, nel ruolo di capobranco, dobbiamo mangiare prima del nostro cane così che lui capisca che noi siamo i “leader”. Ma tutte queste affermazioni sono vere? Sono scientificamente provate? Dobbiamo fisicamente dominare il cane per essere un leader?

Teorie superate

Molti decenni fa le teorie sulla dominanza e il comportamento dei lupi erano i modelli seguiti per l’educazione del cane. L’addestramento si basava sul punire i comportamenti scorretti poiché sembrava che in natura i lupi raggiungessero posizioni privilegiate imponendo la forza. Da allora molti studi sulle gerarchie animali, sulla dominanza e su veri gruppi di lupi in natura ci hanno permesso di avere una visione più chiara dell’argomento. Inoltre la scienza dell’ “apprendimento” ha portato una maggior consapevolezza sul perché gli animali si comportino in un certo modo in date circostanze.

In un branco-famiglia di lupi in natura, i biologi non definiscono mai la coppia con rango più alto come “coppia alfa”, poiché essendo loro i genitori o capostipiti del branco, hanno già un ruolo di superiorità non ottenuto tramite scontri.

Priorità d’accesso

Prima di tutto cerchiamo di capire cosa sia la “dominanza”. La dominanza è un tipo di relazione fra due o più individui attraverso la forza, l’aggressività o l’arrendevolezza per determinare chi ha priorità di accesso alle risorse quali cibo, ricovero, accoppiamento (Bernstein 1981; Drews 1993). Essa non è quindi un tratto della personalità di un animale, come viene erroneamente intesa di norma.

Un sistema più rigido

Non sorprende che i lupi abbiano un sistema gerarchico più rigido. Di fatto è stato notato che sia nei branchi di lupi in natura – formati da una coppia di genitori e dai loro cuccioli (anche se a volte possono contenere un membro esterno alla parentela) – sia nei branchi in cattività – formati anche da membri con nessun legame di parentela – la coppia di rango più elevato è l’unica che può accoppiarsi, mentre il resto del branco aiuta nella gestione dei cuccioli.

Meno sospettosi

Studi eseguiti in Italia in un gruppo di cani randagi hanno dimostrato che tutte le femmine si riproducono con uno o più partner e che non vi è alcun controllo della prole (Boitani et al. 1995). Questo può far pensare che le gerarchie nei cani non abbiano lo stesso significato che nei lupi. Di fatto il cane si è evoluto grazie alla domesticazione dell’antenato lupo più per motivi di saprofagia (animale che si nutre di rifiuti o altri elementi in decomposizione), che per il suo utilizzo nella caccia.

Con i primi insediamenti umani i lupi con un’ indole meno “sospettosa” hanno incominciato ad avvicinarsi e a cibarsi dei resti ritrovati vicino ai villaggi. Da qui ebbe inizio la loro domesticazione. Gli uomini cominciarono ad allevare i cuccioli meno intimoriti dalla presenza umana.Ecco che il nuovo “lupo” non ha più bisogno di vivere in “branco” poiché l’uomo pensa al suo fabbisogno.

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Per il lupo un nuovo arrivato rappresenta una minaccia, mentre per un cane potrebbe indicare l’arrivo di un nuovo compagno.

Socievoli

Quindi il cane moderno non vive in un branco dove si coopera per la caccia, la difesa, il sostentamento e l’allevamento della prole, ma vive in gruppi, più o meno grandi, dove gran parte del tempo è passato da soli e ci si riunisce solo in difesa del territorio o di altre risorse, quali il cibo. Inoltre il cane accetta più facilmente un nuovo membro all’interno del gruppo ed è più socievole rispetto al lupo.

Gerarchie più “fluide”

Generalmente i cani sono più rilassati nei confronti delle gerarchie. Ad esempio, se il membro con lo status più alto viene a mancare per svariate ore o giorni, può rientrare senza dover ristabilire la sua posizione nel gruppo, cosa che nei lupi non avviene. Inoltre, una volta stabilita una gerarchia all’interno di un gruppo di cani, non è necessario ribadirla quotidianamente, cosa che invece può accadere all’interno di un gruppo di lupi. Diciamo che i cani hanno una pulsione più moderata ad ottenere uno status più alto. Nel prossimo articolo vedremo come si esplicita la “dominanza” all’interno del contesto uomo-cane.

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