Passeggiare con il cane
i pericoli che ci aspettano
La bella stagione ci permette di godere dell’aria aperta
insieme ai nostri Westie e di camminare con loro. Il moto, anche la semplice
camminata (se non fatta a velocità di bradipo!) ha effetti benefici su di noi e
anche sui nostri cani.
A cura di Elisa Borgini - All.to "dei Castelli in Aria”
Riferimento: Laura Bonetti - Westy Social Network
www.westy.it
Siamo spesso molto sedentari e i nostri ritmi di vita
coinvolgono anche quelli dei nostri compagni a 4 zampe.L’obesità è in forte
aumento e colpisce anche i cani provocando problemi alle articolazioni e
peggiorando la qualità di vita. Cerchiamo di diventare più attivi e
condividiamo il piacere dell’aria aperta con i cani. Incontrare i loro simili,
assaporare profumi e messaggi "canini” migliora l’umore del cane, la vita in
appartamento è appagante per il contatto continuo con l’uomo ma impoverisce il
lato "naturale” dei cani. Durante le escursioni, però, dobbiamo prestare attenzione
alle insidie che si nascondo in natura. Eccone alcune, dalla più diffusa a
quelle meno ma comunque molto pericolose.
Forasacchi
Con il nome di Forasacco è nota la spiga che infesta i
nostri prati, i bordi dei marciapiedi e i giardini pubblici durante il periodo
estivo. Per i cani è un pericolo costante, seccandosi infatti libera
le piccole spighe che finiscono con l'introdursi nelle zone più delicate del
corpo del cane, provocando inizialmente dei piccoli fori di ingresso e
proseguendo poi all'interno creando sottili canalizzazioni o usufruendo delle
cavità naturali. Le zone di possibile ingresso per questi vegetali sono:
orecchie, narici, retto, vagina, spazi interdigitali, interno delle palpebre,
zona perianale e zona inguinale. Le singole piccole spighe che compongono la spiga-madre sono
dotate di piccolissimi steli con inclinazione utile a far progredire la spiga
all'interno della zona in cui è penetrata, è facile quindi che il punto di
ingresso sia ben lontano dalla zona che poi si presenterà gonfia e tumefatta e
indicherà il punto di probabile arrivo della spiga. Consultate il veterinario se avete il dubbio che il vostro
cane si sia preso questo scomodo e rischioso ospite.
Sintomi
Il cane tenderà a leccarsi la zona di ingresso e anche la
zona gonfia e dolente che potrebbe apparire ad indicare il punto in cui è
localizzata la spiga. Fate attenzione anche a lacrimazioni anomale e starnuti
ripetuti. Se il Forasacco è penetrato nella cavità nasale potrebbe essere
espulso facilmente con uno starnuto o inghiottito e sputato poi dalla bocca
(nei casi fortunati) ma potrebbe anche non uscire e recare danni alle delicate
mucose dell'apparato respiratorio.
Punture di insetti
Se la causa del malessere del nostro Westie è una puntura di vespa, di ape o di calabrone
noteremo subito un gonfiore della parte (spesso la bocca, con il serio rischio
di soffocazione). È utile sciacquare la zona colpita, applicare impacchi di
ghiaccio e spalmare poi una pomata a base di cortisone. Se il gonfiore aumenta
e coinvolge naso o gola, correre comunque dal veterinario.
Morso di processionaria
La processionaria è la larva di una farfalla notturna,
generalmente conosciuta come "gatta pelosa” a causa dei peli urticanti che ne
rivestono il corpo. È particolarmente presente a inizio primavera lungo i
tronchi dei pini e delle querce e anche sul terreno. Gli alberi infestati si
riconoscono facilmente dai nidi bianchi simili a zucchero filato di dimensioni
di anche 30 cm. Il solo leccare un bruco di processionaria provoca necrosi
molto estese. La lingua è spesso uno dei primi posti colpiti nei cani, i
quali tentano di mordere i bruchi in movimento. Inizialmente, il cane manifesta
intensa salivazione, prurito e vomito; successivamente, insorge ipertermia e
gonfiore a carico della lingua e delle mucose orali. È importante portare
subito il cane dal veterinario perché in alcuni casi la processionaria può
necrotizzare parte della lingua, rendendo difficile e a volte impossibile
mangiare e bere.
Morso di vipera
Il morso della vipera è molto doloroso: il cane, se non
muore all’istante, incomincia a gemere e guaire disperatamente. La gravità del
morso dipende da molti fattori: la zona colpita se più o meno irrorata, la quantità di veleno inoculata, la
specie a cui appartiene la vipera, la stagione, l’ipersensibilità individuale
al veleno, l’età e la taglia del cane. La zona colpita appare tumefatta, calda, dolente e si
possono vedere due forellini lasciati dai denti del rettile, circondati da
piccole emorragie. Appena individuata la sede del morso occorre tentare di impedire che il veleno si diffonda
nell’organismo applicando un laccio di 5 centimetri sopra la ferita senza
stringerlo molto per non fermare la circolazione arteriosa e allentando ogni 5
minuti circa. A questo punto si deve procedere ad allontanare la maggior
quantità possibile di veleno praticando, con molta cautela in modo da non
ledere i grossi vasi sanguigni, un taglio a croce profondo 2-3 mm sulla ferita
e schiacciando la parte con le dita in modo da far sanguinare la ferita. In
seguito la lesione va lavata e disinfettata con abbondante acqua ossigenata.
Non molti i proprietari in grado di
gestire un’emergenza del genere! Il cane va quindi trasportato dal veterinario
il più presto possibile.
Avvelenamento da contatto con rospi
Anche se le specie di rospi più pericolose vivono nel
continente americano anche le varietà nostrane possono essere un rischio quando
il cane decide di addentarle venendo a contatto con la pelle di questo anfibio.
Il veleno emesso dal rospo è una sostanza biancastra, liquido-cremosa molto
irritante per i tessuti e tossica per la circolazione sanguigna, il cuore ed il
sistema nervoso. I sintomi che un cane presenta dopo aver avuto un contatto
con la secrezione emessa dal rospo sono: irritazione a labbra e lingua (il cane
strofina la bocca con le zampe e scuote fortemente la testa), emissione di
saliva, possibili conati di vomito. Nei casi più gravi possono verificarsi
convulsioni e difficoltà respiratorie che possono arrivare a provocare la morte
del soggetto.
Cosa fare
Nel caso ci si accorgesse dell'avvenuto contatto con un
rospo è importante lavare bocca e labbra del cane con molta acqua ripetendo più
volte l'operazione. Se possibile rivolgersi al più presto ad un veterinario.
Dato che non esiste antidoto per il veleno emesso dal rospo si potrà effettuare
solo una terapia di supporto riducendo la salivazione, controllando il ritmo
cardiaco e, nel caso, ricorrendo all'ossigenoterapia.
