Educare un cane, la chiave di lettura è nel ruolo!

Impostare il nostro rapporto con il cane sulla scia del timore non è una condizione vincente. Se si riesce a costruire un rapporto pieno e fuori da ogni stretto e sterile contesto è possibile ottenere risultati importanti.

a cura della Redazione Petfamily

Sapersi adattare

È ancora aspettativa di molti quella di assegnare ad un “comando” il controllo e la gestione piena del proprio cane. Questo modello ci imprigiona e limita nel rapporto con il nostro animale. Un cane può tranquillamente eseguire una serie di esercizi, soddisfare le nostre richieste e, al tempo stesso, rappresentare per il suo proprietario un problema nella convivenza. Dare continui ordini al cane non fa del nostro amico un cane educato. Lavorare sin da subito sul rapporto e sul presentare al cane la vasta gamma di contesti, situazioni e modellare le sue risposte adattative, apre una reale opportunità d’intesa.

Il cane ci studia

Un cane matura le proprie convinzioni grazie a un’attenta osservazione che fa su di noi. Il nostro muoverci e interagire con lui nella vita di tutti i giorni lancia segnali di vario tipo al nostro amico a quattro zampe; segnali che lo posizionano dal punto di vista gerarchico.

Aut aut

Comandi e punizioni non sono lo strumento per eccellenza nel rapporto uomo-cane. È importante mettere l’animale nella posizione di poter far suoi dei principi, delle regole e dei comportamenti in linea col vivere comune. È compito nostro favorire la capacità di intesa.

Compagni, non per caso

L’instaurare un buon rapporto con il nostro pet non è qualcosa che nasce da un’improvvisazione. È fondamentale non trascurare le differenze che caratterizzano una specie dall’altra. Sulla scorta delle diversità quanto sulle propensioni comuni vanno costruite le basi per una sana e serena avventura con il nostro amico peloso.

Domanda: Ho acquistato Antibell Station ad ultrasuoni. Non è un collare ma un dispositivo che si può mettere in qualche angolo della casa. Quando il cane comincia ad abbaiare in continuazione l’ultrasuono si attiva per due secondi e il cane smette di abbaiare. Non ho scelto un collare, ma vorrei comunque conoscere la sua opinione su questo dispositivo.

Risposta: Sull’ultrasuono, dissento un po’. Questi dispositivi puntano sull’effetto sorpresa (fastidio) che dovrebbe essere sufficiente ad arrestare il comportamento indesiderato del cane. Non conosco l’aggeggio di cui parli ma, più o meno, richiama il meccanismo dei collari a spray di getto freddo telecomandati. Mi mancano un po’ di dati per poterti consigliare qualche soluzione diversa. Sarebbe utile capire perché il tuo cane abbaia in continuazione: frustrazione? presenza di una barriera? paura? Bisognerebbe lavorare sulle motivazioni, non sugli effetti.

Domanda: Il nostro cucciolo (bracco ungherese) di quasi quattro mesi sembra docile e ubbidiente: si siede a comando, attende il permesso per mangiare, dorme tranquillamente tutta la notte e sta anche da solo in casa senza lamentarsi. Ultimamente, però, quando è sdraiato o accovacciato se tentiamo di spostarlo ringhia ed è arrivato persino a mordere mia moglie, che pure lo colma di attenzioni. Cosa fare?

Risposta: Salve. Mancano un po’ di dati sul pregresso del suo cucciolo (provenienza, periodo in cucciolata, presenza o meno della madre, età di adozione e via discorrendo). Alcuni dati servirebbero a leggere la primissima storia del cane e, quindi, delineare le prime tappe del suo sviluppo che, con tutte le altre a seguire, concorrono ad influenzare l’equilibrio del soggetto e generare il suo profilo comportamentale.
Il comportamento del vostro bracco è importante (anche se mi avete detto poco) ma, da solo, non basta a chiarirci le cose. Fondamentale è anche il vostro atteggiamento e rapporto con lui.
Supponendo che il problema non sia causato da una mancanza di una sana socializzazione potrebbe risiedere nel rapporto che voi avete impostato con il vostro cane. La causa potrebbe essere una sbagliata collocazione del cane nella scala gerarchica del vostro branco misto.
I cani ci studiano. La nostra incoerenza genera nei nostri animali delle convinzioni. Gli atteggiamenti aggressivi come ringhiare o mordere sono spesso legati a una condizione di dominanza. Il vostro compito è di deresponsabilizzare il cane, di essere voi il suo punto di riferimento.
Consiglierei ad entrambi, da subito, di non colmare di attenzioni il vostro amico e di instaurare una corretta gestione alimentare. Decidete sempre voi il quando, il come e il cosa, sempre: nelle richieste di attenzioni, di coccole, di cibo, di gioco. Infine, non negatevi il supporto di un esperto nel comportamento del cane, che saprà individuare gli elementi e le strategie del vostro caso indirizzandovi al meglio.

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