I parassiti dei cani e dei gatti riconoscerli e combatterli

Come tutti gli animali, anche i nostri cani e gatti di casa possono essere soggetti a infestazioni parassitarie.

A cura del Dott. FRANCESCO ORIFICI – Medico Veterinario. Clinica Veterinaria Brugherio. Coautrice, Dott.ssa CHIARA DI DIO – Medico Veterinario

Quegli ospiti sgraditi…

Fortunatamente al giorno d’oggi possiamo contare su una vasta gamma di prodotti, specifici per i diversi parassiti, che vengono commercializzati in varie formulazioni (compresse, spot-on, collari) e che ci aiutano a combattere questi ospiti sgraditi.

Al contrario di pochi decenni fa, quando anche combattere le comunissime pulci poteva essere complicato, oggi la scelta fra gli antiparassitari è davvero ampia. Come fare, dunque, per orientarsi in questo mare magnum?

Anzitutto è importante distinguere tra i farmaci utili a prevenire le infestazioni e quelli indirizzati a curarle una volta che si sono instaurate. Inoltre non va dimenticato che ogni animale è soggetto a malattie parassitarie diverse a seconda del suo stile di vita e del luogo in cui vive. Per queste ragioni lo stesso antiparassitario non è indicato per tutti i soggetti.

Dentro e fuori

Ma che cos’è un parassita? In biologia, un parassita è un organismo il cui metabolismo dipende da un altro essere vivente, detto “ospite”, con il quale è associato più o meno intimamente, e sul quale ha effetti dannosi. Esistono molti tipi di parassiti: la prima grande divisione può essere fatta tra parassiti interni (endoparassiti) e parassiti esterni (ectoparassiti).

Materiale contaminato

I parassiti interni più comuni sono quelli intestinali, che si dividono in protozoi (coccidi, giardia, toxoplasma), nematodi (i cosiddetti “vermi tondi”, come gli ascaridi) e cestodi (“vermi piatti”, come le tenie).

La maggior parte di questi parassiti si insinua nell’ospite mediante l’ingestione di materiale, ad esempio terra, contaminato da feci infestate, e causa sintomi più gravi negli individui molto giovani e in quelli debilitati. Si possono manifestare diarrea, disidratazione, perdita di peso, ritardo nella crescita e qualche volta addirittura la morte.

Infestazione “facile”

Nonostante prevenire queste infestazioni non sia facile (basta che il nostro animale si lecchi le zampe contaminate al parco), diagnosticare e trattare questi parassiti non è complicato: per la maggior parte di essi, infatti, è sufficiente un esame coprologico e un successivo trattamento antiparassitario mirato. 

Dal momento che gli animali possono infestarsi già nel periodo neonatale e che anche da adulti possono re-infestarsi, è sempre indicato un esame delle feci di controllo non appena si adotta un cucciolo, ed è poi consigliabile ripeterlo almeno una volta all’anno. Altri endoparassiti possono infestare il cuore e i polmoni di cani e gatti, causando patologie quali la filariosi cardio-polmonare e la strongilosi polmonare.

Se sospettiamo un’infestazione è molto importante rivolgerci al nostro veterinario di fiducia per avere dei consigli su quali controlli fare e quali farmaci somministrare per una sana convivenza.

Parassiti esterni

Tra i parassiti esterni troviamo un vasto numero di specie di artropodi, che appartengono alla sottoclasse degli Aracnidi (zecche e acari) e alla classe degli Insetti (pulci, pidocchi masticatori e succhiatori, zanzare, mosche e flebotomi). 

Gli ectoparassiti sono importanti perché possono causare lesioni cutanee, indurre una risposta immunopatologica e veicolare agenti patogeni di diversa natura. Le zecche, per esempio, oltre a dare una reazione infiammatoria locale, possono trasmettere patologie come la piroplasmosi (Babesia canis), l’ehrlichiosi (Ehrlichia canis) e la malattia di Lyme (Borrelia burgdorferi).

Allarme pulci

Le pulci, a loro volta, causano forte prurito nel cane e nel gatto, inoltre possono veicolare parassiti come Dipylidium caninum (una tenia) e causare malattie come la Anemia Infettiva del gatto da Mycoplasma Haemofelis. Dal momento che si nutrono del sangue dell’ospite, nelle infestazioni massive possono portare l’animale ad anemia. In aggiunta, la loro saliva può causare una reazione allergica detta DAP (dermatite allergica da pulci).

Nemici per la pelle

Anche le mosche possono creare problemi: alcune specie tendono infatti a deporre le loro uova nelle piccole ferite cutanee degli animali, dando vita a delle larve che si nutrono della loro carne. 

Le zanzare, come già accennato, possono trasmettere la filariosi cardio-polmonare, mentre i flebotomi (un tipo particolare di zanzara appartenente al genere Phlebotomus) sono vettori del protozoo Leishmania infantum, che causa la leishmaniosi, una grave malattia del cane che può colpire vari apparati e che, se non curata, porta alla morte.

Piccoli ma pericolosi

Tra gli ectoparassiti che possono infestare i nostri amici a quattro zampe esistono anche molti acari. Demodex canis, ad esempio, causa la demodicosi canina (detta anche “rogna demodettica”), una comune affezione della pelle tipica dei cani in età giovanile: i cuccioli neonati solitamente si infestano dalla madre mediante contatto cutaneo diretto durante l’allattamento, motivo per cui il primo sito di infestazione e le lesioni che ne possono derivare si localizzano solitamente al labbro superiore, alle palpebre, al naso, alla fronte e alle orecchie.

Dermatiti

Un altro acaro che può infestare i nostri cani e gatti è Sarcoptes scabiei, agente causale della “rogna sarcoptica”, una patologia dermatologica molto pruriginosa che può essere trasmessa all’uomo con il nome di “scabbia”. 

Altri acari che possono infestare i nostri animali sono Notoedres cati e Otodectes cynotis (che causano dermatiti pruriginose principalmente a carico di orecchie e testa) e acari del genere Cheyletiella (che causano dermatiti generalizzate su tutto il corpo e possono essere trasmessi anche all’uomo).

Strongilosi polmonare

Tra i parassiti a localizzazione polmonare i più comuni sono Angiostrongylus vasorum nel cane e Aelurostrongilus abstrusus nel gatto. I cani e i gatti si infestano mediante l’ingestione di ospiti intermedi (piccoli gasteropodi terrestri) che a loro volta avevano ingerito il parassita.

Una volta ingerito dal cane e dal gatto, il parassita si stabilisce a livello dei polmoni e dei bronchi, causando una sintomatologia respiratoria anche grave. Per questi parassiti, diagnosticati con esame coprologico mediante tecnica di Baermann, esiste una terapia specifica con diverse molecole quali febendazolo, milbemicina ossima, ivermectina.

Lotta dura

Per la lotta a tutti questi ectoparassiti esistono molti farmaci che se somministrati regolarmente agiscono in maniera preventiva sulle infestazioni. I prodotti più comunemente utilizzati sono le compresse, gli spray, gli spot-on e i collari a base di fluralaner, fipronil, imidacloprid, permetrina, deltametrina. 

È molto importante ricordare che le permetrine e i loro derivati sono estremamente tossici per i gatti, che in seguito a somministrazione possono presentare sintomatologia neurologica e morte. In conclusione, consapevoli di quanti e quali parassiti possono creare problemi nei nostri quattrozampe (e sapendo soprattutto che alcuni di questi possono essere infestanti anche per noi), è molto importante rivolgersi al proprio veterinario di fiducia per avere dei consigli su quali controlli fare e quali farmaci somministrare per una sana convivenza.

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