Coniglio conoscere le vaccinazioni

A cura della Dott.ssa Marta Avanzi Medico Veterinario AAE – Associazione Animali Esotici www.aaeonlus.org

Oltre a cani e gatti, vaccinate anche i conigli

Devono ricevere periodiche vaccinazioni, per proteggerli contro due pericolose malattie virali: la mixomatosi e la malattia emorragica
virale (MEV).

Pur essendo causate da due virus completamente diversi, queste malattie hanno alcune caratteristiche comuni: sono specifiche del coniglio (non colpiscono uomo, cane, gatto o piccoli roditori), non hanno una cura specifica, sono molto contagiose e altamente letali.

Sani e malati

Entrambe le malattie possono essere trasmesse per contatto tra conigli sani e infetti, per mezzo di oggetti che sono stati a contatto con conigli ammalati oppure tramite pulci, acari, pidocchi, zanzare, flebotomi e mosche.

Quest’ultima modalità di trasmissione, la più comune nei conigli pet, fa sì che anche i soggetti che vivono in casa o in appartamento, senza contatti con il mondo esterno, possano rimanere infettati da uno di questi virus.

Prima di somministrare il vaccino, il veterinario deve effettuare una visita clinica completa, per verificare lo stato di salute del coniglio. Per questo motivo è importante rivolgersi ad un veterinario esperto nella medicina del
coniglio.

Lesioni rivelatrici

La mixomatosi causa lesioni molto caratteristiche, sufficienti a far emettere una diagnosi in base al solo aspetto clinico. Si formano dei tipici rigonfiamenti sulla pelle, in particolare sul muso, le orecchie, le palpebre, le dita e i genitali.

Le palpebre si gonfiano tanto da impedire al coniglio di vedere, mentre lo stesso fenomeno a carico delle narici rende il respiro difficile. Poiché il virus causa una depressione del sistema immunitario, insorgono infezioni respiratorie (rinite e polmonite) che sono spesso la causa della morte, che avviene in genere in 2-3 settimane.

Decesso rapido

La malattia emorragica virale del coniglio (MEV) ha un andamento eccezionalmente rapido: dopo aver contratto il virus, il coniglio muore in 36-72 ore a causa di emorragie diffuse, soprattutto a carico dei polmoni. Il virus infatti agisce lesionando il fegato, l’organo che produce i fattori della coagulazione del sangue.

Leggi anche:

Nove Falsi miti sui conigli

Cosa dice la legge

Secondo il Regolamento di Polizia veterinaria, i conigli affetti da mixomatosi o da MEV devono essere soppressi. Anche se queste malattie non costituiscono un pericolo per la salute umana o di altre specie, il provvedimento ha lo scopo di limitare la diffusione della malattia ed è stato pensato per gli allevamenti. La legge non fa purtroppo distinzioni per quanta riguarda i conigli pet.

La vaccinazione

Per proteggere i conigli, la lotta agli insetti vettori è possibile ma poco pratica. Sono utili l’impiego di zanzariere a tutte le finestre e l’applicazione di prodotti antiparassitari adatti al coniglio (attenti al fai da te: alcuni prodotti utilizzati nel cane possono essere letali nei conigli!).

Tuttavia questi mezzi non sono completamente efficaci poiché basta la presenza di una mosca portatrice per trasmettere la MEV a un coniglio di casa. In pratica, per proteggere i conigli contro queste malattie occorre effettuare la vaccinazione.

Per i conigli da compagnia è registrato un vaccino sicuro ed efficace che con una sola iniezione protegge da entrambe le malattie per un anno. La prima vaccinazione si può effettuare a partire dai 50 giorni di vita; successivamente, si effettua un richiamo all’anno per tutta la vita del coniglio. L’iniezione si effettua sulla pelle della nuca e provoca all’animale un disagio minimo, a fronte di una protezione molto valida.

La “nuova” MEV. Da qualche anno è comparsa una nuova malattia, del tutto simile alla MEV ma causata da un virus diverso, per il quale il vaccino tradizionale non dà sufficiente protezione.

Il vaccino contro questa nuova minaccia è già stato approntato e presto sarà disponibile anche per i conigli da compagnia. Il veterinario di fiducia potrà informare sulla sua disponibilità e sull’opportunità di somministrare anche questo vaccino, secondo la diffusione nel territorio della malattia.

© Riproduzione riservata