Consigli per la scelta del cane

La scelta di un cane è un momento importante sia per l’animale sia per le persone che vivranno con lui.

FRANCO FASSOLA – Medico Veterinario Esperto in comportamento animale Master in counseling sistemico – Relazionale Past President SISCA – Direttore SIARC

Alcuni consigli per la scelta dell’amico a quattro zampe

Il cucciolo che arriva in casa non ha solo un caratteristico aspetto fisico ma ha anche un proprio modo di agire e di porsi – si parla di comportamento – di base. Faccio un esempio: un cane selezionato per la caccia è portato a fare passeggiate e corse in campagna, per cui il proprietario è bene che sappia che questa è una sua esigenza da assecondare.

I cani che appartengono ad una razza sono caratterizzati dalla tendenza a fare ciò per cui quella razza è stata selezionata. I cani in generale hanno un etogramma comune, ossia un corredo di comportamenti uguale per tutti. Tutti i cani, potenzialmente, possono manifestare un comportamento predatorio, di aggressione (ringhiare e mordere), collaborativo, sociale (amano la compagnia di consimili o dell’uomo), ludico (al cane piace giocare e invita l’uomo al gioco con l’inchino al gioco), eccetera.

Ma i soggetti delle diverse razze sono stati selezionati per avere diverse capacità: ci sono i pastori guardiani e pastori conduttori, cani da caccia per la seguita, per il riporto o per la ferma, eccetera. Per ottenere ciò gli allevatori hanno selezionato i soggetti con maggior propensione alla predazione accoppiandoli tra loro per creare razze abili nella caccia rafforzando, attraverso l’esercizio, la motivazione predatoria.

È importante che il cane socializzi correttamente.

Il cucciolo deve avere l’opportunità di incontrare una grande varietà di persone e di animali. Per esempio: il cane da ferma è stato selezionato accentuando la prima fase della sequenza predatoria, cioè quella appetitiva di individuazione della preda, indebolendo le altre (quella consumatoria, di aggressione della preda e quella di appagamento), in pratica il cane è capace di scovare la preda, assumendo la posizione che viene detta di punta, e poi si ferma e non insegue la preda.

Posto dunque che la motivazione orienta il comportamento del soggetto, è importante – al momento della scelta di un cane – conoscere la selezione fatta perché consente di conoscere quali comportamenti sono stati rafforzati e quali indeboliti. Il proprietario dovrebbe essere consapevole che il gioco, la passeggiata, l’interazione sociale, lo scambio di coccole aiutano il cane a dare libero sfogo alle proprie motivazioni.

Favorendo la realizzazione dei desideri del nostro amico a quattro zampe e quindi privilegiando certe attività, lo aiutiamo a crescere sano ed equilibrato e a inserirsi bene in un contesto urbano dove convivono animali e uomini.

E se il cane che voglio è un meticcio?

Se il cane di razza ha delle caratteristiche fisiche e comportamentali che dipendono dalla selezione, questo è vero solo in parte nel meticcio perché ha le caratteristiche delle razze da cui deriva, ma variamente mescolate.

In questo caso è importante osservare la madre e, se presente, il padre, chiedere informazioni sul loro carattere e poi iniziare un rapporto con il cucciolo basato sulla condivisione delle esperienze quotidiane, guidandolo nel suo percorso di crescita e quando sarà adulto essere attenti alle sue esigenze fisiche e comportamentali.

Il cane nasce con un’attitudine comportamentale ma sono la relazione che instaura con le persone con cui vive e l’interazione con l’ambiente che lo aiutano a crescere in un certo modo.

Favorendo la realizzazione dei desideri del nostro amico, come il gioco, le passeggiate, le coccole e l’interazione sociale, lo aiuteremo a crescere sano ed equilibrato.

 
Certe razze sono più adatte di altre per i bambini?

Non esiste una razza selezionata per i bambini. Quando si decide di convivere con un animale si dovrebbe sapere che avrà bisogno del nostro tempo, di avere spazi all’aperto per muoversi in compagnia delle persone di famiglia e da condividere con i suoi simili, eccetera.

Una regola d’oro è che bambini e cuccioli non devono mai essere lasciati soli. È importante che il cane possa socializzare correttamente: il cucciolo deve avere l’opportunità di incontrare i bambini e una grande varietà di persone. Nessuno studio scientifico è stato in grado di dimostrare una chiara relazione tra l’appartenenza a una razza ed un maggiore livello di aggressività.

Esistono le razze “cattive”?

Appartenere ad una determinata razza non significa essere aggressivi. Nessuno studio scientifico è stato in grado di dimostrare una chiara relazione tra l’appartenenza a una razza ed un maggiore livello di aggressività. Certo, alcune razze hanno abilità fisiche molto più marcate rispetto ad altre e possono essere scelte per la difesa o l’attacco.

Tuttavia, solo l’addestramento potrà contribuire a sviluppare queste attitudini di attacco e difesa. Il consiglio è di verificare che le condizioni di sviluppo abbiano favorito un buon livello di socializzazione del cane e scegliere un animale con una taglia adatta alla situazione ambientale e alle caratteristiche fisiche di coloro che si prenderanno cura di lui.

È molto importante, prima di adottare un cane, informarsi sulle caratteristiche della razza.

Consigli per il proprietario

Prima di adottare un cane, informarsi sulle caratteristiche comportamentali della razza; Favorire nel cucciolo la socializzazione con l’uomo e con animali di diverse specie, con giochi e attività che facilitano la collaborazione e la condivisione (per esempio i giochi di ricerca olfattiva); Fare giochi sempre diversi con il cane per evitare attività ripetitive che diventano ossessive per il nostro amico;

Prestare molta attenzione ai soggetti di razze che hanno una forte motivazione predatoria e competitiva, allenarli alla collaborazione e farli socializzare con tipi umani diversi; Chiedere l’aiuto di un esperto – medico veterinario esperto in comportamento animale, educatore cinofilo – nell’educazione del cucciolo.

Oggi, solitamente, si prende un cane per avere un compagno di vita, non per il lavoro, è quindi importante che il proprietario sia attento a ciò che i cani di quella razza amano fare, per indirizzarlo verso attività di gioco, o sociali, o relazionali volte a controllare quegli aspetti del suo comportamento che potrebbero diventare spiacevoli (come nel caso del gioco compulsivo con la pallina per le razze selezionate per il riporto).

Solitamente, oggi, si prende un cane per avere un compagno di vita, non per il lavoro, è quindi importante che il proprietario sia attento a ciò che i cani di quella razza amano fare.

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